Come Dio continuerà a manifestare la sua benignità verso i suoi figliuoli anche dopo morti, per l’eternità, così Egli continuerà a manifestare la sua severità verso i figliuoli del diavolo anche dopo che essi moriranno continuando a far dimorare su loro la sua ira secondo che è scritto: “Chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giov. 3:36).
Non fatevi prendere da falsi sentimentalismi fratelli; Dio è giusto, e se ha stabilito di destinare gli impenitenti a punizione eterna, vuol dire che questo è quello che meritano.
Noi non possiamo incolpare Dio di essere troppo severo, o senza pietà, solo perché dal punto di vista umano la sofferenza eterna sembra un castigo esagerato per gli empi. Non guardate all’apparenza delle cose; l’apparenza inganna, ma la Parola di Dio no. Pure gli Avventisti ingannano gli uomini dicendo loro che le pene dei malvagi non saranno eterne; perciò guardatevi da questa loro falsa dottrina.
Spiegazione di alcuni passi presi dagli Avventisti per sostenere l’annichilimento dei malvagi
Gli Avventisti quando si trovano davanti a dei passi che dicono chiaramente che gli empi saranno tormentati per l’eternità ricorrono a ogni sorta di discorso ingannevole, facendo uso delle Scritture per fare apparire la loro dottrina vera. Adesso vedremo alcuni di questi passi presi da loro.
Nei Salmi troviamo scritto: “Poiché i malvagi saranno sterminati… gli empi periranno; e i nemici dell’Eterno come grasso d’agnelli, saran consumati e andranno in fumo… L’Eterno… distruggerà tutti gli empi… gli empi germoglian come l’erba e gli operatori d’iniquità fioriscono, per esser distrutti in perpetuo” (Sal. 37:9,20; 145:20; 92:7).
Apparentemente sembrerebbe che i malvagi siano destinati a tornare alla non-esistenza come dicono gli Avventisti. Ma in effetti le cose non stanno così, perché vi sono altre Scritture, soprattutto nel Nuovo Testamento, che attestano che come i giusti vivranno eternamente con il Signore nella gioia, così i malvagi vivranno eternamente nel fuoco eterno nel tormento.
Le parole nei Salmi mettono in evidenza la fine che i malvagi fanno a motivo della loro malvagità; cioè la distruzione. Essi quando vengono colpiti da Dio, cioè quando vengono fatti morire da Dio spariscono d’in sulla faccia della terra e non si vedono più.
Davide spiega questo quando dice: “Io ho veduto l’empio potente, e distendersi come albero verde sul suolo natìo; ma è passato via, ed ecco, non è più” (Sal. 37:35-36).
E’ chiaro che questo “ed ecco non è più” non significa che l’empio non esiste più per niente, ma solo che cessa di esistere sulla terra fisicamente ma continua a vivere nel mondo invisibile e precisamente nell’Ades, nei tormenti. Davide infatti dice sempre nei Salmi: “Gli empi se n’andranno al soggiorno de’ morti…” (Sal. 9:17). E in questo luogo essi attendono la loro risurrezione di giudizio.
Nel libro del profeta Isaia si legge: “I torrenti d’Edom saran mutati in pece, e la sua polvere in zolfo, e la sua terra diventerà pece ardente. Non si spengerà né notte né giorno, il fumo ne salirà in perpetuo…” (Is. 34:9-10), ed anche: “E quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si son ribellati a me; poiché il loro verme non morrà, e il loro fuoco non si estinguerà…” (Is. 66:24).