LO SPIRITO SANTO è SPIRITO BATTEZZATORE
Giovanni battista battezzò con acqua, ma Gesù Cristo battezzò e battezza ancora con lo Spiirto Santo.
Le parole seguenti, note a tutti i credenti, costituiscono il fondamento di una PROMESSA che il Signore onora ogni volta che si verificano tutte le condizioni descritte : "Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiamo fare? (Atti 2:38) E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete la doreà (il dono) del Santo Spirito. (Atti 2:39)
L'apostolo Pietro annunciò la salvezza a tutto il popolo ebreo mediante un DONO che, in greco, ha un termine ben preciso: doreà-doreàs.
Tale termine significa dono, lascito testamentario, legato testamentario, donazione testamentaria, donazione post mortem.
Il termine "doreà" è usato nel campo giuridico per indicare un qualcosa lasciato in eredità da qualcuno che è morto; il "legato" o lascito testamentario, è un dono solamente positivo e senza le responsabilità tipiche di chi è designato come "erede".
Nel caso di Gesù Cristo, Egli è morto, altrimenti l'eredità non può essere attribuita. Per aprire il Testamento occorre la morte del testatore…
Ebbene, Gesù è morto e il Suo Nuovo Testamento adesso è pienamente operativo e chiunque può esigere ciò che è destinato a lui per desiderio espresso unico ed irrevocabile del Gesù morente: il perdono e la salvezza. Gesù è venuto solo per salvare (Giovanni 3:18)
Ecco dunque che Gesù ci ha lasciato "la vita eterna" come dono gratuito, senza condizioni, e senza vincoli ereditari. La Sua Grazia e la Sua misericordia sono i soli motivi del Suo dono!
Dai riferimenti sottoriportati, chiunque potrà notare come il termine è stato usato solo ed unicamente quando si parla di salvezza per i meriti del Sangue dell’Agnello e del battesimo nello Spirito Santo, mediante l’evidenza delle lingue.
I riferimenti biblici in cui è presente il termine "doreà" sono tutti questi: Matteo 10:8 Giovanni 4:10; 15:25; Atti 2:38; 8:20; 10:45; 11:17; Romani 3:24; 5:15; 5:17; 2 Corinzi 9:15 11:7; Efesini 3:7; 4:7; Galati 2:21; Ebrei 6:4; 2 Tessalonicesi 3:8; Apocalisse 21:6; 22:17.
Dall'esame di questi passi si evince chiaramente come il termine "doreà" sia unicamente legato alla morte di Cristo e al Suo "lascito testamentario".
La Nuova Nascita è una promessa di Gesù Cristo, fatta "a voce" sulla croce al ladrone pentito e, come a lui, a tutti coloro che chiederanno a Gesù: "Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel Tuo Regno!" (Luca 23:42): la promessa di Gesù sarà, allora come adesso ed in eterno: "Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso" (Luca 23:43)
Il ladrone sulla croce "nacque di nuovo"! Che posto incredibile per nascere spiritualmente, ma era l'unico posto possibile: al fianco di Gesù, sulla croce! Quello è il posto UNICO ed INSOSTITUIBILE per nascere di nuovo!
Vogliamo nascere di nuovo?
Andiamo alla croce di Gesù, per fede!
Vogliamo portare gli altri a nascere di nuovo?
Portiamoli alla croce di Gesù, per fede!
Sulla croce c'è Colui che "muore" e lascia il DONO (doreà) DELLA SALVEZZA nel Suo Testamento a coloro che riescono ad ascoltare le Sue flebili ultime volontà con un filo di voce, con i sussurri di chi sta per morire: occorre avvicinarsi alla croce... per ascoltare la voce di Gesù morente e ascolteremo che... la nostra Salvezza è una DOREÀ!
"Padre perdona loro, perché non sanno quel che fanno"
La doreà, ripetiamolo ancora, è un dono solamente positivo e senza le responsabilità tipiche di chi è designato come "erede".
Se una persona riesce a "sperare" in questa promessa (il nascere "d'acqua"), interverrà lo Spirito Santo che darà la "certezza" che la speranza è ben fondata, perché si regge su Gesù!
Questo è il nascere "dallo Spirito"!
Un nuovo essere nasce "internamente", NEL CUORE!
"E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo." (Atti 16:14)
"Allora aprì loro la mente, perché comprendessero le Scritture" (Luca 24:45)
"Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito e imparato dal Padre, viene a me" (Giovanni 6:45)
Parola e Spirito Santo sono... gli ingredienti, che, se messi insieme, producono lo stesso effetto di quando si mettono insieme glicerina ed acido nitrico! C'è dinamite, c'è potenza!
"…La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore: questa è la parola della fede che noi predichiamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto col cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati." (Romani 10:8-10)
I due elementi della "nuova nascita" sono due: l’acqua e lo Spirito Santo:
a) L’acqua: il profeta Amos (8:11-12) aveva annunciato una grande sete, ma che nessuno avrebbe potuto spegnere, perché l’unica acqua "viva" sarebbe stata la Parola di Dio! "Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, l’Eterno, che io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno. Allora, errando da un mare all’altro, dal settentrione al levante, correranno qua e là in cerca della parola dell’Eterno, e non la troveranno."
Mandare la sete di Parola di Dio è un potere riservato a Dio, nella persona di Gesù Cristo il Signore Eterno, il Quale o si nasconderà ai savi e agli intelligenti, o si rivelerà ai semplici e ai piccoli fanciulli (Matteo 11:25 e Luca 10:21)
Gesù infatti chiarisce alla samaritana il POTERE della Parola di Dio: il potere di "togliere la sete dello spirito umano": quando lo spirito umano ha sete, solo Gesù ha parole di vita eterna (Giovanni 6:68). "Se tu conoscessi il dono (doreà) di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli t’avrebbe dato dell’acqua viva... Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna." (Giovanni 4:10-14)