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Quanto a me e alla casa mia, serviremo l’Eterno"

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    00 22/06/2011 18:34
    Quanto a me e alla casa mia, serviremo l’Eterno"








    Sono membro della Comunità Bethel di Milano e voglio ringraziare Dio raccontando la mia testimonianza di fede in Cristo Gesù. Correva l’anno 1981 del mese di maggio, avevo 31 anni, ero sposato e padre di una bimba ed ero un giovane molto attivo e con molti progetti.

    Sono sempre stato un autodidatta, mi interessava il sociale e credevo fortemente che i bisognosi, i meno abbienti non potessero essere aiutati in nessun altro modo se non con la politica, perchè ho sempre creduto nelle istituzioni, come la stessa Parola di Dio afferma in Romani 13:1: "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perchè non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono stabilite da Dio". A quel punto era scattata la molla nella mia testa di abbandonare la famiglia per dedicarmi completamente alla politica e, mentre tutto questo frullava nella mia mente, un giorno, sul terreno di fronte alla mia casa, fu piazzata una tenda tipo circo, con uno striscione all’esterno con scritto: "Gesù ritorna. Sei tu pronto?" Leggendo quella frase in un primo momento non diedi peso, perchè per me non aveva alcun senso.

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    00 22/06/2011 18:35
    Però mia moglie e mia figlia cominciarono a frequentare le riunioni serali, che consistevano in canti, testimonianze e nella predicazione della Parola di Dio.

    Da quel momento iniziò un vero calvario per me, primo perchè tutte le sere bisognava cenare di corsa, perchè loro dovevano andare alle riunioni sotto la tenda, e poi perchè mentre si cenava dovevo ascoltare mia moglie che con molta calma e pazienza mi raccontava quello che ascoltava sotto la tenda. Una sera, stanco di sentire quello che diceva, le diedi l’ultimatum, cioè non doveva parlarmene più altrimenti avrebbe fatto i due piani delle scale senza contarle. Lei però fu capace di strapparmi una promessa e cioè che qualche sera sarei andato a curiosare e a sentire quello che avevano da dire. Fu così che la penultima sera di permanenza della tenda, il 33° giorno che era un sabato, mi feci coraggio ed entrai sotto la tenda. Attraversai la strada di corsa come un fulmine, perchè mi vergognavo di farmi vedere dai miei amici, i quali sapevano cosa pensavo a proposito di quello che Gesù dice nella Sua Parola: "Perchè se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figliuol dell’uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli" (Luca 9:26).

    Ebbene, entrato sotto la tenda con moglie e figlia, notai che la gente era molto partecipe alla riunione, c’era chi piangeva, chi lodava Dio e si respirava un’atmosfera diversa. Per me tutto era nuovo, tanto che pensai che fossero strani e avessero avuto il lavaggio del cervello.

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    00 22/06/2011 18:35
    Ma proprio quella sera Dio aveva preparato un incontro speciale per me, per quel giovane che voleva darsi alla politica. Sì, perchè quella sera la predicazione della Parola era presentata per mezzo di una videocassetta in cui predicava Billy Graham, il famoso evangelista.

    Il titolo della predicazione era: "L’amore di Dio".

    Nel 1986 ho avuto il piacere di partecipare ad Amsterdam ad una Conferenza per evangelisti, organizzata dall’Associazione di Billy Graham, ed in quella occasione ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente e di apprezzare ulteriormente il ministero che Dio gli ha dato. In quella conferenza Dio parlò al mio cuore in una maniera così forte che la mia vita cambiò ulteriormente nel profondo del mio spirito. Quella sera la Parola era appropriata proprio al bisogno di quel momento perchè, come ho detto all’inizio, volevo abbandonare la famiglia e invece quella sera stessa Dio l’ha riunita più forte di prima. Gloria a Dio! Gesù afferma: "Quello che Dio ha unito l’uomo non lo separi". L’evangelista Billy Graham fece l’appello con queste parole: "Tu che vuoi lasciare la famiglia per dedicarti ad altro, il Signore sta cercando proprio te".

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    00 22/06/2011 18:35
    Nel sentire quelle parole rimasi così scioccato che per un attimo pensai che mia moglie avesse raccontato i nostri problemi al predicatore. Subito, però, mi resi conto che non era possibile perchè quelle parole erano pronunciate attraverso una videocassetta e anche se mi riguardavano personalmente erano rivolte in un senso generale. Quando il predicatore disse di alzare la propria mano per accettare Gesù come personale Salvatore, solo per orgoglio non l’alzai, ma nel mio cuore successe quello che era successo ad altri prima di me. Il mio primo pensiero fu: "Signore, se Tu Sei veramente quello che ho ascoltato, mi devi far parlare come quell’uomo".

    Non sono Billy Graham, ma dico come Paolo: "Per la grazia di Dio sono quel che sono".

    Ho la gioia e l’onore di predicare il Vangelo. Gloria a Dio! L’amore di Dio aveva toccato il mio cuore e diedi per scontato che Egli aveva ristabilito pienamente il mio matrimonio; quello che gli uomini avevano cercato di fare per tanto tempo, Dio quella sera lo fece in un istante per la potenza dello Spirito Santo.

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    Quella stessa sera feci un’esperienza strana. Ero uno che fumava 40 sigarette al giorno e nell’intervallo della riunione uscii per fumarmi una sigaretta, ma appena la misi in bocca il fumo mi diventò così amaro che la buttai via di corsa e rientrai sotto la tenda. Mia moglie tutta sorpresa mi chiese se avevo già finito ed io risposi di sì, ma non le dissi la verità circa quello che mi era accaduto.

    Da allora sono passati 20 anni, non ho alcun rimpianto, e finchè avrò un alito di vita servirò il Signore come dice Giosuè: "Quanto a me e alla mia casa, serviremo l’Eterno".



    Antonio De Gaetani



    Testimonianza tratta da: ‘Voce Pentecostale’, Marzo-Giugno 2001, pag.3