IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La Bibbia parla dell'esistenza del purgatorio?

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2011 16:37
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 24
Sesso: Maschile
09/06/2011 16:37

La Bibbia parla dell'esistenza del purgatorio?

La Chiesa Cattolica Romana dice che esiste un terzo luogo, il purgatorio, dove i peccatori passeranno un periodo nel quale espieranno le proprie colpe prima di andare in paradiso. Noi che siamo evangelici rigettiamo totalmente questa teoria in quanto la Bibbia non parla mai di questo luogo, ma anzi presenta due sole possibili destinazioni per i defunti: "E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.... Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna". (Matteo 25:32,33,46).

I primi cristiani credevano che dopo la morte vi sarebbero state due sole destinazioni possibili: l'inferno e il paradiso, anche perché la Bibbia non ha mai parlato di altri luoghi possibili. Evidentemente però questa idea parve ad alcuni troppo radicale e qualcuno pensò di "umanizzare" il pensiero di Dio creando una sorta di via di mezzo.

Cosa dice esattamente la dottrina del purgatorio?

Ecco i punti principali formulati dalla Chiesa Cattolica Romana riguardo al Purgatorio:

- In Purgatorio, le anime dei giusti saldano il loro debito nei confronti della Giustizia divina subendo pene purificatrici molto dolorose. La purificazione del Purgatorio non verte sulla colpa, ma sulla pena. Se il perdono divino concesso all'anima pentita cancella la colpa, non fa sparire altresì la pena, e per mezzo dell'espiazione l'uomo ripara al disordine causato dai suoi peccati. Quaggiù, l'anima subisce la pena sotto la forma di una penitenza volontaria e meritoria; nell'altro mondo, sotto la forma di una purificazione obbligatoria.

- Le pene del Purgatorio non sono le stesse per tutte le anime. Esse variano, quanto alla loro durata e alla loro intensità, e dipendono dalla colpevolezza di ciascuno. In Purgatorio regna una gran pace, e anche una certa gioia, perché le anime hanno la certezza della loro salvezza e vedono la loro pena come un mezzo per glorificare la Santità di Dio e giungere alla visione beatifica.

- La Chiesa della terra può soccorrere, con i suoi suffragi, perché uno stesso amore le unisce nel Cristo. Queste opere espiano la pena delle anime del Purgatorio offrendo per loro una compensazione; La messa è l'aiuto più efficace che la Chiesa della terra può fornire all'anima che si purifica. L'elemosina, la preghiera, come tutte le forme di sacrificio sono egualmente un mezzo per aiutare le anime dei sofferenti. - Il purgatorio avrà fine con Giudizio universale, dato che tutte le anime destinate alla Gloria avranno soddisfatto, in una maniera o nell'altra, alla Giustizia divina.

♥Pedro♥
OFFLINE
Post: 24
Sesso: Maschile
09/06/2011 16:37

Il fondamento biblico di questa dottrina

L'appiglio biblico utilizzato per giustificare tale teoria si trova in Maccabei 12:43-45: "Perciò tutti, benedicendo l'operato di Dio, giusto giudice che rende palesi le cose occulte, ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato. Il nobile Giuda esortò tutti quelli del popolo a conservarsi senza peccati, avendo visto con i propri occhi quanto era avvenuto per il peccato dei caduti. Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato".

Questo brano biblico giustificherebbe l'idea che sia giusto pregare per i defunti e di conseguenza confermerebbe la dottrina del purgatorio. Su questi versetti occorre però specificare che il libro dei Maccabei rientra in quelli definiti deuterocanonici, cioè quei libri che furono aggiunti al canone biblico dell'Antico Testamento dalla Chiesa Cattolica ai tempi della Controriforma, ossia decine di secoli dopo essere stati scritti. Inoltre vi è da aggiungere che se davvero vi fosse un purgatorio sicuramente gli altri autori del Vecchio e del Nuovo Testamento ne avrebbero parlato diffusamente, mentre in realtà si parla sempre e solamente di salvezza eterna e di condanna eterna.

Un altro versetto usato come sostegno della dottrina del purgatorio si trova in Luca 12:47: "Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse". Con questi versetti però Gesù afferma semplicemente che così come in cielo vi saranno diversi gradi di beatitudini, allo stesso modo nell'inferno vi saranno diversi gradi di condanna.

L'ultimo brano biblico che dovrebbe dimostrare l'esistenza del purgatorio si trova in 1 Corinzi 3:13-15: "L'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco. Se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco".

Usare questi versetti come dimostrazione dell'esistenza del purgatorio è improprio per i seguenti motivi: 1) Paolo parla di un fuoco che ha come scopo quello di rivelare la natura delle nostre opere e non ha nessuna funzione purificatrice come invece dovrebbe essere quello del purgatorio; 2) Questo fuoco verrà acceso solo nel momento dell'apparizione di Cristo all'ultimo giorno e non si tratta dunque di un fuoco eterno che arde anche prima del giudizio; 3) Secondo la dottrina cattolica, soltanto i cristiani imperfetti passeranno per il purgatorio, mentre qui Paolo parla di un fuoco che deve provare le opere di tutti i cristiani; 4) E' importante notare che la salvezza di quello che viene definito come operaio infedele avrà luogo non mediante quel fuoco, ma malgrado quel fuoco che consuma l'opera sua.

La dottrina del Purgatorio è comunque ben presente nel mondo cattolico, tanto è vero che ancora ai giorni nostri vengono fatte le cosiddette "messe di suffragio", le quali tramite preghiere ed elemosine avrebbero il potere di abbreviare la permanenza in purgatorio di un caro defunto.

In conclusione possiamo affermare che i nostri peccati sono già stati espiati una volta per tutte con il sacrificio perfetto compiuto da Gesù sulla croce duemila anni fa: "Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira." (Romani 5:9); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1). Sostenere l'idea del purgatorio significa dunque mettere in dubbio che Cristo sulla croce abbia potuto espiare completamente i peccati del mondo.


http://www.apocalypsesoon.org/I/i-catt.html
♥Pedro♥
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:25. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com