| | | OFFLINE | Post: 227 | Città: RAVENNA | Età: 51 | Sesso: Maschile | |
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08/07/2011 18:24 | |
Come avviene a Pietro, quando, dopo aver rinnegato per tre volte il suo Signore contraddicendo così il suo cammino e la sua vita, viene raggiunto dallo sguardo del Signore che suscita in lui il ricordo delle parole del Signore e le lacrime di pentimento. (85) Ebbene, Elia all'Horeb esperisce Dio non nel vento, non nel terremoto, non nel fuoco, cioè negli elementi teofanici manifestatisi al Sinai a Mosè, ma nella «voce di un silenzio sottile». (86) E la crisi diviene rinnovata esperienza di Dio che cambia anche il focoso Elia in un uomo mite e misericordioso.
Uscendo dagli esempi biblici e venendo alla situazione dei presbiteri, è bene ricordare che nelle crisi si tratta di restare, di rimanere, senza prendere decisioni affrettate. Si tratta di mettere in pratica la virtù della perseveranza, del biblico ypo-ménein, di "restare sotto i colpi", di "tener duro incassando la testa fra le spalle". È possibile restare facendo memoria di quanto si è vissuto positivamente nel ministero fino a quel giorno: nella preghiera la memoria dell'esperienza passata positiva può aiutare a vivere il presente oscuro aprendo il futuro alla speranza. La preghiera, che è immersione nella verità della vita prendendo una distanza da essa e ponendola di fronte alla parola di Dio, |
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