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Chi erediterà il Regno di Dio?

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2011 18:48
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15/08/2011 18:40

Chi erediterà il Regno di Dio?

L'IDOLATRIA è un peccato gravissimo davanti a Dio:

Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio. (1 Corinzi 6:9-11)

Dio manda una potenza d'errore

La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati. (2Tessalonicesi 2:9-12)

W

L'apparizione dice:

La Bibbia dice di Gesù:

P"SOLO IO POSSO ANCORA SALVARVI dalle calamità che si avvicinano. Coloro che ripongono la loro fiducia in me, saranno salvati."

5In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati. (Atti 4:12)

Idolatria alle statue e a Maria

T

Idolatria alle immagini e al papa

I

L'IDOLATRIA è gravissima, è proibita dal 1° e dal 2° comandamento.

Il primo comandamento:

«Io sono il SIGNORE, il tuo Dio. Non avere altri dèi oltre a me. (Esodo 20:2-3)

Il secondo comandamento, omesso nel Catechismo Cattolico, ma presente nella Parola di Dio, recita:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. (Esodo 20:4-6)

Benvenuto!

Chiunque tu sia, cattolico o credente di altre fedi, persona in cerca della verità, agnostico o semplicemente ateo, voglio dirti che questo sito non è contro Maria la madre di Gesù, ma contro l'entità che si nasconde dietro alle apparizioni e dietro ai fenomeni spiritistici di questo mondo. La storia biblica è piena di questi inganni che sono sempre stati operati dall'avversario, sin dagli albori, quando ingannò Adamo ed Eva presentandosi sotto diverse spoglie, promettendo loro il bene, ma portando solo la disobbedienza a Dio e il male futuro dell'umanità.

E' tutto scritto nella Bibbia! La Regina dei Cieli è sempre apparsa, sin dall'Antico Testamento e ha sempre condotto il popolo di Dio verso il peccato di idolatria e la perdizione dell'anima con l'inganno. Basta leggere Isaia 47 e Geremia 7:18; 44:17-25 dove appariva chiamandosi Regina dei Cieli, proclamandosi Vergine con una corona di dodici stelle, promettendo favori a chi l'avesse seguita e le avesse fatto offerte. Ma Dio promette anche che la distruggerà in Apocalisse e con lei tutti quelli che hanno peccato di idolatria per causa sua (cap. 17 e 18).

Prenditi un attimo di tempo per leggere senza pregiudizio quello che la Sacra Scrittura ha da dirti a riguardo, e capirai che le apparizioni, il culto mariano, le tradizioni insegnate dalla chiesa, non hanno nulla a che vedere con gli insegnamenti puri e cristiani dati da Dio Padre nell'Antico Testamento e dal Figlio Gesù Cristo nostro Salvatore nel Nuovo Testamento, e nulla a che vedere con quel che insegnavano gli apostoli e i Padri della Chiesa, anzi, tutte queste credenze e culti verso le entità vengono chiaramente e duramente CONDANNATI nella Parola del Signore.

Nella Bibbia è anche scritto che non bisogna seguire le tradizioni e le credenze degli uomini (Mc. 7:6-9) e che tutto ciò che dobbiamo sapere sulla nostra salvezza lo troviamo scritto nelle Sacre Scritture (2Tim. 3:14-17).

Ragiona sul fatto che hai una forte sete spirituale e vuoi crederci a tutti i costi ma questi fenomeni non hanno nulla di biblico, dall'apparizione stessa di per sè ai messaggi che lascia. Ricorda che il vero credente è colui che riceve lo Spirito e non ha più dubbi sull'esistenza di Dio, non ha bisogno di prove o segni per creder e convertirsi, perchè c'è lo Spirito che opera in noi e Dio è così grande e potente da non aver bisogno di nessun altro mezzo per la nostra conversione. Gesù disse alla sua generazione malvagia che chiedeva segni e prove, che non avrebbe dato segno, e nemmeno ora lo da, a maggior ragione che questa generazione è doppiamente malvagia rispetto a quella del suo tempo, e perchè la fede non ha bisogno di prove, la fede sincera si ha nel cuore. Infatti Lui disse all'apostolo Tommaso "«Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» (Gv. 20:29).

Dio ti benedica!


http://www.apparizionimariane.net/it/index.html

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15/08/2011 18:42

Maria e l'Idolatria

OL'apparizione di Maria invita i fedeli a commettere il peccato dell'idolatria incoraggiandoli a creare e onorare le sue immagini scolpite, e questo peccato è, dappertutto nella Bibbia, fortemente condannato da Dio.

Vediamo uno dei messaggi dati a Don Stefano Gobbi:

Come Madre voglio dirvi che sono quì con voi, rappresentata dalla statua che avete quì. Ognuna delle mie statue è segno di una delle mie presenze e vi ricorda della vostra Madre celeste. Quindi deve essere onorata e messa in luoghi di maggiore venerazione... dovreste guardare con amore ogni immagine della vostra Madre celeste.

Ora vediamo cosa dice la Scrittura a riguardo:

Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna ... e anche affinché tu non ti senta attratto a prostrarti davanti a quelle cose e a offrire loro un culto (Deuteronomio 4:15-16, 19).

Oltre al secondo comandamento sulle immagini che troviamo in Esodo 20:4-5

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.34

Dio comanda sempre di pregare solo ed esclusivamente lui, a nessun idolo:

Io sono il Signore; questo è il mio nome; IO NON DARO' LA MIA GLORIA A NESSUN ALTRO, NE' LA LODE CHE MI SPETTA AGLI IDOLI (Isaia 42:8)

Non dovrebbe sorprendere che l’idolatria sia il peccato contro il quale Dio ci mette in guardia negli ultimi tempi. Nel Libro dell’Apocalisse è scritto che mentre Dio sta riversando i Suoi giudizi sull’umanità impenitente, molti continueranno ad adorare gli idoli e, di conseguenza, i demoni che si nascondono dietro di essi:

Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demoni e gli idoli d’oro, d’argento, di rame, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare (Apocalisse 9:20).

Dietro agli idoli si nascondono i demoni (Is. 34:14) e adorare gli idoli vuol dire STARE IN COMUNIONE CON I DEMONI e seguire loro.

Sbagliano coloro che credono che questi avvertimenti trovati nella Bibbia valessero soltanto ai tempi antichi in cui visse Gesù, e per questo si riferivano soltanto a chi costruiva serpenti d'oro e di rame e vitelli! La Bibbia è eterna e contiene gli insegnamenti che valgono in tutti i tempi, bisogna solo saperli adattare al giorno d'oggi.

Quando Dio ci invita a non farci idoli, il suo messaggio vale anche al giorno d'oggi, non avrebbe avuto senso farlo valere solo prima. E non è corretto prendere della Bibbia solo quello che più ci aggrada!

La Bibbia è ETERNA perché Dio è Eterno, così anche la sua parola e i suoi insegnamenti:

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! (Eb. 13,8)

Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. (Mt. 28,19)

Quando si parla in Apocalisse dei tempi futuri e del giudizio che verrà, Cristo ci esorta a non restare in comunione con i demoni. Troviamo, a proposito di «Babilonia» (la «grande prostituta», il «ricettacolo di demoni»), che al residuo fedele degli ultimi giorni vien detto:

«Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati» (18:4).

Ci si riferisce ad una presunta falsa chiesa degli ultimi tempi che si è resa peccatrice di idolatria portando con sé anche gli eletti. Dio ci esorta "ad uscire da essa" perché verrà giudicata e sconfitta.

Naturalmente, applicando oggi questo principio, non possiamo dire «Babilonia» riferendoci alla Babilonia dell'antichità. Sarebbe assurdo affermarlo. Si parla dei falsi sistemi che ci sono oggi nella cristianità.

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15/08/2011 18:44

L'Idolatria nel Cattolicesimo

Studio biblico di Rossella Melodia (giugno 1994)

"Allora Gesù disse: va' Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo rendi il culto." (Matteo 4:10)

W


1. DIO È L’UNICO DIO

DIO, IL CREATORE, SI RIVELA NELLA SUA PAROLA

La prima pagina della Bibbia, anzi già le prime parole, ci parlano di Dio, come creatore “dei cieli e della terra” (Genesi 1:1)

Viene messo subito in evidenza l’efficacia della Parola di Dio, il legame stretto tra la “Parola creatrice” e la creazione, che non si esaurisce nell’atto creatore (già potente e meraviglioso) ma che dura nel tempo, infatti: "sia la luce e la luce fu". (Genesi 1:2-3) E la luce, così come tutto il creato, c’è ancora!

"In perpetuo o Eterno, la tua Parola è stabile nei cieli. La tua fedeltà dura di età in età, tu hai fondato la terra ed essa sussiste". (Salmo 119:89-90)
Evidente è anche l’intenzione di Dio di rivelarsi ed entrare subito in stretto rapporto con la sua creatura più amata: l’uomo. Sia alla creazione, che nel corso di tutti i secoli della storia umana. Dio quindi vuole farsi conoscere, ma è lui che determina i modi, gli aspetti e i tempi della rivelazione.


DIO SI RIVELA COME UNICO DIO

I passaggi biblici in cui Dio rivela qualcosa di sé, dei suoi pensieri, progetti, azioni, sono numerosissimi, e la scelta fatta in questo breve studio, riguarda solo alcuni passaggi che ci rivelano Dio, come “unico Dio”, Creatore, Salvatore, Signore di tutto l’universo, escludendo, quindi, categoricamente, ogni falsa divinità.

"Ora vedete che io sono Dio e che non v’è altro Dio accanto a me."
"L’Eterno, l’Iddio nostro, è l’unico Eterno". (Deuteronomio 32:39 e 6:4)

Dio, l’Eterno, vuole che tutti coloro che lo temono, lo cercano e lo adorano, sappiano e riconoscano chi egli è e ciò che desidera rivelarci di sé e delle sue opere, e che, a loro volta, divengano suoi testimoni nel mondo.

"I miei testimoni siete voi dice l’Eterno, voi ed il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate e riconosciate che sono io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non v’è Salvatore" (Isaia 43:10-11)

Leggendo queste parole, ci mettiamo, se così si può dire, nella “posizione di ascolto” ed a ciascuno di noi il Signore stesso dice:

"Sappi dunque oggi e ritieni in cuor tuo che l’Eterno è Dio: lassù nei cieli e quaggiù sulla Terra; e che non ve n’è alcun altro." (Deuteronomio 4:39)

NON VE N’È ALCUN ALTRO!

Se vogliamo dunque adorare il vero Dio, facciamo attenzione a ciò che Lui stesso ci dice, ascoltiamo la sua Parola e lasciamo da parte i nostri personali (o tradizionali) modi di considerare le cose, se la Parola di Dio ci fa vedere altrimenti.

Questo breve capitolo, e la lettura di alcuni versetti ci hanno finora detto che Dio è l’unico Dio, Creatore, Eterno, Salvatore, Signore dei cieli e della terra.


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15/08/2011 18:45

DIO E LE IMMAGINI

PROIBIZIONE DI FARSI IMMAGINI DI DIO.

Per prima cosa dobbiamo ricordare una cosa fondamentale: in Genesi sta scritto che "Dio formò l’uomo a SUA immagine…" (1:27)

e non siamo autorizzati a farci un dio a NOSTRA immagine, né materiale, né mentale, ma ci è richiesto di ascoltare la sua Parola, per sapere cosa Dio ci dice e vuole da noi.

Cosa dice Dio delle immagini che l’uomo fa per adorarlo?

Si può immaginare Dio?

Possiamo farci delle immagini, delle statue che ci “aiutino” a pensare a Lui?

"…non dobbiamo credere che la divinità sia simile ad oro, argento o a pietra scolpita dall’arte o dall’immaginazione umana (Atti 17:29)

Si può rappresentare Dio?

"A chi vorreste voi assomigliare Iddio?
E con quale immagine lo rappresentereste?
Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento… A chi dunque mi vorreste assomigliare, perché io gli sia pari?"
(Isaia 40:18-26 Cfr. 41:4-7 e 24; 44: 6-20)

Dio, quindi, non desidera che l’uomo, anche se per adorarlo, si serva di immagini: statue, pitture, e rappresentazioni. Per quanto possano essere belle e artistiche non sono gradite a Dio.

Dio non vuole essere rappresentato data l’impossibilità di immaginarlo o paragonarlo a qualcosa e VIETA, in maniera categorica, di farsi immagini di altre cose per farne oggetto di culto.


PROIBIZIONE DI ADORARE IMMAGINI

L’Eterno è un Dio “geloso”: la nostra adorazione deve essere rivolta solo a Lui.

"Non ti fare scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli e nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso."(Esodo 20:2-5; Deuteronomio 4:15-19)

Immagini di cose celesti, immagini di cose terrestri; immagini umane: ogni tipo di statua e immagine è categoricamente proibita.

"Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite, nè statue e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa, poiché io sono l'Eterno, l’Iddio vostro." (Levitico 26:1)

Prostrarsi, inginocchiarsi, è indiscutibilmente segno di ADORAZIONE, infatti, quando i magi d’oriente cercano Gesù lo cercano non solo per fargli dei doni ma per adorarlo, le indicazioni dei Vangeli sono precise:

"i magi prostratisi adorarono Gesù" (Matteo 2:11)
ed ancora è Satana stesso a dichiararlo quando nel tentare Gesù, dice:

"Tutte queste cose io te le darò, se prostrandoti tu mi adori" (Matteo 4:9)

ed ancora, dopo la resurrezione, Gesù riceve l’adorazione di alcune donne:

"esse accostatesi gli strinsero i piedi e l’adorarono" (Matteo 28:9, Giovanni 9:38).

È chiaramente espressa, in tutta la Bibbia, la proibizione di farsi immagini di ogni genere: uomo, donna, altri esseri (Deuteronomio 4:16-17).

Così porle su altari e colonne, inginocchiarsi, baciarle, accendere candele, incenso, fare offerte varie, portarle in processione, rivolgere loro preghiere è un’abominazione per Dio. Le immagini o immaginette, statue, reliquie, sono IDOLI.

Anche il 2° comandamento proibisce l’uso di immagini:

"Non ti fare scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose, non servire loro, perché io l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso"(Esodo 20:4)

A questo punto ci possiamo domandare se le statue che riempiono le chiese di ogni paese e città, che ornano i crocicchi e le case, servono per “aiutare a ricordarci di Dio”, o se invece CONTRASTANO apertamente la volontà di Dio, ben chiaramente espressa.

Dio ha detto esplicitamente: NON vi fate immagini a scopo di culto.

Ricordiamo che la sua Parola non si può annullare e non muterà mai (Salmo 119:89). A meno che, a noi, non stiano più a cuore le nostre tradizioni umane (ma Gesù condanna severamente coloro che, in un modo o in un altro lasciano la verità della Parola di Dio, per la tradizione umana!), dobbiamo riconoscere i nostri errori ed allontanarcene.


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15/08/2011 18:45

GLI IDOLI SONO EFFICACI?

Una statua è una scultura di marmo, legno, gesso, metalli vari, a volte anche preziosi, ma sempre materiali inerti lavorati dallo mano dell’uomo.

"I loro idoli sono argento e oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano la loro gola non rende alcun suono." (Salmo 115:4-9; 135:15; Habacuc 2:18-20)

Sono “pezzi di legno”, dice Dio stesso, per bocca del profeta Isaia:

"I loro idoli più cari, non giovano a nulla…. Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l’idolo a colpi di martello… Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura con il compasso e ne fa una bella figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti una casa.
…..Nessuno rientra in sé stesso, ed ha conoscimento ed intelletto per dire: mi prostrerò io d’innanzi ad un pezzo di legno?" (Isaia. 44: 9-20)

Quale efficacia può avere un “pezzo di legno”?

Senza altri commenti, leggiamo cosa dice a proposito il profeta Geremia:

"I costumi dei popoli sono vanità……. si taglia un albero della foresta e le mani dell’operaio lo lavorano con l’ascia, lo si adorna d’argento e d’oro, lo si fissa con chiodi e martelli perché non si muova. Codesti dèi, sono come pali in un orto di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli perché non possono camminare. Non li temete! Perché non possono fare alcun male, e non è in loro potere di fare del bene" (Geremia 10:2-11).

E’ competenza dell’artigiano, saper scegliere il pezzo di legno adatto per trarne, secondo una ben precisa domanda commerciale, delle statue sacre o degli oggetti di uso profano. E i profeti come Geremia e Isaia, e apostoli come Paolo, cercano di aprire gli occhi ai loro contemporanei (ed anche a noi) sulla vacuità di farsi un idolo e poi pregarlo.


COSA NE PENSA DIO DI QUELLI CHE SI RIVOLGONO ALLE STATUE ?

"Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare." (Isaia 45:20)

Pensiamo alle innumerevoli processioni, che quasi quotidianamente attraversano l’una o l’altra delle nostre città e villaggi; le statue sono portate a spalla a volte in estenuanti viaggi e corse, tra le grida della folla, come al tempo del profeta Isaia.

"Profondono l’oro dalla loro borsa, pesano l’argento nella bilancia, pagano un orefice, perché ne faccia un dio per prostrarglisi davanti, per adorarlo. Se lo caricano sulle spalle, lo portano, lo mettono al suo posto, ed esso sta in piedi e non si muove dal suo posto e benché uno gridi a lui, esso non risponde, né lo salva dalla sua distretta" (Isaia 46:6-7).

Anche nel Nuovo Testamento, l’apostolo Paolo esorta a “fuggire l’idolatria” arrivando a dire che il culto reso agli idoli, è in realtà “reso ai demoni e non a Dio” (1 Corinti 10:19-20).

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15/08/2011 18:46

È TOLLERABILE AGLI OCCHI DI DIO L’IDOLATRIA?

Per l’antico Israele la proibizione era totale, severa, incontestabile. L’appartenenza al popolo di Dio, lo doveva differenziare dagli altri popoli, e dai loro usi.

Nello stretto rapporto, tra Dio ed il suo popolo, non suoni strana l’espressione che segue, poiché l’Eterno si è spesso paragonato allo sposo della infedele Israele.

"Essi mi hanno mosso a gelosia con ciò che non è Dio, mi hanno irritato coi loro idoli vani" (Deuteronomio 32:21 cfr. Geremia 7:18).

Facciamo dunque nostra l’esortazione di Paolo:

"Perciò cari miei, fuggite l’idolatria!" (I Corinti 10:14)

e quella dell’apostolo Giovanni:

"Figlioletti, guardatevi dagli idoli." (I Giovanni 5:21)

BISOGNA CERCARE DEI MEDIATORI ?

LA MEDIAZIONE DEI SANTI

Certe chiese, luoghi intenzionalmente destinati ad accogliere fedeli che rendono culto a Dio, sono molto spesso dedicate agli idoli. Portano infatti il nome di “santi”, cioè di persone ritenute pie, da tempo morte e che vengono onorate con statue, feste, processioni, insomma proprio con tutto ciò che Dio non vuole! Possiamo umilmente chiederci se siamo “fedeli” a Dio facendo ciò che egli ci domanda, o invece a lui “infedeli”?

La maggior parte delle statue collocate dentro e fuori le chiese cattoliche, non rappresentano neppure il nostro Signore Gesù (Dio non vuole nessun tipo di statua, ma sarebbe umanamente più logico) ma sono statue raffiguranti altre persone.

Di alcuni di questi cosiddetti “santi” esistono solo leggende, pie tradizioni e non documenti storici.

Recentemente il Papa stesso ha dichiarato che alcuni dei santi tra i più venerati, non erano neppure mai esistiti [nel nuovo calendario liturgico 1969 sono stati eliminati: santa Filomena, santa Veronica, san Gennaro (poi ristabilito), ecc].

La funzione mediatrice dei santi, è una pura invenzione umana.

Maria, la mamma di Gesù, e i santi raffigurati nelle immagini, sono dei morti non ancora risuscitati e la Bibbia vieta, con parole severe, qualunque contatto, o tentativo di contatto con l’aldilà.

"…un popolo non deve consultare il suo Dio? Si rivolgerà ai morti in favore dei vivi?" (Isaia 8:19-20).

Nel capitolo 11 della lettera agli Ebrei vengono citati i “testimoni della fede”, cioè credenti che ci sono di esempio, ma non una sola parola ci spinge alla loro “venerazione”. Sono infatti presentati solo per incoraggiare la nostra fede e perseveranza, affinché “non ci perdiamo d’animo” (II Corinti 4:1).
Il brano termina non con un incoraggiamento alla venerazione di martiri o santi defunti, ma con un imperativo categorico:

"….guardando Gesù, … perfetto esempio di fede." (Ebrei 12:1-2).

Non solo qui non c’è nessuna indicazione alla “dulia” (culto di venerazione dei santi) ma c’è una raccomandazione ben ferma: prendete pure esempio dalla loro fede, ma “guardando a Gesù”.

Si può inoltre notare che, in questo capitolo, neppure un accenno viene fatto a Maria, madre di Gesù. Se veramente le appartenesse tutto ciò che oggi di lei si dice (Immacolata, Ausiliatrice, ecc.) non avrebbe avuto diritto ad almeno un po’ di posto nella lista ed un accenno di venerazione?


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15/08/2011 18:46

GESÙ UNICO MEDIATORE

È a Dio direttamente che ci si deve rivolgere, nel nome di Gesù Cristo (suo Figliolo), l’unico che ci garantisce di poter accedere al Padre. Infatti:

"Nel nostro Signore Cristo Gesù abbiamo la libertà d’accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui" (Efesini 3:12).

Gesù stesso, parlando con i suoi discepoli, dichiara di essere “l’unica via”, infatti nel vangelo di Giovanni leggiamo queste sue parole:

"Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me…" (Giovanni 14:6).

Gesù è l’unico Salvatore, l’unico nome “nel quale è la nostra salvezza” e l’apostolo Pietro, con coraggio testimonia che:

“..in nessun altro è la salvezza; poiché non vi è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati.” (Atti 4:12)

Nostro unico Salvatore, mediatore ed intercessore è Gesù Cristo; non vi sono altri intermediari:

"…poiché v’è un solo Dio, ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù.." (I Timoteo 2:5).

Ed ancora:

"Gesù Cristo è quel che è morto; e più che questo è risuscitato ed è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi" (Romani 8:34; cfr. Ebrei 7:25).

GLI APOSTOLI NON VOGLIONO ESSERE ADORATI

Si può aggiungere che gli apostoli stessi, ancora in vita, RIFIUTAVANO categoricamente qualunque forma di venerazione a loro rivolta.

"E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gettò ai piedi e l’adorò. Ma Pietro lo rialzò dicendo: alzati, anch’io sono uomo" (Atti 10:25-26; 14:11-15).

Qualcuno può obiettare che Pietro, dopo la morte, è in uno stato differente rispetto a quando era sulla terra, quindi se ne dedurrebbe che si possa venerarlo, poiché è spirito vivente nel cospetto di Dio.
Vi sono numerosi esempi di “santi” morti prima della fine della stesura dei Vangeli:

(Giovanni Battista) e degli Atti (Santo Stefano primo martire, Giacomo, ecc.) che potrebbero, a ragione, ricevere la venerazione dei credenti rimasti. Invece in nessuno di questi libri, né nelle lettere, né in Apocalisse vediamo che i credenti viventi preghino o invochino questi santi e martiri, né incitino altri a farlo. Come mai?

L’apostolo Paolo, fa una affermazione estremamente interessante scrivendo ai Filippesi:

"Io sono stretto dai due lati: ho il desiderio di partire e d’essere con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore, ma il mio rimanere nella carne, è più necessario per voi" (1:23-24).

Qui l’apostolo Paolo dice espressamente che sa di essere più utile, anzi “necessario” a loro, se rimane vivo, e non morto.
Se il “partire e l’essere con Cristo”, cioè morire ed essere nella gloria, fossero non solo una gioia per Paolo, ma la possibilità di intercessione per i Filippesi, un aiuto per loro, l’apostolo non si sarebbe espresso nei termini inequivocabili che abbiamo letto.

I “santi” sono utili agli uomini da vivi, non da morti.

Anche il più grande “santo”, cioè credente, da MORTO non può fare NULLA per i vivi e viceversa.

È un’abominazione terribile il crederlo; il culto dei morti è di origine satanica.


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15/08/2011 18:47

GLI ANGELI NON VOGLIONO ESSERE ADORATI

Il discorso della venerazione come idolatria, non cambia neppure in relazione agli angeli: infatti neppure gli angeli (spiriti viventi al cospetto di Dio) vanno venerati.

Vediamo infatti cosa dice la Parola di Dio a questo proposito.

"Ed io Giovanni… quando ebbi udite e vedute (queste cose) mi prostrai per adorare ai piedi dell’angelo, che mi aveva mostrato queste cose, ma egli mi disse: Guardati dal farlo! Io sono tuo conservo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di quelli che serbano le parole di questo libro. Adora Iddio!" (Apocalisse 22:9; cfr. 19:10)

ADORA IDDIO!

Questa esortazione fatta da un angelo all’apostolo Giovanni (che essendo uomo aveva le stesse caratteristiche nostre) deve essere presa alla lettera (e da subito) da coloro che vogliono veramente restare nell’obbedienza alla volontà di Dio.

Dobbiamo adorare Iddio direttamente, senza la mediazione di statue che dovrebbero aiutarci a ricordarlo, senza la mediazione di persone che ne prendono il posto…

Dobbiamo adorare Iddio senza l’intermediazione dei cosiddetti “santi”; adorare Dio in “spirito e verità” (Giovanni 4:23). Cristo Gesù è l’unico intermediario tra Dio e gli uomini, egli che è Dio rivelatosi in carne:

"Poiché v’è un solo Dio, ed anche UN SOLO MEDIATORE fra Dio e gli uomini: CRISTO GESÙ uomo, il quale diede se stesso quale prezzo di riscatto per tutti" (I Timoteo 2:5).

Gesù cristo è vivente, oggi e in eterno!

Ricordiamoci che dobbiamo dare a Dio il culto che lui desidera, e non quello che fa piacere a noi, e che ci viene tramandato dalla tradizione umana.


L’IDOLATRIA ESISTE ANCORA

IL CULTO IDOLATRA ESISTEVA SOLO NELL’ANTICHITÀ?

No! Ai tempi di Abramo (circa 1800 a.C.) l’idolatria era diffusa e praticata ovunque e ai tempi in cui Israele era un regno, minacciava il popolo di Dio, ma non si deve pensare che essa sia relegata al passato.

L’apostolo Paolo, soggiornando ad Atene, soffriva nel vedere “la città piena di idoli” (siamo nel 60 d.C. circa).

"…Or mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli si inacerbiva dentro a vedere la città piena di idoli." (Atti 17:16)

Lo stesso Paolo scriveva invece, poco dopo, ai Tessalonicesi, questo elogio:

"…vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire l’Iddio vivente e vero…" (1:9)

Se 2.000 anni prima di Cristo, l’uomo era idolatra, se lo era anche ai tempi di Cristo, possiamo dire, che l’uomo non è cambiato neppure oggi 2.000 anni dopo Cristo.

Infatti il progresso scientifico e tecnologico non ha migliorato il cuore dell’uomo, che, se non si converte a Dio, resta insanabilmente maligno incline al male (Geremia 17:9).

"Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senza affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi la forma della pietà, ma avendone rinnegata la potenza" (I Timoteo 3:1-5).

Quanto Paolo prediceva, si sta realizzando sotto i nostri occhi: gli uomini cercano il dio denaro, il dio piacere, il dio egoismo, il dio ateismo, il dio IO.

E nel futuro, le cose, miglioreranno? La Bibbia ci dice di no.

Anche negli ultimi giorni, predetti dal libro dell’Apocalisse, si riparla di idolatria, di statue di idoli, malgrado i giudizi spaventosi cui sarà sottoposta l’umanità.

"…e il resto degli uomini non si ravvederà delle opere delle loro mani, sì da non adorare più demoni e gli idoli d’oro e d’argento e di rame e di pietra e di legno, i quali non possono né vedere, né udire, né camminare" (Apocalisse 9:20).

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15/08/2011 18:48

VARIE FORME DI IDOLATRIA

L’idolatria assume diversi aspetti, alcuni, forse, insospettati.

Se fino ad ora abbiamo visto come non sia richiesta da Dio, anzi sia energicamente vietata, la fabbricazione di immagini e statue per adorarle, non si può pensare che sia meno grave l’idolatria che certe persone manifestano per altre persone.

Basti pensare al ”delirio” che suscitano gli “idoli” sportivi, o della canzone, o del cinema.

Anche alcuni oggetti di uso comune, hanno assunto la funzione di idoli. Fa parte del linguaggio corrente, dire: l’automobile è il suo idolo… come mi piace questa pelliccia, io adoro il visone… io non credo in niente altro che nella scienza …nella politica…. nell’uomo….nella pace…. (che poi è sempre credere nell’uomo), ecc.

Ci sono anche altre più nascoste e tenaci forme di idolatria, che potrebbero restare nei meandri bui del nostro cuore tortuoso, se la Parola di Dio non li svelasse.

Infatti, l’idolatria è anche nascosta nel cuore.

"Poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e l’ostinazione è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici" (I Samuele 15:23).

"…questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore" (Ezechiele.14:1-11; 16:17).

Se i precedenti versetti non ci riguardano, forse siamo tra quelli a cui sono rivolti quelli seguenti….

"Poiché voi sapete molto bene che nessun… avaro - che è un idolatra - ha eredità nel regno di Cristo e di Dio (Efesini 5:5-6)
"...la cupidigia è idolatria…" (Colossesi 3:5)

L’avarizia, la cupidigia, la ribellione, l’orgoglio, sono tutte forme di idolatria.
Il peccato di idolatria riguarda MOLTI, è un peccato molto più diffuso di quanto non si pensi.


COSA FARE PER CHI SI SENTE COLPEVOLE DAVANTI A DIO.

La Parola di Dio, citata in questa ricerca sull’idolatria, parla chiaro: molti uomini sono idolatri, molti non conoscono il vero Dio, molti lo offendono addirittura con pratiche idolatre che Dio reputa abominevoli. Che fare?

"Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: fratelli, che dobbiamo fare? E Pietro a loro: ravvedetevi" (Atti.2:37-38).

Deve ravvedersi anche chi è stato idolatra senza rendersene conto, in buona fede, seguendo ciò che gli era stato insegnato?

"Iddio, dunque, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi" (Atti.17:30).

Ed ancora…

"Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ve n’è alcun altro" (Isaia. 45:22).

Ravvedersi, pentirsi, rivolgersi a Dio, chiedere ed ottenere il perdono, credere alla Parola di Dio, tutto ciò è necessario per chi vuole adorare il vero Dio.
Gesù Cristo è venuto sulla terra proprio per salvarci dai nostri peccati, ha preso su di sé la condanna che sarebbe stata per ciascuno di noi.

Non c’è peccato che non possa essere perdonato e la Parola di Dio, quando ci fa vedere il nostro peccato, lo fa perché ci possiamo ravvedere, pentire e convertire, lasciando il peccato e scegliendo Dio e la sua Via.

Chi si sente colpevole davanti a Dio, ha una speranza, purché esprima il pentimento e richieda a Dio, il perdono:

"Prendete con voi delle parole e tornate all’Eterno! Ditegli: “perdona tutta la nostra iniquità”…"
(e Dio risponde…) "Io guarirò la loro infedeltà, io li amerò di cuore…" (Osea 14:2-4).

"E se vi par mal fatto servire l’Eterno, scegliete oggi a chi volete servire: o agli dèi ai quali i vostri padri servirono…. di là dal fiume (Eufrate), o agli dei degli Amorei, nel paese dei quali abitate.

QUANTO A ME E ALLA CASA MIA, SERVIREMO ALL’ETERNO." (Giosuè 24:15)

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