IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 

D. Wilkerson 2007

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2015 18:51
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11/01/2015 18:17

Cosa esattamente si dice alle persone religiose
in questo tempo cruciale di avvertimenti?


Sempre più predicatori stanno esortando i loro ascoltatori: “Dio ti vuole ricco. Vuole farti andare in prima classe. Perciò entra in questa classe proprio adesso”. Stanno cadendo nello stesso evangelo concentrato sul denaro che Gesù scacciò dal tempio ai suoi giorni.

Credo che Dio ami benedire il suo popolo, e ci sono promesse per tutti quelli che danno per i bisogni dei poveri, delle vedove e degli orfani. Non è un peccato essere prosperi. Molti credenti che sono stati benedetti finanziariamente sostengono missioni ed opere caritatevoli in tutto il mondo.

Eppure lo Spirito Santo in questo momento sta implorando il mondo, attraverso molte voci profetiche, e addirittura con la voce stessa del mondo. Si sta per avvicinare un terribile giorno del giudizio, eppure molte persone – fra cui moltitudini di cristiani – non ne vogliono parlare e nemmeno pensarci.

Se pochi ascoltano, allora a chi sono rivolte queste profezie? Perché il Signore le dà, se pochi vi prestano ascolto? Chi nel mondo udrà questi avvertimenti?
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Post: 3.052
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11/01/2015 18:18

Penso a Geremia, Ezechiele ed altri profeti dell’Antico Testamento che avvertirono della caduta di Babilonia, la potenza mondiale di quei tempi. Profeti parlarono anche della distruzione dei Caldei, dei Medi, dei Persiani, dei Tiri. Eppure queste profezie non raggiunsero quelle nazioni pagane o i loro leader.

Persino Israele che si era allontanato da Dio beffava le voci che gridavano nel deserto. Allora perché Dio continuava ad avvertire? Chi avrebbe creduto a quelle notizie? E oggi, Dio a chi sta parlando?


Il Signore parla sempre al suo fedele residuo


Nel corso della storia, Dio ha sempre mandato i profeti con lo scopo di svegliare la sua sposa addormentata. Egli rivela che l’ora è tarda e sveglia il ministero e la chiesa che si è addormentato.

Mentre Dio parla attraverso uomini dai pulpiti nazionali, molte volte il Signore ha usato anche sentinelle umili, sconosciute e nascoste per consegnare i suoi avvertimenti. Ha preso predicatori che non avevano alcun interesse personale, uomini che trascorrevano del tempo con Dio in preghiera. Questi ministri sono disprezzati e ridicolizzati, definiti ignoranti e incolti. Eppure non hanno paura di rimproverare. Infatti, sono i “deboli” mandati da Dio per confondere i sapienti.
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11/01/2015 18:18

E solo quegli ascoltatori che non amano il mondo presteranno ascolto agli avvertimenti profetici pronunciati da questi profeti. Soltanto quelli che aspettano la venuta del Signore sentiranno il suono di questo messaggio nelle orecchie.

Per questo Dio avverte i suoi fedeli: perché quando arrivano i disastri improvvisi, non si facciano portare via dallo sgomento. Quando sopraggiungono gli eventi terribili, il popolo di Dio sa che quello che è avvenuto non è stato un caso o un atto sporadico di una nazione crudele. Ha la pace di Cristo nel cuore, sa che il nostro Dio è ancora padrone dell’universo.

In questo modo, il popolo di Dio sarà avvertito. E non cadrà nel panico quando i cuori degli altri esseri umani saranno annientati dalla paura vedendo tutte queste cose terribili accadere sulla terra.
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11/01/2015 18:19

L’apostolo Pietro ci dice che
“il giorno del Signore verrà come un ladro di notte”
o improvvisamente (2 Pietro 3:10).


Pietro dice che il giorno del Signore non sarà un giorno di gioia, ma di terrore. Promette l’improvvisa e inaspettata “dissoluzione di tutte le cose, con un calore fervente”.

Secondo Pietro, il giorno verrà improvvisamente, come “un ladro di notte”. E sarà accompagnato da un grande rumore. Immaginate: gli elementi stessi che si scioglieranno per il calore elevato, come un grande fuoco consuma e dissolve tutto nel suo percorso.

Cosa faremo noi durante questi eventi? Un rispettato teologo ha scritto: “Pare un olocausto nucleare”. Anche se quest’uomo non dovesse aver ragione, è chiaro che Pietro sta parlando di un evento cataclismico e globale.

Perciò a chi sta rivolgendo queste parole l’apostolo? A chi sta profetizzando? Pietro ha scritto quest’epistola ai “carissimi”, il residuo fervente dei credenti: “Carissimi, cerco di tener desto il vostro genuino modo di pensare facendo appello alla vostra memoria” (2 Pietro 3:1).
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11/01/2015 18:19

In breve, Pietro sta dicendo ai suoi lettori che sta per profetizzare un messaggio che nessuno vorrà udire – nessuno, tranne il residuo amato. E, secondo Pietro, sarebbe stata una parola così potente, da venire beffata e derisa. In effetti dice a questi credenti: “Verranno i beffardi. E prenderanno in giro le profezie sia dei profeti dell’Antico Testamento che degli apostoli attuali”.

Notate cosa dice poi Pietro: “I cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi” (2 Pietro 3:7).

Ecco la stessa parola che Dio diede alla generazione di Noè, che giudicò mandando un diluvio. È anche la stessa parola che Dio mandò a Sodoma e Gomorra, una società che fu giudicata con il fuoco. Ora Pietro dice che questa stessa parola viene da Dio, che “riserva il fuoco per questo giorno” (3:7).
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11/01/2015 18:20

Quando sentiamo un messaggio,
c’è qualcosa in noi che insorge e dice:
“Non posso sopportarlo”.


Ogni qualvolta sentiamo le parole come quelle di Pietro, la nostra prima reazione è quella di indietreggiare. Pensiamo: “Ci sono così tante cattive notizie oggi, che ci stressano. In tutto il mondo succedono così tante tragedie. Perché dobbiamo prestare ascolto ad un messaggio del genere?”.

Infatti, molti cristiani inorridiscono al messaggio di Pietro. Dentro di loro si chiedono: “Perché dovrei ricordarmi di tutto ciò? Perché queste cose non accadono e basta?”.

Ma Pietro ci spiega perché questo messaggio deve essere udito: “Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia” (2 Pietro 3:11).

Ecco il succo della profezia di Pietro. Alla luce dell’improvvisa dissoluzione di ogni cosa, gli eletti di Dio dovrebbero controllare il proprio comportamento. Quelli che aspettano l’adempimento della profezia biblica dovrebbero essere conformi all’immagine di Cristo, nella conversazione, nella condotta e nel pensiero.
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11/01/2015 18:20

Pietro diceva che il Signore non tarda ad adempiere la sua promessa, come molti pensano. In altre parole, Dio non ha ancora rilasciato il fuoco che tiene in serbo, e per un motivo. Non permette che la coppa dell’iniquità trabocchi. No, il Signore trattiene i suoi giudizi per la sua infinita pazienza verso i peccatori, “non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento” (3:9).

Tuttavia non culliamoci: il fuoco giungerà. E per questo motivo, dobbiamo fare “in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace” (3:14).

Tragicamente, molti si stanno conformando a questo mondo piuttosto che a Cristo. Molte chiese somigliano sempre di più al mondo secolare, e non proclamano altro che un messaggio di auto-aiuto. Quasi non fate differenza fra chiese del genere e i programmi motivazionali secolari.

Che tragedia, andare dalla parte sbagliata in un periodo come questo. Eppure, nonostante tutte queste cose, Cristo sta chiamando i suoi eletti ad avvicinarsi a Lui, e ad esaminare il proprio comportamento alla luce della Sua Parola.
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11/01/2015 18:20

Paolo e Pietro – ma anche Gesù – diedero
dei messaggi profetici duri nei momenti di crisi.


Quando Cristo camminò sulla terra, anche lui avvertì di un grande disastro che sarebbe giunto su Gerusalemme e su Israele. Infatti, ai tempi degli apostoli – specialmente ai giorni di Paolo – si parlava molto dei “colpi di Gesù” e dei suoi insegnamenti difficili.

Quando giunse sulla scena l’apostolo Paolo, nella chiesa imperversavano dottrine di demoni guidate dalla carne. Erano sorti falsi profeti e stavano facendo seguaci nelle chiese pentecostali. Erano apparsi predicatori empi, sotto forma di angeli di luce, che portavano dottrine di demoni.

Nel frattempo, nel mondo esterno, l’omosessualità dilagava. Nell’Impero Romano, la perversione sessuale e le cattive abitudini sessuali erano all’ordine del giorno. Veniva esaltato l’io, la carne veniva adorata, e l’orgoglio dominava. Persio il tempio di Gerusalemme era diventato un covo di ladroni, ed i suoi pastori erano concentrati solo sui soldi.

Paolo disse di questa società: “E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti, essendo ripieni d'ogni ingiustizia fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, omicidio, contesa frode, malignità, ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi ideatori di cose malvagie, disubbidienti, al genitori, senza intendimento, senza affidamento, senza affetto naturale, implacabili, spietati” (Romani 1:28:31).
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Post: 3.052
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11/01/2015 18:21

Mi sembra che Paolo stia descrivendo i nostri tempi. Era ben consapevole della profezia del Signore sulla distruzione totale che stava per giungere. Sarebbe presto arrivato il giorno in cui Gerusalemme sarebbe stata distrutta dal fuoco. Il tempio e la città sarebbero stati rasi al suolo.

Quell’olocausto si compì nel 70 d.C., proprio come avevano profetizzato Paolo e Gesù. Fu una scena così orribile, una tragedia di proporzioni così epiche, che nessuno poteva immaginarsela.


Quale fu il messaggio degli apostoli
prima del giorno terribile che stava per giungere?


Ecco il messaggio predicato da Pietro.

“Voi dunque, carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza portati via dall'errore degli empi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo” (2 Pietro 3:17-18).

Questo invece fu il messaggio predicato da Paolo:
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Post: 3.052
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11/01/2015 18:21

“Camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio” (Colossesi 1:10).

Considerando il messaggio degli apostoli, quale sarà la parola che verrà pronunciata alla società che sta per essere giudicata ai nostri tempi?

È Paolo a pronunciarla, ed è diretta agli amati di Cristo: “La mia preghiera per voi è che perseguiate l’intimità, cresciate nell’intendimento spirituale, e camminate in modo degno di Cristo” (Colossesi 1:9-10, parafrasi mia).

Perciò, cosa è necessario per camminare in maniera degna? Ce lo dice Paolo:

“Vestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi” (Colossesi 3:12-13).

Paolo ci sta dicendo, in altre parole: “Ecco la mia parola per voi in questi periodi critici. Alla luce dei tempi difficili che sapete stanno giungendo, dovete misurare il vostro cammino con il Signore”.
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Post: 3.052
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11/01/2015 18:22

In altre parole, dobbiamo chiederci: “Sto diventando sempre più simile a Cristo? Sto diventando sempre più paziente, o mi arrabbio facilmente? Sono più gentile o più irascibile? Sono più disposto a perdonare o tengo più il broncio e il risentimento? Sopporto gli altri? Mi rivesto delle debolezze e delle colpe altrui o voglio avere sempre ragione?”.

Paolo sta suggerendo che, alla luce di quel giorno futuro, non importa quali opere abbiamo compiuto o quali azioni caritatevoli abbiamo fatto. Non importa quanto siamo stati gentili con gli estranei o quante anime abbiamo salvato; rimane sempre questa domanda: siamo diventanti sempre più amorevoli, pazienti, disposti a perdonare e a sopportare?

Esaminare il proprio cammino con Cristo significa non guardare a quello che facciamo, ma a cosa siamo diventati.
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:22

Come possiamo conformarci
a questo genere di cammino simile a Cristo?


Un cammino del genere non si può ottenere solo con gli sforzi umani. Non si raggiunge solo con l’auto-determinazione, dicendo semplicemente: “Diventerò un credente del genere”. Piuttosto, è un’opera dello Spirito Santo, attraverso la fede nella sua Parola.

Prima di tutto, leggiamo queste parole e crediamo si tratti di un appello divino nei nostri confronti, ad esaminare noi stessi. Perciò chiediamo allo Spirito di mostrarci chi siamo veramente, e di misurarci con la sua Parola. Poi chiediamo allo Spirito Santo di aiutarci a cambiare.

Vedete, tutti noi siamo conformati, che sia a Cristo o al mondo. Più un cristiano invecchia, più dovrebbe somigliare a Cristo. I nostri matrimoni non dovrebbero essere un inferno sulla terra. I figli delle famiglie cristiane dovrebbero vedere i genitori diversi, che diventano sempre più comprensivi, amorevoli e gentili. È questo che definisce la maturità in Cristo.

Ora capisco quello che stanno dicendo Pietro e Paolo, e cioè: “Non abbiate paura di quello che succederà. Osservate la Parola di Dio ricordando ogni volta tutte le cose. E nel frattempo, lasciate che lo Spirito Santo vi renda diversi, persone sempre più simili a Cristo”.
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:22


Dio ha stabilito che tutte le nostre sofferenze, tutte le nostre afflizioni, tutte le nostre prove più gravi ci avvicinino sempre più a Lui. Infatti, il dolore e la sofferenza o ci induriscono o ci portano alla dipendenza totale dall’amore del Padre. O finiamo per smettere di pregare e di confidare in Lui, o Gli affidiamo tutte le nostre preoccupazioni e il nostro futuro.

Ci è stata data la forza interiore di dire: “Nessuna di queste cose mi può smuovere”. È questo il messaggio di Dio per noi in questi ultimi tempi. Alleluia!

---
Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771, USA.






Tradotto in Italiano da Susanna Giovannini

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:24

3/2007

L’amore preventivo del Signore
Un messaggio di incoraggiamento per quelli che hanno bisogno di speranza


www.tscpulpitseries.org/italian.html
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:43

Carissimi:
RINGRAZIAMO DIO PER LE SUE MOLTEPLICI MISERICORDIE E PER LA SUA AMOREVOLE BONTA’.

Mi sento spinto dallo Spirito Santo a scrivere alcune parole su come Dio apre delle porte chiuse. Alcuni fra quelli che leggono questa lettera se ne sentiranno immediatamente coinvolti, perché si trovano di fronte ad una o più porte chiuse. Eccola lì, proprio davanti a voi, una porta che sembra essere continuamente chiusa. Potrebbe essere una situazione finanziaria grave, e tu hai pregato che si apra la porta di un’opportunità. Ma tutto quello che hai provato ti sembra fallire; le porte semplicemente non si aprono.

Non so quale possa essere la tua porta chiusa, ma a molti potrebbe sembrare che sia le finestre che le porte del cielo siano chiuse. I cieli sembrano di rame, e non riesci a scorgerne un’apertura. Questa porta chiusa di cui sto parlando è qualche problema, qualche situazione, qualche bisogno per cui hai pregato molto. Forse è una crisi che richiede soltanto un miracolo. E non hai ancora ricevuto risposta alle tue preghiere ferventi e alle tue richieste al Signore.

In Apocalisse 3, Cristo si definisce COLUI CHE APRE E CHIUDE LE PORTE (3:7). Questa definizione si trova in una lettera inviata ai credenti dell’antica Filadelfia, una chiesa con cui il Signore si era complimentato per aver mantenuto la parola della sua pazienza e non aver rinnegato il suo nome. Per dirla in parole povere, nei loro momenti più difficili, queste persone si erano affidate fedelmente alla Parola di Dio. Non avevano accusato il Signore di averli dimenticati o di essere stato sordo alle loro grida.

Evidentemente, Satana era venuto contro di loro con delle menzogne. La sinagoga di Satana può rappresentare i principati e le potenze delle tenebre – spiriti bugiardi usciti dalle viscere stesse dell’inferno, suggerenti che Dio aveva chiuso ogni porta, che non era degno di essere adorato e creduto. Ma questi credenti, a cui Gesù aveva detto che avevano poca fede, continuarono ad avere fiducia, ad aspettare pazientemente che Dio mettesse la chiave nella toppa ed aprisse la porta. Egli ha la chiave per chiudere le porte! Solo lui ci mette davanti delle porte aperte.
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:43

Ecco quanto il Signore ha promesso loro – e promette anche a noi:

“Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra” (3:10).

Quest’ora della tentazione è già da adesso su di noi. Quest’ora della tentazione è su di noi già adesso. È una prova di fede così grande e feroce che molti cadranno per l’incredulità. In questo momento in tutto il mondo molti si stanno allontanando dalla fede.

Ma tu – perché confidi ancora nelle sue promesse e sei disposto a morire nella fede anche quando non vedi realizzate le promesse – sarai preservato da questa tentazione mondiale e non cadrai nell’incredulità. Dio ha ascoltato il nostro grido! Lui conosce il tempo, l’ora stessa in cui aprirà tutte le porte. Perciò, non ti scoraggiare. Non dubitare. Rimani fermo sulle sue promesse. Lui non ti abbandonerà.

In chiusura, un ringraziamento sincero a tutti i nostri amici che continuano a sostenere i nostri ministeri ai bisognosi in tutto il mondo. Dio è stato così fedele. Grazie perché vi curate di noi.

Con affetto in Cristo,

Suo servitore,
DAVID WILKERSON
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:44

L’amore preventivo del Signore
Un messaggio di incoraggiamento per quelli che hanno bisogno di speranza


Di David Wilkerson
26 febbraio 2007
__________


“Poiché tu gli hai prevenuto benedizioni eccellenti, gli hai posto in capo una corona d'oro finissimo” (Salmo 21:3, traduzione letterale dalla versione inglese King James). A primo acchito, questo verso di Davide lascia un po’ perplessi. La frase “gli hai prevenuto” di solito è associata con un impedimento, non con una benedizione. Una traduzione moderna qui direbbe: “Il Signore impedì a Davide le benedizioni della bontà”.

Ma la parola biblica per “prevenire” ha un significato completamente diverso. Significa “anticipare, venire incontro, prevedere e adempiere in anticipo, pagare un debito prima della scadenza”. Inoltre, in quasi ogni caso, implica un qualche piacere.

Isaia ci dà un barlume di questo genere di piacere. Viene da Dio l’anticipare un bisogno e adempierlo prima del tempo. “Avverrà che, prima che m'invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi” (Isaia 65:24).
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:44

Questo verso ci dà un’immagine incredibile dell’amore del nostro Signore per noi. Evidentemente, lui è così ansioso di benedirci, così pronto ad adempiere la sua amorevole bontà nella nostre vite, che non può nemmeno aspettare che gli diciamo i nostri bisogni. Perciò ci anticipa e compie atti di misericordia, grazia ed amore verso di noi. E questo è un piacere supremo per lui.

È proprio quello che diceva Davide nel Salmo 21: “Signore, tu hai riversato le benedizioni e la bontà amorevole su di me prima che lo possa chiedere. E tu offri più di quello che posso immaginare di chiederti”. Davide si sta riferendo ad una qualche opera che Dio aveva compiuto per lui in campo spirituale. È qualcosa che aveva dato a Davide la vittoria sui suoi nemici, aveva risposto alle preghiere, gli aveva dato una forza vittoriosa ed una gioia ineffabile. E Dio l’aveva fatto prima ancora che Davide aprisse bocca, prima ancora che aprisse il suo cuore o presentasse le sue richieste. Quando Davide infine aveva aperto il suo cuore, aveva scoperto che Dio aveva già provveduto a sconfiggere i suoi nemici. La vittoria di Davide gli era stata assicurata prima ancora che lui si fosse avvicinato al campo di battaglia.
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:45

In effetti, quando Davide scrisse il Salmo 21, stava parlando di una battaglia vera e propria. Questo Salmo va insieme al Salmo 20 ed entrambi si riferiscono ad una battaglia descritta in 2 Samuele 10. In quel brano di 2 Samuele, il nemico di Israele, gli Ammoniti, avevano ingaggiato i battaglioni dei Siri per muovere guerra contro Davide. Perciò Davide mandò il suo comandante militare, Joab, ed un esercito scelto per combattere il nemico ai confini della nazione. Essi sconfissero i Siriani con una vittoria travolgente, ed il nemico scappò terrorizzato. Davide gioì, pensando: “Questa è la fine dei Siri. Non dovremo più affrontarli. Il nostro esercito li ha battuti a morte”. Poi scrisse: “Li ho colpiti ripetutamente ed essi non hanno più potuto rialzarsi; essi sono caduti sotto i miei piedi” (Salmo 18:38).

Ma Satana non si arrende nella sua lotta contro di noi. Se lo sconfiggiamo una volta, raddoppierà le sue forze e ritornerà a combatterci. Improvvisamente, ci troviamo in una battaglia spirituale che ritenevamo di aver già vinta. Ma la Scrittura ci dice: “Quando i Siri videro che erano stati sconfitti da Israele si riunirono insieme” (2 Samuele 10:15). Questo nemico si radunò ed iniziò a complottare un altro attacco. Questa volta sarebbero andati contro Israele con grandi carri di ferro.

Naturalmente questa storia concerne più che i problemi di Davide con i Siri. Ci parla anche dei seguaci di Cristo di oggi e della nostra battaglia contro Satana. Parla di una battaglia che pensavamo di aver vinto tanto tempo fa – forse contro una concupiscenza, contro un vizio, contro una tentazione che in passato avevamo vinto. A volte pensiamo: “Tutti i digiuni e le preghiere che ho fatto per questo problema hanno dato i risultati. Finalmente ho avuto la vittoria per fede. Non devo più essere tormentato”.
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Post: 3.052
Sesso: Femminile
11/01/2015 18:45

Ma Dio ci dà questa storia per rivelarci una lezione importante.


Ogni vittoria che vinciamo sulla carne e sul diavolo sarà seguita da una tentazione e da un attacco ancora più grande. Satana non rinuncerà tanto facilmente alla sua guerra contro di noi. Se lo sconfiggiamo una volta, raddoppierà le sue forze e ritornerà a combatterci. Improvvisamente, ci ritroviamo in una guerra spirituale che pensavamo di aver già vinto. Ed adesso ci viene contro con “carri di ferro”, armi e strategie ancora più forti ed intense di prima.

“I Siri si schierarono contro Davide e gli diedero battaglia” (2 Samuele 10:17). È importante notare che Davide questa volta non stava vivendo nel peccato. Al contrario, camminava nel timore di Dio. Comunque Davide era umano, e perciò si sarà chiesto: “Perché Dio permette che questo nemico che ho già sconfitto ritorni a combattere contro di me?”.
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