Commento
L’orante è un perseguitato senza sosta. E’ accusato ingiustamente e su di lui si vuole vendetta. Egli si presenta a Dio pronto, se colpevole, a subire l’affronto dei nemici; ma egli è innocente. Egli invita Dio a chiamare “l’assemblea dei popoli” a giudizio. A giudicare le cause dei popoli, cioè le loro inimicizie, i loro reciproci soprusi. Si rivolge al giudice per essere giudicato di quanto fa, della sua morale “la mia giustizia”, certo della sua innocenza di fronte alle accuse chi gli rivolgono gli empi, che lo perseguitano senza ragione. L’orante si fida totalmente di Dio giusto giudice, mentre umilmente chiede di essere rafforzato: “rendi saldo il giusto”. L’orante afferma che Dio non è assente e vede il male degli empi e prepara loro la disfatta, e che già da se stessi gli empi preparano la loro sconfitta, qui nel tempo. Infine l’orante esprime la fede che Dio lo sosterrà e che lo potrà lodare per la salvezza ricevuta, e soprattutto per la salvezza eterna nel cielo.
WEB PERFETTA LETIZIA.