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Il giardino di Allah

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2008 14:19
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10/12/2008 14:09

Il giardino di Allah

"Allora essi riposeranno in un giardino, assisi in trono, gli uni di fronte agli altri. Attorno a loro passeggeranno giovani eternamente giovani, reggenti coppe di un limpido liquore, e frutti di ogni gusto che potranno scegliere.

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Avranno la bellezza dai grandi occhi neri, bellezza simile a perle nascoste. Sarà questa la ricompensa per le loro opere. Non udranno più discorsi frivoli né parole che conducono al peccato. Soltanto una parola allora si udirà: PACE.”

È la sura 56 del Corano, detta la sura dell’”Evento inevitabile”. E l’evento inevitabile è il giudizio di Dio sulle opere dell’uomo e il riposo eterno nel giardino di Allah per chi ha ben operato nella vita.

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L’onda impetuosa dell’Islam

L’onda impetuosa dell’Islam

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Ancora oggi dell’Islam si ha così poca conoscenza da confonderlo con guerre sante, sanguinose e crudeli; o con notizie di usi e costumi o comportamenti sociali e morali triviali o barbari.

Nell’occidente medievale giungevano notizie terrificanti sui soprusi e le torture che gli arabi islamici infierivano ai popoli caduti sotto il loro dominio.

Nei primi decenni del 1000 l’ondata araba aveva invaso pressoché tutto il Medio Oriente, le coste africane, la Spagna, le coste francesi e italiane. Dominava il mediterraneo con le sue flotte numerose e velocissime e la vecchia Europa Cristiana era in balia della potenza islamica.

La vitalità del continente umano arabo, unificato dalla religione imposta da Maometto, ovviamente intimoriva l’occidente che si sentiva pericolosamente aggredito dal concetto islamico religioso di “guerra santa” intesa come forma di evangelizzazione degli altri popoli.

Tuttavia la legge coranica prevedeva un trattamento diverso per i cosiddetti “uomini del Libro”, ovvero giudei e cristiani, dai pagani: i primi potevano mantenere la loro religione purché pagassero una tassa di riscatto all’Islam; i secondi dovevano subire i rigori della conquista.

Ciò è dovuto al fatto che il Corano ha molti elementi desunti dall’Antico e dal Nuovo Testamento: Gesù era un grande profeta, Maria è venerata come una vergine scelta da Dio, la mistica dei “sufi” sul concetto morale dell’azione buona avvicinava molto le due religioni, ma soprattutto la base comune è il concetto di assoluta spiritualità e unicità di Dio.

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10/12/2008 14:10

Il grande equivoco

Il grande equivoco

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Verso la fine del 1000 papa Urbano II colse le esigenze e la sensibilità delle masse il 27 novembre 1095 a Clermont indicendo la prima Crociata.

Da quel momento si riversavano folle di europei in Medio Oriente che dell’Islam conoscevano solo gli aspetti peggiori. Lo stesso accadde agli arabi islamici che conobbero da vicino la religione cristiana esclusivamente attraverso la guerra.

Pochissimi occidentali intuivano la ricchezza spirituale e teologica, le espressioni letterarie ed artistiche, le raffinate radici culturali dell’Islam.

L’equivoco fu enorme e solo ai nostri giorni l’Islam è finalmente oggetto di studio, comprensione ed ammirazione. Tuttavia già nel medioevo qualcuno si interesso alla cultura islamica: è grazie alla sensibilità dell’abate del monastero di Cluny, Pietro il Venerabile, che fu tradotto il Corano in latino.

Questa traduzione fu usata dai teologi cristiani per controbattere l’Islam che, comunque, viene definito una eresia e non una manifestazione di paganesimo, a significare il fascino che i contenuti più profondi dell’islamismo esercitavano sulle anime medievali.

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10/12/2008 14:11

Il Corano: libro di Dio

Il Corano: libro di Dio

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Il Corano, testo fondamentale della religiosità islamica, non può essere considerato coma una opera che ha per autore Maometto; il suo valore e la sua bellezza letteraria sono al di sopra di ogni opera d’arte qualsiasi, in ragione della sua origine e del valore che gli viene attribuito.

Il Corano è libro ispirato, legato ad una realtà che va al di là del fenomeno contingente; soprattutto è Parola divina e dunque oggetto di continua recitazione nel corso della preghiera, per entrare in comunione con il Verbo eterno.

Per questo non può essere trattato come un poema qualsiasi o semplicemente come legge religiosa: il Corano è un’esperienza mistica.

La recitazione, ripetizione e ricordo del Corano ne fanno un libro sacro non solo perché dato da Dio, ma soprattutto perché dona l’uomo, che lo recita e lo medita, a Dio.

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10/12/2008 14:12

Il giardino della bellezza

Il giardino della bellezza

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Su questa base l’Islam ha prodotto generazioni intere di mistici che hanno interpretato il Corano, attingendo in esso ciò che i mistici ebraici hanno attinto nelle Sacre Scritture o quelli cristiani nel Vecchio e Nuovo Testamento.

Già nel medioevo, momento storico che vide lunghe guerre tra musulmani e cristiani, queste scuole erano così sviluppato che i musulmani stessi facevano fatica a comprenderle, fino al punto di perseguitarle.

Tuttavia la nascita dei mistici nella religiosità islamica si espresse in una ricca letteratura, influenzando l’arte musulmana (pittura, calligrafia, decorazione, architettura) conferendole serena maestà, dolcezza, compostezza ed equilibrio.

Del resto fu Yahya Mo’adz er-Râzî, un mistico arabo, a dire: “Dio è bello e ama la bellezza”; e anche “Il mondo è prigione per il credente, paradiso per l’infedele”. E Nâbolosî: “Tutti i mondi non sono che un debole profumo della Rosa dell’eternità. Chi vuole contemplare la Gloria di Dio, contempli una rosa rossa”.

L’Islam non fu soltanto volontà di guerra santa, né terrore a ferro e fuoco: fu anche messaggio di bellezza interiore, di bellezza e serenità là dove arrivò, il “giardino dove Allah invita i giusti e i buoni”.

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10/12/2008 14:19

non condivido
Certamente l'ho postato, ma non condivido il testo e cio' che asserisce.
Per me il Corano non è affatto un libro iscpirato divinamente.
Perchè?
Essento io un cristiano sò che Gesù e la Parola di Dio data a noi per la nostra salvezza. Ora Dio ha una sola Parola che è Gesù, e non potranno mai esserci altri personaggi che si dicano mandati da Dio per dare nuove interpretazioni.
Dio ci haparlato una volta per tutti con e in Gesù, tutto il resto non è divino ma umano se non diabolico.


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