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3. Infine troviamo kosmos usato nella Scrittura per indicare le faccende mondane: l'intero cerchio dei beni materiali, donazioni, ricchezze, profitti, piaceri, i quali sebbene vuoti e fugaci, eccitano la nostra cupidigia e ci distolgono da Dio, tanto da essere ostacoli alla causa di Cristo. Alcuni esempi sono, I Giovanni 2:15, "le cose che sono nel mondo"; 3:17, "i beni di questo mondo"; Matteo 16:26, "dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?"; I Corinzi 7:31, "quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero". Questo uso di kosmos non si applica solo alle cose materiali ma anche a quelle astratte che hanno dei valori spirituali e morali (o immorali). Ad esempio, I Corinzi 2:12, "lo spirito del mondo"; 3:19, "la sapienza di questo mondo"; 7:31, "la figura di questo mondo"; Tito 2:12, "mondane (aggettivo kosmikos) concupiscenze"; II Pietro 1:4, "la corruzione che è nel mondo"; 2:20, "dalle contaminazioni del mondo"; I Giovanni 2:16-17, "Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza... la superbia... passa via". Il cristiano deve "conservarsi puro dal mondo", Giacomo 1:27.

Mentre è vero che queste tre definizioni del "mondo" - il mondo materiale o l'universo, gli abitanti della terra, e le cose della terra - contribuiscono ognuna qualcosa all'intero quadro, sarà già evidente che dietro di esse c'è qualcosa di più. L'idea classica di ordinamento metodico o organizzazione ci aiuta ad afferrare ciò che questo vuol dire. Dietro tutto ciò che è tangibile troviamo qualcosa che è intangibile, troviamo un sistema ordinato; e in questo sistema c'è un funzionamento armonioso, un ordine perfetto.