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24/08/2014 17:34 | |
Il pentimento e la fiducia nel sangue redentore di Cristo portano alla piena remissione di peccato, e ciò significa perdono, assoluzione e liberazione dalla potenza del peccato. Secondo Paolo, non ci può essere conversione, non ci può essere libertà, non ci può essere il miracolo della nuova nascita senza il pentimento. “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati” (Atti 3:19).
Infatti Paolo predicava agli Ateniesi: “Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano” (17:10). E Gesù ci dice che è venuto proprio per questo scopo, “per chiamare… i peccatori al ravvedimento” (Marco 2:17). Forse il più chiaro di tutti è Luca, che scrive: “Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme” (Luca 24:46-47).
Il pentimento è il messaggio che ci fu comandato di portare quando iniziammo la chiesa nella città di New York venti anni fa.
Nei primi tempi della chiesa di Times Square, lo Spirito Santo istruì il nostro gruppo pastorale a predicare il pentimento. Infiammò i nostri cuori con la verità che dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia di Dio.
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