| | | OFFLINE | Post: 3.052 | Sesso: Femminile | |
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11/01/2015 18:50 | |
Il problema per il padre non era il peccato. Il suo unico obiettivo era l’amore. Voleva che suo figlio sapesse che era accettato, anche prima di fargli pronunciare una confessione. E questo è ancora il punto che Dio vuole far capire anche a tutti noi: il Suo amore è più grande di tutti i nostri peccati. “La bontà di Dio ti spinge al ravvedimento” (Romani 2:4).
Naturalmente, è possibile “disprezzare le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio spinge al ravvedimento” (2:4). Quelli che pensano di poter continuare nel peccato, mettendo alla prova la grazia di Dio tante volte, diventano induriti a causa dei peccati che compiono continuamente. Credono di poter continuare a peccare contro la sua longanimità senza riceverne niente in cambio. Ma gradualmente, i loro cuori diventano impenitenti, perciò non desiderano più pentirsi. Finiscono con il cuore indurito, accumulando ira contro di loro. Non possono prendersela con Dio; Lui è stato fedele nel benedirli con benedizioni di bontà, eppure loro le hanno rigettate. Questo è il peccato più grave che si possa commettere.
Ecco il modo per purificare e ristorare: ricevere la promessa del Signore. Lui ci dice: “Io ti farò camminare nelle mie vie. Metterò il mio timore nel tuo cuore. So che non puoi farcela da solo. Lo farò io per te, con la tua cooperazione. Quest’opera si compie solo per fede nell’opera compiuta alla Croce. Ti chiedo solo di confidare nella mia promessa. L’opera l’ho già compiuta io. A te sta solo di accettarla per fede. Questo è il mio amore per te”.
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