IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Savonarola, Girolamo

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2009 16:41
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.052
Sesso: Femminile
22/11/2009 16:41


DIFENDERE LA FEDE 

 

Savonarola, Girolamo (1452-1498) e
arrabbiati (o compagnacci o piagnoni) 
 

Girolamo Savonarola nacque a Ferrara il
21 Settembre 1452 e, da giovane intellettualmente
dotato com'era, si dedic챵 con successo a studi di
filosofia e medicina. Nel 1474, senza neppure
avvisare la sua famiglia, prese tuttavia la
repentina decisione di entrare nell'Ordine
Domenicano a Bologna, dove fino al 1482 rimase
in convento conducendo una vita ascetica dedicata
alla preghiera e all'approfondimento degli studi
sulla filosofia di Aristotele e di San Tommaso
Aquino. In quell'anno, 1482, S. si rec챵 a Firenze
nella Chiesa di San Marco, sede dell'Ordine
Domenicano in città, da dove iniziò a predicare
con toni violenti contro la vita immorale della
corte di Lorenzo de' Medici, ma sembra questi primi
sermoni non sortirono l'effetto desiderato, anzi
passarono abbastanza inosservati.


Tuttavia, ritornato nella città toscana nel 1489,
dopo diversi anni di prediche in giro per l'Italia,
la sua denuncia del paganesimo diffuso divenne pi첫
incisiva e cos챙 dicasi dei suoi attacchi contro
Lorenzo de' Medici, nonostante la generosità di
quest'ultimo nei confronti del convento di San
Marco, del quale Savonarola stesso fu nominato priore
nel 1491. Nel 1493 Lorenzo mor챙, tuttavia Savonarola,
non pago, aument챵 ugualmente il livello della sua
denuncia contro l'immoralità e gli abusi, questa
volta, del clero e del nuovo Papa Alessandro VI
(1492-1503), il famigerato Rodrigo Borgia, padre
di diversi figli, tra i quali i noti Lucrezia e
 Cesare ed eletto Papa grazie a spregiudicati atti
di corruzione e simonia.

 

Proprio il contrario degli ideali di Savonarola,
che anelava ad una rigenerazione morale e spirituale
della Chiesa e che incominci챵 ad applicare alcune
sue idee, riformando i monasteri toscani dell'Ordine
Domenicano secondo una rigida osservanza della Regola
originariamente stabilita e sottraendo il controllo
dalla Congregazione Lombarda, la Casamadre dell'Ordine.


Nel 1494 l'esercito di Carlo VIII di Francia (1483-1498)
invase l'Italia, per riaffermare il diritto del re, di
sangue angioino, alla successione al regno di Napoli,
dopo la morte di Ferrante d'Aragona (1458-1494).
Savonarola support챵 la causa del re francese, sperando
in cambio di un appoggio per la formazione di un governo
democratico in Firenze ed effettivamente la visita di
Carlo VIII a Firenze permise a Savonarola. di scacciare 
l'indegno figlio di Lorenzo de' Medici, Pietro, e di 
instaurare una Repubblica teocratica.


In tutta la Repubblica fu messa in vigore una normativa
morale molto severa e basata sulla legge di Cristo,
considerato il vero “Re di Firenze”. Divennero famosi
i “falò delle vanità”, roghi pubblici nei quali vennero
bruciati carte e dadi da gioco, libri pagani e immorali
(talora bastava anche un innocente libro di poesie o una
copia del Decamerone del Boccaccio), ornamenti e vestiti
lussuosi, e perfino quadri del Botticelli.


Dall'alto del suo successo, Savonarola pot챕 riprendere gli
attacchi contro l'immoralità della Curia romana e di
Alessandro VI,
ma il Papa contrattaccò nel 1495 
convocandolo a Roma per difendersi dalle accuse di false 
profezie.

Savonarola rifiut챵 adducendo motivi di salute cagionevole.
Tuttavia Alessandro VI non demorse e nel 1496 stabil챙 che
i monasteri domenicani toscani avrebbero dovuto riferire
ad una nuova Congregazione situata (ovviamente) in Roma:
al rifiuto di S. di obbedire, questi fu scomunicato il
12 Maggio 1497.


A questo provvedimento Savonarola reagì dichiarandolo 
privo di valore e continuandolo le sue prediche nel 
Duomo di Firenze, mentre il Papa reagì minacciando di 
interdizione la città, se al predicatore non fosse stata tolta
la parola. Oltretutto, l'ostilità locale nei confronti di 
Savonaro, la opportunamente orchestrata da parte dei  
francescani, inizio' a crescere fino a quando, nel Marzo 1498, 
il francescano Padre Francesco Rondinelli sfidò Savonarola 
ad un' ordalia del fuoco per stabilire la santità del predicatore 
domenicano.

Quest'ultimo rifiut챵, ma, al suo posto, accett챵 la sfida il
suo devoto discepolo Domenico da Pescia.
Il 7 Aprile 1498, data prescelta per la prova, questa non
si pot챕 aver luogo, dapprima per le lungaggini procedurali,
e poi per un improvviso acquazzone. La folla esasperata e
di umore mutevole se la prese con Savonarola, arrestato sul 
luogo assieme a Domenico da Pescia. A nulla serv챙 la
reazione dei suoi seguaci, denominati arrabbiati o compa-
gnacci o piagnoni (dalle lacrime che versavano ad ogni 
sermone di Savonarola), i quali provocarono gravi disordini, 
assaltando,fra l'altro, il convento di San Marco al grido di
Salvum fac populum tuum, Domine.


Il Papa non si fece scappare la ghiotta occasione di fare
i conti con il predicatore ribelle
ed invi챵 a Firenze il
generale dell'Ordine Domenicano e il vescovo di Ilerda ad
assistere al processo. Nonostante le torture, Savonarola
non cedette, tuttavia furono redatti, a cura di alcuni
notai compiacenti, degli atti palesemente contraffatti
del processo, nei quali S. avrebbe ammesso di essere un
falso profeta.
Sulla base di questa “confessione” Savonarola venne
condannato, assieme ai suoi seguaci
Domenico da Pescia
e Fra Silvestro, a morte mediante impiccagione,  
 seguita dal rogo dei corpi e dalla dispersione 
delle ceneri nell'Arno.
La sentenza venne eseguita il 22 Maggio 1498.


La figura di Savonarola fu onorata dal Luteranesimo, come 
esempio di antesignano della Riforma e la sua statua fa 
 parte del monumento dedicato a Lutero, eretto a Worms, 
in Germania. Comunque, anche la stessa Chiesa Cattolica 
sembra  aver espresso recentemente l'intenzione di rivalutare 
la figura di Savonarola come rinnovatore della Chiesa ed 
è stato avviato il relativo processo di beatificazione 
presso il Tribunale Ecclesiastico, presieduto dal Cardinale 
S. Piovanelli, arcivescovo di Firenze, secondo il quale
Savonarola “morì e visse come un santo

*****

~Nota nostra ~

Osservate la figura del papa e ci챵 che lo riguarda.
Figura che nulla ha a che vedere con la santità e
con l'incarico che copriva. Ma, persona con figli
e piena di peccati.
Osservate anche la morte che la chiesa e il papa,
diede a savonarola:
1- Tortura;
2- False dichiarazioni e falsi testimoni
3- Impiccagione;
4- Rogo dei cadaveri;
5- Dispersione delle ceneri nell'Arno.
Questa 챔 il comportamento di questa chiesa romana
che ha fatto queste cose in nome di chi? Di quale Dio?
Satana sicuramente, perch챔 Ges첫 ha insegnato l'amore e
di non uccidere nessuno. Costoro, dopo avere ucciso,
hanno bruciato il corpo e disperso le ceneri.
BARBARI e servi di satana.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:43. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com