4. Come ottenere l’unzione dello Spirito
Applichiamo alla vita del sacerdote questo ricchissimo contenuto biblico e teologico legato al tema dell’unzione. San Basilio dice che lo Spirito Santo “fu sempre presente nella vita del Signore, divenendone l’unzione e il compagno inseparabile”, così che “tutta l’attività di Cristo si svolse nello Spirito”[9]. Avere l’unzione significa, dunque, avere lo Spirito Santo come “compagno inseparabile” nella vita, fare tutto “nello Spirito”, alla sua presenza, con la sua guida. Essa comporta una certa passività, un essere agiti, mossi, o, come dice Paolo, un “lasciarsi guidare dallo Spirito” (cf. Gal 5,18).
Tutto questo si traduce, all’esterno, ora in soavità, calma, pace, dolcezza, devozione, commozione, ora in autorità, forza, potere, autorevolezza, a seconda delle circostanze, del carattere di ognuno e anche dell’ufficio che ricopre. L’esempio vivente è Gesù che, mosso dallo Spirito, si manifesta come dolce e umile di cuore, ma anche, all’occorrenza, pieno di soprannaturale autorità. È una condizione caratterizzata da una certa luminosità interiore che dà facilità e padronanza nel fare le cose. Un po’ come è la “forma” per l’atleta e l’ispirazione per il poeta: uno stato in cui si riesce a dare il meglio di sé.