| | | OFFLINE | Post: 227 | Città: RAVENNA | Età: 51 | Sesso: Maschile | |
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08/07/2011 18:25 | |
Preghiera e interiorità
Il trascorrere del tempo e le varie fasi della vita in cui l'esistenza ci conduce hanno una valenza spirituale. Il passare del tempo esige una maturazione della preghiera, un suo divenire più adulta, un suo non restare infantile, regressiva. Va applicato anche alla preghiera ciò che Paolo esprime nella sua Prima lettera ai Corinzi 13, 11: «Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato». E soprattutto la preghiera va sempre più accordata con un'umanità intensa e un'interiorità viva. Il progredire nella preghiera trova nello sviluppo dell'interiorità il suo criterio cardine. Lo sforzo del presbitero deve essere quello di dare sempre maggiore spessore umano alla sua preghiera. Ovvero, di passare dalla preghiera appresa in seminario, dalle pratiche rassicuranti, a una preghiera più rispondente alla complessità dell'esistenza e all'imprevedibile della vita. Il segreto è sviluppare l'umano, l'umanità che è in noi e che ci ospita, e giungere così a una preghiera che, proprio perché profondamente umana, sa essere relazione autentica con Dio.
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