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Relazione dibattito pedofilia clericale

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2011 18:31
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01/06/2011 18:29

Relazione dibattito pedofilia clericale

a cura di Alberto Senatore.

L'incontro è stato tenuto a Cerreto Sannita (CE) lo scorso 27 novembre 2010. Ringraziamo l'autore per avercela inviata.


Gentile Direttore IL DIALOGO
nel ringraziarla per la sua disponibilità, le invio la relazione che è servita da piattorma al mio intervento nel dibattito sulla pedofilia clericale a Cerreto Sannita - BN. Il dibattito ha avuto un successo particolare, poichè si è svolto nel centro di Cerreto, che è la sede Arcivescovile. Nota dolente, anche se prevedibile, l'assenza e il silenzio del Vescovo De Rosa.

Cordialmente, Alberto Senatore.
Giffoni Valle Piana - 01 dicembre 2010
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Relazione : PEDOFILIA CLERICALE: REATO O PECCATO ?

Relatore : Alberto Senatore – Portavoce Associazione Antipedofilia “ il piccolo Davide ”

CERRETO SANNITA 27 NOVEMBRE 2010

Palazzo del Genio -Incontro dibattito: Diamo Scacco alla Pedofilia.

Ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l’aggressore”.

ELIE WIESEL, Premio Nobel per la Pace nel 1986.

1 CHE COSA E’ LA PEDOFILIA ?

L’inclinazione e l’attrazione sessuale di un adulto verso un bambino. La persona adulta che attua o tenta di attuare questa attrazione viene definita PEDOFILO.

2 COME VIENE CLASSIFICATA DALLO STATO ITALIANO LA PEDOFILIA ?

REATO = Azione commessa in violazione di una norma penale.

3 COME VIENE PUNITA LA PEDOFILIA DALLO STATO ITALIANO ?

Applicando il codice penale. Il rapporto sessuale di un adulto con un minore viene definito VIOLENZA SESSUALE, ed è punito dal CODICE PENALE, in base all’art 609 bis e commi successivi.

609 bis Violenza sessuale :
Chiunque con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

4 COME VIENE CLASSIFICATA LA PEDOFILIA DALLO STATO VATICANO ?

PECCATO = Secondo la dottrina della chiesa cattolica una violazione volontaria della legge di Dio.

5 QUALE E’ LA DEFINIZIONE SPIRITUALE DEL PECCATO ?

In greco HAMARTIA = Perdere o vagare dal percorso di integrità ed onore, sbagliare, peccare.

Mancare il bersaglio, fare una cosa sbagliata, distaccarsi dalla legge di Dio.

6 IN CHE MODO LA CHIESA CATTOLICA AFFRONTA LA PEDOFILIA NEL SUO INTERNO ? Basandosi sulle norme stabilite dal loro regolamento interno e contenute nel Codice di Diritto Canonico

CODICE DI DIRITTO CANONICO - Titolo III - Capitolo III - Obblighi e diritti dei chierici - can. 277: § 1. I chierici sono tenuti all’obbligo di osservare la continenza perfetta e perpetua per il regno dei cieli, perciò sono vincolati al celibato che è un dono particolare di Dio ….

§ 2. I chierici si comportino con la dovuta prudenza nei rapporti con persone la cui familiarità può mettere in pericolo l’obbligo della continenza oppure suscitare lo scandalo dei fedeli.

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7 IN CHE MODO LA CHIESA CATTOLICA PUNISCE I SUOI PRETI PEDOFILI ?

Basandosi e applicando tali norme.

CODICE di DIRITTO CANONICO Parte II Titolo I - Le pene per i singoli delitti. Can. 1395

§ 1. Il chierico concubinario, e il chierico che permanga scandalosamente in un altro peccato esterno contro il sesto precetto del Decalogo ( NON COMMETTERE ATTI IMPURI ) se invero il delitto sia stato compiuto con violenza, o minacce, o pubblicamente, o con un minore al di sotto dei 16 anni, sia punito con giuste pene, non esclusa la dismissione dello stato clericale, se il caso lo comporti.

8 IN CHE CONSISTONO QUESTE GIUSTE PENE ?

Nella confessione del peccato ad un diretto superiore e nell’espiazione della colpa mediante:

Rinunce, Sacrifici, Penitenze, Privazioni, Offerte, Preghiere, Mea Culpa, Atti di Dolore.

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9 CHI DECIDE IL TIPO DI PENA DA APPLICARE AL PEDOFILO REO CONFESSO ?

La scelta del tipo di terapia da applicare e la durata della pena da espiare viene decisa e inflitta dal diretto superiore del prete reo confesso. Quasi sempre, onde evitare lo scandalo dei fedeli o peggio ancora la reazione violenta dei familiari della vittima, il prete abusante viene trasferito. Nei casi in cui l’abuso viene alla ribalta, si prende anche in considerazione l’ipotesi “ della dismissione dello stato clericale ”. Il tutto nella massima riservatezza e segretezza. Riservatezza verso l’esterno, ma dovendo seguire le direttive interne, il confessore del prete reo confesso è obbligato ad informare il suo diretto superiore. Il sistema consigliato è “ mediante la personale confessione ”, in modo tale da non tradire il segreto del confessionale e contemporaneamente avvisare dell’avvenuto abuso. L’ipotesi di avvisare le autorità civili non è proprio presa in considerazione, poiché arbitrariamente, basandosi su un testo biblico, rivendicano il diritto ad un giudizio prettamente interno alla loro organizzazione religiosa. Ma anche quel testo, da loro male interpretato, evidenzia la tendenza all’insabbiamento.

Il testo in questione si trova nella 1 lettera di San Paolo ai Corinzi 6: 4 - 6

Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella Chiesa ? Lo dico per vostra vergogna ! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che possa far da arbitro tra fratello e fratello ? No, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello e per di più davanti a infedeli !

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01/06/2011 18:30

Sulla perversione di questo testo, il confessore del prete reo confesso di abuso sessuale ai danni di minori, si sente autorizzato a non denunciare l’abusante alle autorità civili ma solamente al suo superiore.

Ma è proprio la Bibbia, il Codice Spirituale per eccellenza, che invita a rivolgersi alle autorità civili e militari.

Dalla Lettera di San Paolo ai Romani cap 13: 1 – 5

Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.

Quindi nella mentalità del prete cattolico romano, il concetto rapporto sessuale con minori non è abbinato ad un reato perseguibile dall’autorità civile, ma è abbinato ad un peccato punibile solo dalla Chiesa cattolica, mediante le giuste pene.

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01/06/2011 18:30

Questa mentalità è il concime che alimenta e moltiplica la ripetizione degli abusi.

A conferma di questa realtà, le varie dichiarazioni dei preti abusanti, che candidamente ammettono:

“ Non pensavo fosse un reato, credevo fosse solamente un peccato ! ”

Probabilmente è con questa idea nella mente che in Irlanda, padre Noel Reynolds, da solo è riuscito a violentare più di cento bambini, nelle otto parrocchie dove ha esercitato il suo onorato ministero.

Probabilmente è la stessa idea che alimentava la libidine e la depravazione di padre Lawrence Murphy, che negli Stati Uniti sembra abbia stabilito un record di bambini abusati, oltre duecento, tra i quali 120 sordomuti.

Con questa mentalità, padre Murphy, il pedofilo seriale, candidamente dichiarò:

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01/06/2011 18:30

Sono un prete debole …….. subito dopo pregavo e mi confessavo ”.

Murphy giustifica la sua depravazione chiamandola debolezza umana, e da prete pentito, dichiara che dopo gli abusi, lui si metteva in regola applicando le sanzioni previste del Diritto Canonico: le giuste pene e la confessione.

Questa è una mentalità criminale, favorita e maturata in un ambiente omertoso.

CRIMINE = Azione delittuosa, delitto particolarmente efferato, commesso con inumana ferocia e crudeltà.

OMERTA’ = solidale intesa che vincola i membri di uno stesso gruppo, alla protezione vicendevole, tacendo o

mascherando ogni indizio utile per l’individuazione del colpevole del reato.

Forma di solidarietà specialmente della malavita, per cui si ostacola la ricerca e la punizione

dell’autore di un reato.

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01/06/2011 18:31

10 QUALI FATTORI HANNO FAVORITO IL DIFFONDERSI PRIMA E IL RADICARSI POI DI

QUESTA MENTALITA’ CRIMINALE ?

Il fattore principale è la superficialità della Chiesa che, nell’affrontare il problema, lo ha sottovalutato e di conseguenza non ha reagito adeguatamente; praticamente ha sbagliato strategia.

A conferma di ciò, le ultime dichiarazioni del Papa BENEDETTO XVI.

Ratzinger nel libro intervista “ Luce del mondo ” appena uscito nelle librerie, ammonisce che è il momento di recuperare “ il diritto e la necessità della pena ” dopo che negli anni Sessanta era emersa la convinzione che la Chiesa non dovesse punire. Ratzinger specifica che in quel periodo “ dominava la convinzione che la chiesa non dovesse essere una Chiesa di diritto ma una Chiesa d’amore; che non dovesse punire ”. BENEDETTO XVI aggiunge : “ nel passato c’è stata un’alterazione della coscienza per cui è subentrato un oscuramento del diritto e della necessità della pena.”

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01/06/2011 18:31

RATZINGER ammette che c’è stato un oscurantismo provocato da un’alterazione della coscienza;

ma la coscienza di chi è stata oscurata, dei preti che commettevano gli abusi o di coloro che venendo a conoscenza degli abusi hanno omesso la vigilanza e la denuncia ?

Dopo la tolleranza zero, cioè l’impegno di non tollerare assolutamente la pedofilia nella Sua Chiesa, RATZINGER adesso ammette che bisogna recuperare il diritto e la necessità della pena.

Un’alterazione della coscienza sicuramente favorita dal Crimen sollicitationis, un documento redatto nel 1962 dal cardinal Alfredo Ottaviani e firmato da Papa Giovanni XXIII, nel quale si stabilivano le procedure da seguire nei casi di abuso sessuale.

Praticamente si stabilì il modo per Oscurare le coscienze ed Occultare gli abusi..

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01/06/2011 18:31

11 COSA DOVREBBE FARE ADESSO LA CHIESA CATTOLICA PER RECUPERARE IL DIRITTO E

LA NECESSITA’ DELLA PENA SUGLI ABUSI SESSUALI ?

A riguardo l’Associazione il piccolo Davide consiglia quattro punti di riflessione alla Chiesa Cattolica :

1 CAMBIARE MENTALITA’

Stabilire innanzitutto che la pedofilia clericale è contemporaneamente un reato e un peccato, per questo, essendo la violazione di due codici, penale e canonico, di conseguenze prevede due pene. Le pene canoniche vengono stabilite dalla Chiesa, le pene civili vengono stabilite dallo Stato Italiano.

2 MATERIALIZZARE LE CONSEGUENZE PENALI PER I PEDOFILI

Non limitarsi troppo alla spiritualizzazione della questione pedofilia clericale, minacciando, i preti pedofili di una ipotetica tremenda punizione: la condanna eterna nell’inferno!, ma prospettare la punizione immediata, prevista dal Codice Penale in vigore nello Stato Italiano cioè la reclusione in carcere, dai cinque ai dieci anni.

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01/06/2011 18:31

3 COLLABORARE CON LO STATO ITALIANO

Riconoscere nello Stato Italiano l’autorità giuridica primaria e assoluta per la tutela di tutti i minori che sono stati abusati dai sacerdoti cattolici, sul territorio italiano. Offrire piena collaborazione agli investigatori e alla magistratura, di conseguenza evitare ogni atteggiamento contrario all’individuazione, localizzazione, cattura, giudizio e punizione da parte dell’autorità giudiziarie competenti.

4 COMBATTERE L’OMERTA’ NEL SUO INTERNO.

Essere perseveranti e coerenti nel seguire la linea della tolleranza zero tracciata da Papa Ratzinger, denunciando alla magistratura ogni eventuale tentativo di omissione o insabbiamento proveniente dal suo interno.

“ Ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l’aggressore ”.

Grazie.

Alberto Senatore - Cerreto Sannita, 27 novembre 2010.



Mercoledì 01 Dicembre,2010 Ore: 14:44
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