| | | OFFLINE | Post: 227 | Città: RAVENNA | Età: 51 | Sesso: Maschile | |
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08/07/2011 18:26 | |
Movimento essenziale della preghiera è anche il silenzio. Il silenzio difficile perché ci scruta, ci pone nel faccia a faccia con noi stessi, con le presenze che traversano il nostro cuore. Il silenzio così essenziale al presbitero per forgiare una parola significativa e autorevole, non trita, non ripetitiva, non stanca e stancante, non banale o sloganistica, non pigra; il silenzio per apprendere l'arte di una comunicazione autentica, rispettosa, vitale. Il silenzio che è spazio fatto al Signore che bussa al nostro cuore. Il silenzio in cui si purificano le relazioni quotidiane e in cui si affina la responsabilità della parola, che è essenziale per il presbitero a cui è affidato in special modo il ministero della parola, che è servo della parola del Signore: «Appartiene alle più grandi responsabilità del parlare il fatto che la parola pronunciata non possa più essere richiamata indietro. La parola pronunciata appartiene a colui che la ode». (90)
La preghiera esige solitudine e fa crescere l'interiorità dell'uomo grazie alla solitudine.
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