Perciò, come dice la Scrittura:
"Risvégliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce" (Efes.5:14).
Ognuno di noi è un individuo a sé, speciale, esclusivo agli occhi di Dio. Egli "tratta" con noi tenendo conto delle nostre peculiarità, del nostro carattere, delle nostre reazioni… Voglio dire che Dio non ha un metodo standard che applica automaticamente con tutti nei suoi "avvicinamenti" all’uomo; ogni caso, per Lui, è un caso a sé. Ciò è dovuto, ovviamente, al fatto che Egli desidera instaurare un rapporto personale con questa sua, a dir poco, meravigliosa creatura, fatta "a immagine di Dio" (Genesi 1:27).
Per quanto mi riguarda, devo ammettere che Dio ha avuto molta pazienza con me, seguendomi passo passo, deciso a farmi comprendere, e concretizzare, la necessità di questo rapporto personale con Lui, non come un’esperienza fine a se stessa, ma come conseguenza di un’opera interiore prodotta dallo Spirito Santo, e che la Scrittura descrive come "Nuova Nascita", senza la quale, afferma chiaramente Gesù, non si può "vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3).