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Le apparizioni e i messaggi DI FATIMA

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2011 21:19
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01/06/2011 21:10

Fatima, 13 luglio 1917
IL SEGRETO «UNO E TRINO»
(Francesco Carpi)


Dopo aver considerato le apparizioni e i segreti di Fatima…

PRIMA PARTE: VISIONE DELL’INFERNO…

La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra.
Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura.
I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento (parole di Maria Dos Santos, 1941).

SECONDA PARTE: FINE DELLA I GUERRA MONDIALE ED INIZIO DELLA II…

La guerra sta per finire, ma se non si smetterà di offendere Dio,
sotto il regno di Pio XI ne comincerà una ancora peggiore.

TERZA PARTE DEL SEGRETO: IL VESCOVO VESTITO DI BIANCO…

Il Santo Padre (…)
venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi d'arma da fuoco e frecce…
(Dal testo reso noto il 26 giugno 2000)

…Viene spontaneo chiedersi:

Sulla prima parte:
a che serve ripetere quanto è già esaurientemente descritto nella Bibbia (Mt 8,12 – Mt 13,40 – Mt 25,41 – Ap 20,11 - Ap 21,8…)?
Un richiamo alla conversione, si dirà.
Ma è forse con il catastrofismo e la paura che si vi si perviene?

Sulla seconda parte:
La guerra sta per finire!

La prima guerra mondiale ebbe termine l’11 novembre 1918 con la capitolazione della Germania…
Si può considerare quasi conclusa una guerra che si protrasse ancora per un anno e quattro mesi ?

Sotto il pontificato di Pio XI ne comincerà una ancora peggiore!
E così fu. Il fatto è, però, che la II guerra mondiale scoppiò il 1° settembre 1939, quando era papa Pio XII, salito sulla cattedra di Pietro il 2 marzo 1939, non già sotto il pontificato di Pio XI, morto il 10 febbraio 1939.

Il santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà!
La Russia si è convertita? Certo, ma solo politicamente con il crollo dell'U.R.R.S.

Sulla terza parte:
Il Santo Padre venne ucciso da un gruppo di soldati!
Giovanni Paolo II (nel quale viene identificato il “Vescovo vestito di bianco”), felicemente regnante, non è stato ucciso da un gruppo di soldati, ma soltanto ferito dal solitario Alì Agsa.

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01/06/2011 21:11

Al cospetto di tali evidenze, delle due l’una: o la Madonna si è sbagliata, o sbagliano coloro che Le attribuiscono parole che non si è mai sognata di pronunciare.
Il rispetto e la stima che nutro nei confronti della Madre del Signore, mi induce a propendere per la seconda ipotesi.
Ciò che desta stupore, in tutta questa vicenda, non è tanto il fatto che vi siano tanti «devoti» disposti a correre sconsideratamente dietro a tali fantasie, quanto il constatare che una Chiesa, che non cessa di definirsi Sancta Mater et Magistra, convalidi ideologie e credenze che di «straordinario» non hanno che la mente di chi le ha partorite.
(Francesco Carpi)

GHT

Sembra legittimo chiedersi come mai le trepidazioni celesti per le persecuzioni della Chiesa ad opera del regime sovietico non si estendano ai massacri dei campi di sterminio del regime nazista, delle morti e dei disastri provocati da un sistema che condanna all'indigenza la maggioranza degli abitanti del pianeta.
(Michele Di Schiena, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione)

GHT

Predire il passato è vietato dal galateo dei profeti.
Eppure è questo che ci è stato rivelato come terzo segreto di Fatima:
una profezia del già avvenuto.

(Marco D'Eramo, Il Manifesto, 17 maggio 2000)

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01/06/2011 21:12

La Comunità di San Paolo scrive alla Madonna:
«Cara Maria, è ora che tu appaia in Vaticano»
~
Dopo tanti messaggi ricevuti, uno inviato ~


Cara Maria,
mai come in questi ultimi giorni i mass-media italiani hanno parlato tanto di te o, meglio, del "terzo segreto" che tu avresti rivelato ai pastorelli di Fatima nel 1917 e che il 13 maggio scorso è stato finalmente svelato, ma solo in parte, dalle autorità del Vaticano.
Per quel poco che sappiamo e possiamo, noi - cosi come migliaia di nostri fratelli e sorelle nel mondo intero - da anni leggiamo il Vangelo e cerchiamo anche di meditare su come tu hai cercato, in umiltà di cuore e pura fede, di credere al mistero nascosto che nasceva in te, per sviluppare poi una sua vita autonoma che tu faticavi a comprendere, pur sempre affidandoti alla misericordia del Dio d'Israele e alla potenza dello Spirito.
Di tutto questo nulla noi vediamo nei mass-media, tutti intenti a cercare miracoli, misteri, eventi
sensazionali.
Ma, di grazia, cara Maria, non pensi che una qualche responsabilità per tutto questo polverone la porti quella struttura ecclesiastica della quale nulla ti disse l’arcangelo Gabriele ­
per non far vacillare il tuo « sì » ma che tu, a sentire i vari veggenti e i loro interpreti ufficiali e ufficiosi, difendi sempre a spada tratta?
Noi sappiamo bene, Maria - tu stessa ce lo ricordi nel «Magnificat» - che Dio è grande e che può fare cose a noi esseri umani impossibili. Signore della storia e del tempo, Egli conosce il passato, il presente ed il futuro. Attingendo da Lui, forse, anche tu ora sai tutto questo. Come negare dunque in assoluto che tu, a Fatima - come in qualsiasi altro luogo - avresti potuto rivelare cose arcane?
Se, dunque, a priori, noi nulla possiamo escludere, ci permetterai che a posteriori rimaniamo quanto meno perplessi di fronte alle profezie che ti vengono attribuite e all'uso
che se ne sta facendo. In buona sostanza, stando a quello che con grande clamore ci dicono i "media", nel '17 tu attribuivi tutti i mali del mondo al comunismo ed alla Russia e poi ci assicuravi una conversione di quel grande Paese. Lo stesso cardinale segretario di Stato vaticano, in un suggestivo contesto di riti e ricorrenze, alla presenza del Papa, ha rivelato una parte di questo "segreto" nella quale tu parlavi della “lotta dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani! E mostravi ai pastorelli, come in una sequenza di cinema muto, un ”vescovo vestito di bianco” che "camminando faticosamente verso la croce tra i cadaveri dei martirizzati, cade a terra come morto sotto i colpi di arma da fuoco".

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01/06/2011 21:12

Tutti i grandi mezzi d'informazione, giustificati del resto dalle circostanze della comunicazione del "segreto", dalle autorevoli affermazioni di alti rappresentanti della Chiesa e dagli stessi comportamenti del Papa, hanno subito identificato il bianco pastore con l'attuale pontefice, dando così un formidabile impulso a proiettarlo nella leggenda, con una sorta di canonizzazione ante mortem e con tanti saluti al cammino ecumenico, sul quale si accumulano sempre più massicci macigni di culto mariano ed esaltazione papale (per non parlare delle indulgenze rilanciate in occasione del giubileo).
Tutto ciò, cara Maria, è proprio il tuo pensiero? Noi non sappiamo, ma dato il clamore che queste tue apparizioni e rivelazioni hanno avuto e l'altissimo avallo che esse hanno ricevuto, verremmo meno al dovere di franchezza raccomandatoci dai Vangeli se tacessimo. Ci scandalizza in particolare l'uso teatrale che di queste rivelazioni viene fatto: il "segreto", tenuto celato per decenni da vari papi e loro collaboratori, viene rivelato col contagocce, in attesa di una pubblicazione integrale con commento ufficiale, in modo che nel frattempo tutti possano dire tutto e la gente allunghi il collo e scruti con curiosità, non per capire i segni dei tempi, ma per fare un ripasso, molto lacunoso e distorto, di storia del XX secolo fino al trionfo personale del papa polacco.
Perdonaci, Maria, ma tutto questo crea a noi, figli emarginatissimi della Chiesa, profondo disagio. Ciò dipenderà forse dalla nostra inveterata abitudine di cercare di ascoltare innanzitutto il Vangelo di Gesù. Un Gesù che - come tu sai benissimo - chiede di operare per la pace e la giustizia; dice all'apostolo Tommaso: "beati quelli che crederanno senza avere veduto" e nel giorno del giudizio rivolgerà a ciascuno di noi la domanda cruciale, semplice, senza misteri, segreti, raffinatezze curiali. "Avevo fame, avevo sete… Mi hai dato da mangiare, da bere nel più piccolo dei miei fratelli affamati, assetati?". Di fronte a queste urgenze, l'enfasi data a tue presunte rivelazioni, tra l'altro sorprendentemente parziali e lacunose, ci toglie il flato. Possibile, Maria, che in una rivelazione a "lunga scadenza" tu non abbia nemmeno accennato – mentre hai parlato in modo esplicito e chiaro del comunismo della Russia - al fascismo portoghese, a quello spagnolo, a quello italiano; al nazismo tedesco che in modo particolare si è accanito contro i tuoi fratelli ebrei? Hai promesso che il comunismo in Russia sarebbe caduto ed è caduto. Nulla hai detto del comunismo in Cina (anche lui cadrà sotto le sue contraddizioni, questo lo prevediamo noi) ma in questo caso l'occidente ti prega di non avere fretta, perché disporre di un mercato di un miliardo e duecento milioni di persone è una "audience" che fa gola a molti.
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01/06/2011 21:13

Per quanto riguarda la conversione della Russia, certo c’è stata, come tu prevedevi; non altrettanto si può dire, per ora, del capitalismo selvaggio che lascia sulla strada milioni di poveri; ma non si può avere tutto e subito.
Al di la delle tante sensazioni negative che questo “segreto” e la sua strumentalizzazione suscitano, vi è però un punto di cui ti siamo sinceramente grati. È quando hai fatto intravedere ai tre pastorelli il "vescovo vestito di bianco... che camminando faticosamente sotto la croce tra i cadaveri dei martirizzati cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco" (Questa è la versione che a tutt'oggi possediamo; in essa quel "come" è un capolavoro di "suspense": era morto o no? E se no, perché parlare di lui che tutto sommato se l'era cavata mentre a tanti altri è andata peggio?).
Dicono che questo vescovo sia l'attuale Papa; lui stesso ne pare convinto visto che non zittisce i suoi collaboratori che diffondono questa interpretazione. Ma allora, Maria, perché non sei stata più, precisa? Lo sai bene che il vescovo di Roma non è un vescovo qualunque. Comunque, poiché per ammissione della stessa gerarchia, preoccupata della concorrenza di fonti non controllabili di magistero, le rivelazioni private non costituiscono verità di fede, a noi piace individuare in quel vescovo “vestito di bianco" come tutti i vescovi delle zone tropicali, mons. Oscar Romero, assassinato - come migliaia di suoi fratelli salvadoregni - non dai comunisti bensì, da un regime militare formalmente cristiano ma, grazie al cielo, ferreamente anticomunista. A lui nessun santo deviò la pallottola.
Ed ora una preghiera. Visto il successo che hai avuto in Vaticano, compari a qualcuno là dentro per raccomandare ai vertici della Chiesa di abbandonare quell'intolleranza che il Papa ha di recente riconosciuto come errore del passato.
Anche oggi questa intolleranza sussiste: basti ricordare le scomuniche, le censure e le emarginazioni cui sono sottoposti tanti uomini e donne della Chiesa, spesso di grande valore, perché tentavano e tentano con grande coraggio, in linea con lo spirito del Concilio Vaticano II, di dare una lettura e una conseguente applicazione adatta ai nostri tempi delle verità di fondo del Vangelo.
Scusaci per questa lettera; avremmo voluto parlarti dalle grandi TV pubbliche e private italiane, ma là noi non siamo graditi. Avremmo voluto usare il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, ma là ci guardano come lebbrosi. Non ci resta che spedirti questa lettera direttamente in Cielo, ove speriamo che tutta la posta sia diligentemente inoltrata ai destinatari, a prescindere dalla pochezza dei mittenti.
Cara Maria, assicura il tuo prediletto figlio Gesù, che noi lo crediamo morto e vivente pur senza averlo mai visto e senza che mai ci sia apparso. Ma ci fidiamo della rivelazione di Maria di Magdala, una delle tante donne che lo accompagnavano anche quando tu eri forse ancora dubbiosa, e che per prima ha testimoniato di averlo visto risorto, facendo rinascere la fiducia in tutti i discepoli.
Ti salutiamo, Maria e ti ricordiamo con affetto ed ammirazione perché, nella nudità della fede, e contro ogni apparenza, credesti infine, al di là dell'umano travaglio di una madre di fronte a scelte così inusitate di un figlio, che Gesù fosse il figlio della Promessa.

Abbiti, Maria di Nazareth, un grande abbraccio dai fratelli e dalle sorelle della Comunità cristiana di base di S. Paolo.
Roma 21 Maggio 2000.
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01/06/2011 21:13

IL FALSO TERZO SEGRETO DI FATIMA

(Padre Jean Cardonnel, domenicano, "Le Monde", 3 giugno 2000)


Chiedo conto alla Santa Vergine del falso terzo segreto di Fatima. Questa volta la misura e colma, o piuttosto la coppa deborda di un vino che ne ha veramente abbastanza di ammuffire-morire nelle vecchie brocche e fra i vecchi nappi della Curia romana.
E vero che l'adulazione, soprattutto papamaniaca, non ha fondo. Da anni sono l'osservatore triste, divertito, appas­sionato della trasformazione istituzionale del gregge dei fedeli del Verbo Gesù in animali religiosi dalle sembianze vagamente umane. Ora, ecco la conclusione scientifico-artistica alla quale sono pervenuto: la caratteristica dell'animale religioso a imitazione del volto umano è la confusione seco­lare tra adulazione e fedeltà.
Per anni ho voluto credere che la preparazione alla vita religiosa cosiddetta consacrata o sacerdotale o del laicato cristiano fosse per prima cosa la formazione di fedeli di Gesù, il verbo di Dio. Errore! E innanzitutto, grazie alla sorveglianza permanente della Lupa romana, la formazione di devoti del Papa, diciamo brutalmente di lecca-Santa Sede.
Sostitu
ire l'ultimo grido, l'Apocalisse del Grande Libro (la Bibbia): «Vieni Signore Gesù!» con il fatto di tenere col fiato sospeso milioni di curiosi presi per fedeli del Verbo Gesù con un trucco volgare, con la più grossolana suspense, con lo scoop più penoso, l'attesa del terzo segreto di Fatima, bisognava pensarci! Ebbene, è cosa fatta! «Urbi et orbi» alla città e all'universo.
Ma ecco che il contro-miracolo si è fortunatamente prodotto. Se dei polacchi vengono a festeggiare il loro idolo nazionale, bardato di pietà mariana su un fondo di idolatria pontificia, gli italiani non l'hanno bevuta. Scoppiano persino in una risata peninsulare da Chiesa cattolica, cioè universale del Verbo Gesù, a non prendere per una restaurazione degli Stati pontifici, fossero anche protetti dagli zuavi dello stesso nome.
Santissimo Padre, o piuttosto Servitore dei servitori di Dio, il suo terzo segreto di Fatima non è nemmeno il segreto di Pulcinella. E un falso, tanto falso quanto la famosa donazione di Costantino con cui si è voluto legittimare il più grottesco controsenso anti-Verbo Gesù: l'impero cristiano.
Un grande teologo italiano - non si dimentichi mai il suo nome: Enzo Bianchi - si è subito reso conto della superstizione e della frode. Nel giornale «La Repubblica», mette irrefutabilmente il dito nella piaga: «Un Dio che pensa di rivela
re nel 1917 che i cristiani saranno perseguitati e che non parla della shoah e dei sei milioni di ebrei non è un Dio credibile».
Sì, bisogna scoprire la piaga: la tara del terzo segreto di Fatima, la prova che è un falso, che non viene da Dio, ma come non vederla, accecante com'e? Il terzo segreto di Fatima squalifica Dio, scredita Dio. Ci presenta un Dio non credibile. Il Dio del razzismo cristiano cattolico, che si interessa solo dei suoi, della sua razza cattolica nel completo oblio del suo popolo apolide. Il terzo segreto di Fatima va contro il secondo comandamento di Dio: Ascolta, Israele, non pronunciare il nome di Dio invano. Non asservire il nome del tuo Dio alla Vanità.
Ora voglio precisare ciò che mi è altrettanto insopportabile. Il terzo segreto di Fatima scredita, squalifica colei che amo con tenerezza filiale. Le devo il fatto di essere uscito dalla tomba dove volevano, dove vogliono chiudermi vivo i tristi scribi del cattolicesimo ufficiale, gli animali religiosi dai vaghi riflessi di cristiani delle origini e non di destinazione. Ho nominato la Santa giovane ragazza madre di Dio. Colei che ha concepito l'inconcepibile.
E superiore alle mie forze sopportare ancora a lungo le sinistre scempiaggini mariane addebitate sul conto della donna inaudita che dà corpo, che dà carne all'impossibile Realtà-Dio, per dirla troppo in breve. E un vero complotto di pie sdolcinature quello che viene organizzato per sciogliere in una ripugnante confettura sacra mariana la sfida vivente al puttanaio di ogni mercato mondializzato in cui noi siamo impantanati. E questa sfida vivente alla putrefazione strutturale del denaro e del potere, è la meravigliosa Santa Vergine Maria. E la giovane, vergine di 1) il potere o onnipotenza; 2) la lebbra della competizione; 3) il calcolo; 4) la proprietà; le quattro cose che non verrebbero mai allo Spirito di Dio e pervertono la creazione in verminaio mercantile.
In nome della giovane di tutti i miei pensieri, madre del Verbo del mio Dio, mi lancio in un attacco frontale contro il tentativo destinato a istupidirla sistematicamente, a trasformarla perversamente in idolo, statuetta laida di un gesso insignificante in cui la cintura blu orizzonte compete con il biancore razzista anti-nero per separare con l'apartheid trascendente la Santa immacolata insorta dal popolo scuro dei suoi figli negrificati dal bianco, vergine di tutto tranne che del minimo colore di umanità fraterna.
Perché mi è intollerabile sentire che la Santa Madre di Dio abbia potuto sviare i proiettili che dovevano uccidere il papa mentre non avrebbe levato un dito per fermare lo sterminio di milioni di ebrei e la tratta ignobile di milioni di neri. É impensabile e tuttavia odiosamente vero che a essere sviata dal suo cammino di salvezza è la Chiesa cattolica, e quindi universale, della Resurrezione del Verbo Gesù inseparabile dalla Pasqua, dal passaggio dalla servitù, dalla schiavitù alla liberazione. Questo per sostituirla con una Chiesa delle apparizioni mariane.
Queste apparizioni suonano tanto più stonate perché finiscono per smorzare, relegare nell'ombra l'Unico Evento, l'Incarnazione, la passione resuscitante del Verbo Gesù, il preludio, l'Ouverture della rivolta universale dei vivi e dei morti.
Nella lingua vuota penitenziale di Nostra Signora di Fatima e, appena un po' peggio, di Medjugorje, come quella della Salette, con il braccio pesante del suo Figlio al quale lei non potrebbe impedire di schiacciare il povero mondo
mentre le è più facile fermare l'assassinio del papa, non riconosco mai lo stile, la firma della Santa giovane ragazza madre di Dio.
La prova irrefutabile che il terzo segreto di Fatima non è che un falso è che non ha nulla in comune con l'Opera unica, il capolavoro della Santa Giovanile Vergine Maria: il Magnificat, la carta degli insorti del mondo intero.
Al centro di questa sinfonia di schiavi fuggiaschi nell'atto insurrezionale di darsi alla macchia, parola sinonimo di resurrezione, fremono di eterna rivolta umano-divina i due versetti che una volta cantavo in latino: «Deposuit potentes de sede et exhaltavit humiles.
Esurientes implevit bonis et divites dimisit inanes». Ha rovesciato i potenti dai troni, ha esaltato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati. Ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Basta cantare una sola volta il Magnificat della Santa Vergine Madre di Dio che detronizza tutti i poteri per rimandare a mani vuote il terzo segreto di Fatima.

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01/06/2011 21:14

Il plof di Fatima

(ROSSANA ROSSANDA, "Il Manifesto, 29 giugno 2000)


E' comprensibile che il cardinale Ratzinger, cui non mancano né cultura né abilità nella gestione del dogma, si sia preso un mese abbondante prima di rendere pubblico, in una cornice di gigli e rose, quel terzo messaggio di Fatima che l'ostinazione di Giovanni Paolo II ha tirato fuori dal silenzio nel quale lo avevano saggiamente lasciato Giovanni XXIII e Paolo VI. E abbia dovuto impacchettare le paginette d'una vecchia donna, che chissà come è vissuta con se stessa dopo quel 1917 che ne aveva fatto un'interlocutrice privilegiata della Madonna, e nel 1944 aveva steso in bella calligrafia una storia di visioni simile a quelle che avevano alimentato, dopo la Rivoluzione francese, le campagne della Francia. Un secolo prima, non la Madonna ma gli angeli, soprattutto l'arcangelo Raffaele, apparivano qua e là nelle terre contadine ammonendo il popolo che aveva decapitato il re e invitandolo alla penitenza, penitenza, penitenza.
Un secolo dopo suor Lucia aveva alle spalle la guerra civile spagnola, con il suo seguito di preti e monache trafitti e lo spettro dei rossi che perseguitavano la chiesa. Con buon senso e rispetto per quella creatura e per la chiesa, Giovanni XXIII, appena lette quelle righe, aveva detto qualcosa tipo "mettiamole via", e così Paolo VI. Ci voleva Karol Wojtyla, proveniente dall'oscurantista e mariologa chiesa polacca, per identificarsi con la bianca figura della visione e sentirsi particolarmente benvoluto dalla vergine per essere scampato a una morte già profetizzata, spedire un messo a Fatima, beatificare quei ragazzini e far incastonare il profanatissimo proiettile di Alì Agca nel diadema della Bianca Signora. Obbligando quindi Ratzinger a cavarsela, come ricorda Filippo Gentiloni, con l'insolita elevazione d'una visione o di un sogno privato a una sacralità che la chiesa abitualmente evita.
Il cristianesimo ne ha viste di altre e sopravviverà anche al plof di suor Lucia. E' Karol Wojtyla il fenomeno più sconcertante di questi anni secolarizzati: il più mobile dei pontefici, il più interventista, il più oscillante fra benedire Pinochet e rimproverare il capitale egoista, fra un anticomunismo elementare e la pietà per i poveri. E poi cultore della femminilità come icona della madre e della sposa, sessuofobo, rigido nel dogma, incapace di cogliere il senso non solo del rigore protestante ma della Teologia della liberazione e di "Siamo chiesa". E ancora meno sfiorato dal dubbio che in uno stato democratico la chiesa abbia dei limiti. Infine araldo di una vaticanolatria che ha pochi precedenti.
Ma così è, curiosa figura, toccherà ai cattolici giudicarlo. Quel che possiamo giudicare noi è il servilismo della stampa e della Rai prosternati davanti a una vicenda più affine alla superstizione che alla fede, commossi e inneggianti al mistero e al sacro che tanto ci mancherebbero. Mancheranno a loro: forse non è un caso che sia parte della generazione sessantottina, ora ben collocata nei media, a far prova di riverenza al peggio del cattolicesimo. Saltata dal "vogliamo tutto" al mercato, la proprietà, il profitto e la speculazione in Borsa come uniche norme nella vita in terra, hanno manifestamente bisogno dell'aldilà per respirare. E' rimasto solo Paolo Flores D'Arcais a usare il ben dell'intelletto, non senza mietere di passaggio un bel successo di vendita sull'attuale moda di Dio. L'arrivo del genoma ha salvato gli altri editorialisti dalla tentazione di un'autocritica: abbiamo esagerato. La grazia essendo senza fine, poteva succedere

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01/06/2011 21:15

Nota sul Terzo Segreto di Fatima


Il 13 maggio 2000 a Fatima venne dato l’improvviso annuncio che il Terzo Segreto di Fatima sarebbe stato finalmente rivelato. Il 26 giugno, il Vaticano rilasciò ufficialmente il testo del Segreto, completo del supposto facsimile del medesimo nella scrittura di Suor Lucia del 1944, ed un commentario del Cardinal Ratzinger.
Come pubblicazione ufficiale della Congregazione di Maria Immacolata Regina e del relativo apostolato di Fatima, The Reign of Mary fa le seguenti osservazioni:

1. Innanzi tutto è difficile credere che la gerarchia modernista del Vaticano II insegni correttamente in materie riguardanti la Fede Cattolica. Dopo tutto, questa stessa gerarchia ha ufficialmente insegnato l’eresia del falso ecumenismo nel Vaticano II, ha promulgato una “Messa” che non produce validamente la SS. Eucaristia ed è nociva per la Fede, ed ha istituito pratiche liturgiche e canoniche malvagie. Inoltre, quando si considerino la verosimiglianza che i cardinali più importanti in Vaticano siano Framassoni e le accuse di Satanismo praticato in Vaticano (affermato dal P. Malachi Martin, con riferimenti nel suo Windswept House, e dall’Arcivescovo Novus Ordo Emmanuel Milingo — vedere The Reign of Mary n. 90), si può avere ben scarsa fiducia nelle rivelazioni fatte dal Vaticano.

2. Il Terzo Segreto doveva essere rivelato nel 1960. Secondo le fonti Vaticane, tale anno sarebbe stato determinato da Suor Lucia, in base alla sua intuizione che la situazione “allora sarebbe diventata più chiara.” Nel 1946, tuttavia, Suor Lucia dichiarò al Canonico Barthas che era necessario attendere fino al 1960 per la rivelazione del Segreto “perché la SS. Vergine desidera così” (Fr. Michel de la T.S. Trinité, ed. inglese, The Third Secret of Fatima, Rockford: TAN Books and Publishers, 1991, p. 7). Non è logico pretendere che un ritardo di 40 anni sia conforme ai desideri della Nostra SS. Madre. Questo ritardo, perciò, è un serio problema per il quale non vi è stata adeguata spiegazione. Una valida congettura riguardo alla soppressione del vero Terzo Segreto, basata sullo studio di esperti di Fatima, è che la sua pubblicazione nel 1960 avrebbe fornito uno smorzatore alla entusiastica demolizione modernista che avvenne al Concilio Vaticano II. Anche se il 1960 fosse stato determinato solamente da Suor Lucia, cos’è che sarebbe “diventato più chiaro” come risultato? Nulla! Come indica il perspicace osservatore Jim Larrabee, questa versione del Segreto non è imperniata su alcun anno particolare, né rende nulla “più chiaro” (St. Thomas E-mail list, presso John Lane, 27/6/2000).

3. Ci sono incongruenze nel manoscritto se comparato ad altri manoscritti di Suor Lucia, per non menzionare anche i problemi grammaticali, con frasi come “mezza in rovina e mezzo tremante.” Ci sono anche frasi e concetti mal costruiti, come ad esempio “le anime dei cadaveri.” Sono “i cadaveri che incontrò” o “le anime che incontrò”? Un altro sono “le anime irrigate col sangue dei martiri.” Non sono essi i martriri? Allora è il loro proprio sangue? Perché o come irrigare un’anima col sangue? Non erano già irrigate con il loro martirio? Questo ha qualche senso? E se i “cadaveri” sono i “martiri,” perché pregare per loro? Se non lo sono, chi sono?

4. Questo Terzo Segreto non sembra coerente con il Primo e il Secondo Segreto. La visione dell’inferno e le parole pronunciate da Nostra Signora sono chiare e dirette. Questo presunto Terzo Segreto, d’altro canto, è simbolico. Come può questo Terzo Segreto legare correttamente coi testi dei primi due?

5. Secondo il Vaticano, il “Vescovo in bianco” è Giovanni Paolo II per la presunta correlazione tra il martirio del Vescovo e il tentato assassinio di Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, a Roma. Questa è solo una presunzione, non un fatto. La correlazione diventa anche più tenue alla luce del fatto che il Vescovo in bianco muore, mentre Giovanni Paolo II non morì.

6. L’interpretazione offerta dal Vaticano è un “dare il bianco,” secondo il sito Internet di Fatima di Padre Nicholas Gruner, www.Fatima.org, il 27/6/2000. Padre Kramer riporta nel commento che Suor Lucia scrisse a Giovanni Paolo II il 12 maggio 1982, un anno dopo il tentativo di assassinio, affermando che la completa realizzazione della profezia non era ancora avvenuta. In quella lettera essa non fece assolutamente alcun riferimento al tentativo di assassinio. Padre Kramer continua: “L’interpretazione del Vaticano non ha fondamento né nel testo della visione, né nella comprensione del Segreto da parte di Suor Lucia, come espressa nella sua lettera al papa del 1982. In breve, siamo di fronte ad ’un’imbiancata’ del Terzo Segreto.” Il commento indica inoltre che, contro ogni aspettativa, non c’è una sola parola di Nostra Signora in questo supposto Terzo Segreto. Abbondano del pari anche altri problemi.

La Congregazione di Maria Immacolata Regina e The Reign of Mary, pertanto, necessariamente sospendono il giudizio finale circa questo testo del Terzo Segreto di Fatima, e pregano che possano emergere segni più evidenti della sua autenticità. Se è un inganno, come alcuni sospettano, possa ciò essere reso noto al più presto possible! Sebbene crediamo di stare vivendo in tempi Apocalittici, tuttavia non accettiamo l’interpretazione emessa dal Vaticano.

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01/06/2011 21:15

Il testo del Terzo Segreto

(come pubblicato sul sito Internet del Vaticano il 26/7/2000)

“Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: ‘qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti ’un Vescovo vestito di Bianco‘abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre.’ Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.”


Bishop Mark A. Pivarunas, CMRI
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