IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 

3 Sermoni di David Wilkerson

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2012 20:15
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08/01/2012 19:39

Un cuore contrito - la chiave per una relazione restaurata



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I fratelli erano ora nella casa di Giuseppe, mangiando e bevendo in sua presenza. Ma: "Fu dunque portato il cibo per lui a parte, per loro a parte" (Genesi 43:32). Non passiamo sopra con leggerezza sul significato di questa frase. Questi uomini stavano gioendo alla presenza di Giuseppe, senza però essere stati pienamente ristorati, senza realmente conoscere chi lui fosse, senza avere una rivelazione di amore e di grazia. Le nostre chiese odierne sono piene di persone adoranti, le quali mangiano e bevono nella presenza del Signore - ma ad una certa distanza. Loro non hanno ricevuto una rivelazione dell'infinito amore di Dio. Il risentimento - il senso di non essere amati - continua ad alimentare collera nei loro cuori. Questo è il caso di tutti quei cristiani che vanno nella casa di Dio, cantano, adorano e lodano, quindi tornano a casa sempre con la stessa bugia: "Dio non mi mostra alcun segno che mi ama veramente. Le mie preghiere continuano a non avere risposta. Egli non si prende cura di me nello stesso modo che fa con gli altri Cristiani."

Per i fratelli di Giuseppe, ci fu un ultimo passo da compiere prima che avessero un piena rivelazione d'amore. Una tale rivelazione viene data solo a coloro che hanno il cuore rotto e contrito. "Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato." (Salmo 51:17). I fratelli non avevano ancora un cuore abbattuto. Mentre banchettavano al tavolo di Giuseppe, leggiamo che: "Bevvero e stettero allegri con lui." (Genesi 43:34).

Questi uomini avevano riconosciuto i loro peccati, ma non erano ancora rotti nello spirito e neanche contriti verso i loro peccati. Fino a che non fossero stati completamente abbattuti, totalmente alla fine della loro amarezza e delle loro risorse umane, Giuseppe non poteva rivelare loro il proprio amore. Così Giuseppe gli diede una prova finale. Comandò al suo maggiordomo di infilare la sua personale coppa d'argento nel sacco di Beniamino, prima che essi fossero di ritorno in Canaan. I fratelli erano già molto distanti dalla città quando gli uomini di Giuseppe li raggiunsero e li accusarono di aver rubato la coppa. Essi erano così certi della loro innocenza che dissero: "Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!" (Genesi 44:9).

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Potete immaginare il momento quando la sacca di Beniamino fu aperta e dentro fu trovata la coppa mancante? "Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città." (Genesi 44:13). Andarono alla casa di Giuseppe e "si buttarono a terra davanti a lui". Ad una prima lettura sembra che Giuseppe stesse facendo un gioco crudele con i suoi fratelli. Ma questa era la cosa più lontana dalla sua mente. La motivazione dietro questa sua strana azione non era altro che amore. Egli aveva creato una crisi in modo da abbattere i loro spiriti, umiliarli e svuotarli della loro amarezza ed il loro odio, per essere così pronti per la rivelazione di chi egli fosse in realtà.

Sentite il cambiamento nel loro atteggiamento: "Che diremo al mio signore? Quali parole useremo? O come ci giustificheremo? Dio ha trovato l'iniquità dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale è stata trovata la coppa" (Genesi 44:16). Non c'era più lotta in loro. Niente più orgoglio. Erano smascherati, umiliati, abbattuti - pronti per fare qualunque cosa dovesse essere fatto. In altre parole, finalmente gridarono dal profondo del loro cuore: "Basta! Ci arrendiamo!"

Ed ora arriva la rivelazione di quello che significa essere una FAMIGLIA! "Allora Giuseppe non poté più contenersi davanti a tutto il suo seguito e gridò: "Fate uscire tutti dalla mia presenza!" Nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece riconoscere dai suoi fratelli." (Genesi 45:1).

Il mondo non conosce assolutamente nulla di questa rivelazione d'amore. È riservato solo ai familiari più stretti. "Fuori, voi tutti Egiziani. Fuori voi tutti mondani. Questo è solo per la famiglia!". Le scritture ci dicono che Giuseppe: "Alzò la voce piangendo; gli Egiziani lo udirono e l'udì la casa del faraone." (Genesi 45:2). Il mondo può udire qualcosa dell'amore di Dio, ma solo la famiglia può provarne l'esperienza. Solo la famiglia di Dio può essere a contatto di tale amore e misericordia.

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08/01/2012 19:40

Quale fu la risposta della famiglia di Giuseppe quando lo videro piangere apertamente? "Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perché erano atterriti dalla sua presenza." (Genesi 45:3). Guardate un po' questi uomini addolorati e tremanti che non riuscivano a guardare in faccia il proprio benefattore - e probabilmente vedrete il riflesso di voi stessi che state addolorati nella santa presenza del Signore a causa di un peccato commesso.

Sento le amorevoli parole di Gesù in quello che Giuseppe disse ai suoi sconvolti fratelli: "Vi prego, avvicinatevi a me.... Ed io vi sostenterò .... Affinché tu non sia ridotto in miseria " (Genesi 45:4-11). Quindi "(Giuseppe) Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo." (verso 15).

Che scena gloriosa! La amo perché io ero proprio là. Mi trovavo dove erano questi uomini quando il mio "Giuseppe" rivelò il Suo amore verso di me. Anche io conosco cosa vuol dire peccare contro il mio Signore. Conosco cosa significhi sentirsi abbandonati e non amati. Sono stato perplesso sulla via che Dio ha usato per rivelarlo. Avevo peccato dubitando del Suo amore. Era il tempo che avevo messo nelle mie mani i miei problemi, perché credevo che Dio rispondesse troppo lentamente e con noncuranza. Avevo nascosto questa cosa nel mio cuore e l'avevo coperta con il peccato. Ho capito cosa significhi pensare che Dio fosse arrabbiato con me e proprio quando le cose andavano male, io stavo pagando per i peccati. Stavo guardando verso il futuro ed avevo paura della collera e del giudizio perché mi sentivo peccatore ed indegno.

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08/01/2012 19:40

Ma ringrazio Dio per il giorno quando lo Spirito Santo venne in me e mi mostrò l'amorevole animo di Dio! Invece del giudizio che mi era riservato, l'ho udito pronunciare, come disse a Pietro che l'aveva tradito: "Vieni e mangia!". Egli mi aveva invitato a venire e provare le Sue braccia strette intorno a me, le Sue lacrime sul mio collo ed i Suoi teneri baci sulle mie guance. L'ho sentito dire: "Sono Gesù, tuo fratello. Dio ha mandato Me prima di te, per preservarti e salvare la tua vita con una grande liberazione. Dio mi ha fatto Signore di ogni cosa. Vieni a Me non indugiare!". Ora io conosco che mi ama, con tutti i peccati! Ora io so che prenderà cura del mio futuro.

Egli ha perdonato tutti i miei peccati. Non ha messo nessuna colpa su di me. Non ha mai detto una parola severa. Mi desiderava con tutto il suo animo fin dal momento che mi sono allontanato da lui. Egli ha pianto a causa della mia cecità e del mio inutile dolore e della mia disperazione. Amati, ne i nostri peccati ne i nostri dubbi possono ostacolare l'amore di Dio verso noi. Gloria a Lui per la rivelazione dell'amore di Cristo.

Sfortunatamente, la storia dei fratelli di Giuseppe ha un triste epilogo.


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3. Questi uomini non hanno mai creduto che erano amati!



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Dopo tutto ciò che era accaduto, i fratelli di Giuseppe continuarono a dubitare del suo amore. Questo ferì il cuore di Giuseppe. Per diciassette anni vissero con lui in Egitto, provvedendo a tutte le loro necessità. Infine il loro padre Giacobbe morì. Non erano ancora tornati a casa dal funerale, che i loro vecchi dubbi tornarono a galla. "I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: "Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?" (Genesi 50:15). Come potevano parlare in questo modo, dopo tutto quello che Giuseppe aveva fatto per loro? Non avevano imparato nulla del suo amore?

Pieni di paura mandarono un messaggio a Giuseppe, dicendo: "Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perché ti hanno fatto del male... Giuseppe, quando gli parlarono così, pianse. (Genesi 50:17). Potete immaginare come si sia sentito abbattuto Giuseppe sentendo che a dispetto di tutti i suoi forzi verso i suoi fratelli, essi dubitassero ancora del suo amore? Mi sembra di sentirlo dire: "Come può essere che ancora non mi credano veramente? Hanno portato un pesante carico di colpa e dolore tutto questo tempo? Come possono vedermi sotto questo terribile aspetto? Come possono pensare che io voglia loro far del male? Che cosa posso ancora fare per fargli comprendere quanto io li ami?"

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08/01/2012 19:40

Questo è lo stesso peccato che fa piangere Dio. A dispetto di tutto quanto è stato fatto per noi, ci rifiutiamo di credere che egli ci ama realmente. Cristo morì per pagare i nostri peccati. Egli ci ha liberamente perdonato, ma noi continuiamo ad implorare il perdono. Egli ci offre misericordia, amore, grazia, abbondanza di beni, sicurezza e noi continuiamo ad abbandonarci ai dubbi. E continuiamo a rivangare i nostri passati peccati. Crediamo che Dio voglia ripagarci con la stessa moneta - anzi che addirittura ci odi. Che tragedia!

È qualcosa di solenne sentire dire a Gesù: "Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18:8). Credere nel Signor Gesù Cristo significa credere che Lui ci ama - credere che Egli prende cura di noi - credere che Egli è toccato alla vista delle nostre infermità. È conoscere che Egli vive per intercedere per noi, che Egli non ci lascia e non ci abbandona, che Egli non è venuto per condannarci ma per portarci salvezza. Non permettete che sia detto di voi: "è un cristiano che non ha accettato o capito l'amore di Cristo".

Cosa sarebbe potuto essere per i fratelli di Giuseppe più tragico di questo: dopo una rivelazione del perfetto amore e perdono di Giuseppe, dopo essere stati totalmente riconciliati - ancora pensavano di essere i nemici del loro fratello. Nella mente di Giuseppe loro erano senza colpa; nelle proprie menti erano invece ancora nemici! Difficilmente riusciremmo ad immaginare qualcuno più ottuso di così!

Cari cuori, ascoltate l'amorevole parola di Dio:

"E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili" (Colossesi 1:21,22). "In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati" (Colossesi 1:14).

Questo è il cuore di Dio verso di voi. Un cuore pieno di misericordia, perdono ed amore. Se non volete crederci ed esserne sicuri, state proprio peccando del peccato che fa piangere Dio.

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08/01/2012 19:41

Il costo del seguire interamente la via di Dio



di David Wilkerson
senza data
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Uno dei modi migliori per perdere gli amici ed essere rifiutato è seguire completamente la via di Dio. Diventare seri a proposito delle cose spirituali. Dimenticare tutti i tuoi idoli; volgerti a Dio con tutto il tuo cuore e diventare possesso di Gesù; togli i tuoi occhi dalle cose di questo mondo e diventerai immediatamente un fanatico religioso! E sarai pronto per diventare il peggior oggetto di scarto della tua vita.

Quando eri tiepido, avendo forma di pietà ma non la potenza, quando eri non eccessivamente peccatore e non eccessivamente santo, non eri di fastidio per nessuno, neanche per il diavolo. Le cose erano calme ed eri ben accetto. Eri soltanto un altro dei molti credenti con il cuore a metà.

Ma sei cambiato. Sei diventato assetato di Dio. Sei stato convito dei tuoi peccati e non vuoi più giocare a fare il cristiano. Ti sei pentito e ti sei rivolto al Signore con tutto il tuo cuore. Hai abbattuto gli idoli. Hai cominciato a scavare nella Parola di Dio. Hai finito di seguire le cose materiali e sei diventato fissato con Gesù. Sei arrivato dentro un nuovo regno di discernimento e hai cominciato a vedere cose nella chiesa che una volta non ti avrebbero neanche dato fastidio. Ascolti ora delle cose dal pulpito che spezzano il tuo cuore. Vedi altri cristiani che fanno dei compromessi spirituali come li facevi anche tu prima. Questo è il motivo per cui te ne senti addolorato. Sei stato risvegliato, ti sei riconvertito, rotto e contrito nello spirito. Ed ora ti senti un peso da parte di Dio per la chiesa.

Ma i tuoi amici invece di gioire e di capirti pensano che sei diventato pazzo! Vieni ridicolizzato, calunniato, chiamato fanatico.

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08/01/2012 19:41

Mosè era stato meravigliosamente toccato dalla mano di Dio e risvegliato a proposito della cattività del popolo di Dio. “…gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli di Israele.” Mosè era talmente eccitato dalla grande rivelazione di liberazione che aveva ricevuto, che non vedeva l’ora di condividerlo con i suoi fratelli. “Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero.” (Atti 7:23,25). Mosè era il più mansueto uomo sulla terra, ma era ripieno di Dio. Non era di quelli “io sono più santo di te”, Dio si muoveva in lui profeticamente. Voleva che i suoi fratelli vedessero e sentissero che cosa Dio era intenzionato a fare. Invece lo rigettarono dicendo: “Chi ti ha fatto giudice e legislatore sopra di noi?” “Ma chi ti credi di essere?” un giorno avrebbero capito, ma non ora.

Quando lo Spirito Santo mi risvegliò anni fa, quando cominciai a sentire la Sua chiamata verso la santità ed io mi misi a percorrere seriamente la strada della verità e la Parola di Dio divenne vita in me, e quando cominciai a vedere cose che non avevo mai visto prima, avrei voluto condividerlo con tutti. Telefonai ad alcuni predicatori e condivisi quello che Dio mi diceva. Con molti che venivano nel mio ufficio mi mettevo a piangere e tiravo fuori la mia Bibbia indicando la gloriosa verità di una totale resa e della purezza del cuore. Pensavo che anche loro lo avrebbero visto. Credevo che avrebbero amato la Parola e sarebbero caduti con me in preghiera per avere un nuovo tocco da Dio. Invece, molti mi guardavano con gli occhi socchiusi e mi dicevano cose come: “Sei sicuro di non stare andando un pochino oltre?” Oppure: “È un po’ troppo pesante per me”. E più io cercavo, meno vedevo loro farlo. Fu come una secchiata di acqua fredda in faccia. Essi non volevano udire.

Se questo ti è accaduto da quando Dio ti ha risvegliato, non sei il solo. Voglio mostrarti ed avvisarti dalla Parola di Dio ciò che devi aspettarti se hai cominciato a seguire tutta la via di Dio. Aspettati queste tre reazioni: (1) Sarai rigettato. (2) Sarai cacciato fuori. (3) Sarai lapidato.

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08/01/2012 19:42

Sarai rigettato


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Gesù ebbe ad avvisare: “Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giovanni 15:19). Mostratemi un credente che ami e pratichi la verità e vi mostrerò uno che verrà rigettato e perseguitato dalla chiesa tiepida tutta unita. Arrendetevi a questo mondo e loro si arrenderanno a te. Gesù ha avuto molti seguaci, fino a che la parola che Egli predicava fu percepita come troppo dura, troppo esigente. La folla di coloro che amavano i miracoli ascoltò le Sue richieste e Lo dimenticò, dicendo: “Troppo duro, chi potrà mai riceverlo?” Gesù si volse ai dodici e chiese: “Volete andar via anche voi?” O per meglio dire: “La mia Parola è troppo dura per voi?” Pietro rispose: “Dovrei andremo noi, solo Tu hai parole di vita eterna”. No, Pietro ed i dodici non volevano andare via a causa della parola che gli altri trovavano troppo dura, troppo esigente, invece la amavano perché produceva in loro valori eterni. Volevano restare con la verità, senza pensare a quanto costasse loro.

Questo è il problema che ogni cristiano deve fronteggiare in questi ultimi giorni: volete girare le spalle alla verità che vi condanna, verità che indica i vostri peccati, verità che rimuove, corregge e butta all’aria i vostri idoli? Verità che vi chiama a distogliere lo sguardo dalle cose di questo mondo, da se stessi e dal materialismo? Oppure preferisci ascoltare delle predicazioni piacevoli, soffici, va-tutto-bene? Permetterai allo Spirito Santo di sondarti? Di smascherarti?

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08/01/2012 19:42

La verità vi renderà liberi. Liberi dalle predicazioni morte, liberi da pastori morti, liberi da tradizione morte, liberi dalle dottrine di demoni. Liberi dalle amicizie che vi fanno deviare dalla verità perché è “troppo poco amorevole” come lo definiscono loro. Coloro che amano e mettono in pratica la verità desiderano venire alla luce, avere svelato ogni segreto. Gesù disse: “Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.” (Giovanni 3:20,21).

Ciò che è genuina verità mette sempre alla luce ogni cosa nascosta. Quando Gesù cominciò a fare luce sui loro peccati nascosti, i giudei religiosi cercarono di ucciderLo. Gesù disse: “So che siete discendenti d'Abraamo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.” (Giovanni 8:37). “…ma ora cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abraamo non fece così.” (verso 40). “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.” (verso 47).

La Parola di Dio afferma:

“E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.” (2Tessalonicesi 2:8-12).

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08/01/2012 19:42

Ci sono oggi moltitudini di cristiani che non amano la verità. Dio afferma che è a causa dei peccati nascosti – “si sono compiaciuti nell'iniquità”. Questi compromessi amanti del piacere sono in un orribile inganno. Come i giudei dei giorni di Gesù, essi sono convinti di essere nel giusto. Credono di essere figli di Dio e rigettano ferocemente ogni parola che mostri i loro più profondi peccati e lussurie. È qualcosa di diverso dalla verità che è nei loro cuori. Non ricercano la verità come una perla senza prezzo. Al contrario stringono a sé teneramente qualche piacere nascosto, qualche idolo, qualche peccatuccio prediletto.

Non ve ne prendete cura. Coloro che vi rigettano, coloro che vi abbandonano a causa della verità hanno una forte ragione. Vi vedono come una minaccia a qualcosa che per loro è caro. La vostra vita separata è un ammonimento ai loro compromessi ed alla loro tiepidezza.

Paolo scrisse a Timoteo: “Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato.” ( 2Timoteo 1:15). Paolo aveva dato se stesso a queste stesse persone, proclamando loro il completo consiglio di Dio. Era irreprensibile davanti a loro; santo, non soggetto a biasimo. Egli fu rigettato dalle chiese dell’Asia ed i suoi stessi figlioli spirituali lo avevano abbandonato. Perché?

Paolo si trovava ora in prigione. Stava soffrendo. Era in una profonda afflizione, legato da catene, “un prigioniero del Signore”. C’era un nuovo maestro che era diventato popolare, un’insegnante che portava un messaggio di prosperità che solleticava le orecchie.

“Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere.” (2Timoteo 4:14).

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08/01/2012 19:42

Il nome Alessandro significa “gradito agli uomini”. Alessandro ed Imeneo stavano insegnando un falso evangelo che soddisfa la carne. Imeneo venne più tardi nominato “il dio degli sposalizi”. Questo rappresenta un evangelo di amore, di celebrazioni, di piacere umano senza santità. Paolo li consegna entrambi a Satana per la distruzione della carne in modo che imparino a non bestemmiare (1 Timoteo 1:20). Consegnarli a Satana non era per la distruzione dei loro corpi, ma della dottrina della carne. Era un’esperienza di apprendimento: “affinché imparino a non bestemmiare”. Come avrebbero potuto imparare se fossero morti? Queste dottrine negano qualunque sofferenza, qualunque privazione.

Paolo afferma che hanno naufragato nella vera fede giustificando il peccato; essi non hanno una pura coscienza. Hanno naufragato nella fede attraverso insegnamenti che fanno piacere agli uomini. Avevano rigettato Paolo a causa di quanto avevano recepito per la perdita della sua libertà. Vedevano in questo una mancanza di fede. Per loro era il diavolo che teneva prigioniero Paolo. Se Paolo è così santo, se predica che Dio è onnipotente, perché egli è nella sofferenza? Essi provavano “vergogna dei suoi legami”. E ci sono cristiani al giorno d’oggi che vi rigettano; si vergognano di voi, perché siete in una qual situazione di prova e tribolazione oppure di malattia.


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Vi cacceranno fuori!


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Gesù ha avvertito: “Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.” (Giovanni 16:2). Gesù disse: “Queste cose Io vi dico affinché non ne siate risentiti … non siate sorpresi che la chiesa che è tiepida vi cacci fuori, perché essi non conoscono ne me ne il Padre…”

Gesù guarì un giovane uomo che era nato cieco. Questi venne portato nella sinagoga per essere interrogato dai religiosi Farisei. I suoi occhi erano stati aperti ed egli poteva vedere! Disse: “… una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo.” (Giovanni 9:25). Forse che essi gioirono perché quest’uomo avesse ritrovato la vista? No! “Essi gli risposero: «Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi?» E lo cacciarono fuori.” (Giovanni 9:34).

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08/01/2012 19:43

Quel cieco guarito rappresenta il santo rimanente, coloro di cui gli occhi sono stati aperti alla santità di Dio. Andiamo avanti; testimoniate come egli fece: “Prima ero cieco ed ora io vedo!” Vi cacceranno fuori dicendo: “Chi ti ha fatto nostro insegnante?”

Se avete intenzione di camminare interamente nella via di Cristo, dovete essere preparati ad accettare i Suoi rimproveri! “Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre [miei fratelli e mie sorelle]. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia sono caduti su di me.” (Salmi 69:7-9). Questo ci parla per prima cosa delle sofferenze di Cristo, ma come Lui era in questo mondo ci siamo anche noi! Se essi Lo hanno perseguitato e disapprovato lo faranno anche a coloro che sono morti a se stessi. Chi biasimava Cristo? Chi accumulava vergogna sul Suo capo e rigettava il Suo nome come fosse ripugnante? La folla che nella chiesa è incentrata sull’uomo!

Cacciare via veri credenti è il più grande piacere che una chiesa incentrata sull’uomo possa concedersi! Ho udito cristiani dire: “La mia chiesa è morta, non mi piace quanto vi sta accadendo, ma Dio mi ha messo lì! Vi rimarrò e cercherò di cambiare le cose”. Questo può essere pericoloso oltre che non scritturale. Dobbiamo uscire fuori da tutto quanto è Babilonia! Può essere che sia la tradizione che vi trattiene. Può essere che non siate pronti a seguire completamente la via di Dio, come pensate. I vostri vecchi amici vi trattengono.

Paolo andava nelle sinagoghe ovunque andasse “… com'era sua consuetudine…” (Atti 17:2). Predicava a coloro che erano in tali chiese da Isaia, dicendo: “… perché io compio un'opera ai giorni vostri, un'opera che voi non credereste, se qualcuno ve la raccontasse” ( Atti 13:41). Paolo trovava difficile riuscire a persuaderli, sperando che lo ascoltassero. Ma finalmente Paolo udì la profezia di Isaia che tuonava dentro la propria anima: “Non crederanno in alcun modo sebbene tu stai con loro e lo dichiari!” Fate attenzione a questo avvertimento: Fate come Paolo fece ed uscite fuori! Egli: “… scossa la polvere dei piedi contro di loro…” ( Atti 13:51). Paolo dice a questi Giudei religiosi: “Era necessario che a voi per primi si annunziasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri.” (Atti 13:46).

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08/01/2012 19:43

Se sei in una comunità o una chiesa che ha udito la verità e se ne è allontanata: “ecco, lasciala!” Vattene via oppure i tuoi figli si svieranno! Dimenticate il fatto che “ i miei figli hanno un sacco di amici lì dentro. Certo, ma cresceranno tutti insieme senza avere convinzione di peccato, ciò a causa di mancanza di potenza o di presenza di Dio. Non riuscirai a cambiare nulla, in nessun modo! Invece saranno loro a cambiarti. Che comunione c’è tra la luce e le tenebre? “Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò.” ( 2Corinzi 6:17).


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Sarai Lapidato!


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Sarai lapidato dalla maggioranza! “E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».” (Atti 7:59). Chi lapidò Stefano? Il più prestigioso concilio religioso di quei giorni! “Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi; e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio” (Atti 6:12). Era un uomo contro la moltitudine!

Abbiamo qui un uomo che “aveva i suoi occhi fissi su Gesù!” Certamente era odiato. Ascoltate quanta avversione avevano questi ecclesiastici, questi fanatici religiosi: “Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.” (Atti 7:54). “Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui;” (Atti 7:57). Che cosa ha fatto quest’uomo giusto per rendere così arrabbiata la moltitudine religiosa? Aveva predicato la verità che era penetrata nel cuore. “Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.” (Atti 7:51). “voi, che avete ricevuto la legge … e non l'avete osservata” (Atti 7:53). Egli doveva predicare la verità! Essi avevano i cuori aggrappati a questo mondo, legati dalla lussuria. Conoscevano la legge di Dio, ma rifiutavano di obbedirgli. Avevano crocifisso Cristo.

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08/01/2012 19:43

La spada a due tagli della verità era penetrata fino nel profondo dei loro cuori. Ma fu la testimonianza di vedere i cieli aperti che fece ricadere su lui tutta la loro rabbia. “Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono.” (Atti 7:55-58). Stefano aveva mostrato la loro mescolanza, le loro menti doppie! “E in quei giorni fabbricarono un vitello, offrirono sacrifici all'idolo e si rallegrarono per l'opera delle loro mani. Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, come sta scritto nel libro dei profeti: "Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant'anni nel deserto, o casa d'Israele? Anzi, vi portaste appresso la tenda di Moloc e la stella del dio Refàn; immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi deporterò di là da Babilonia".” (Atti 7:41-43).

In questo tempo di grazia, se voi posate il vostro sguardo su una donna con lussuria, voi avete commesso adulterio agli occhi di Dio. Se voi odiate, siete degli omicidi. Se verrete calunniati perchè camminate interamente sulla via di Dio, sarete lapidati! “Le labbra dello stolto causano liti, e la sua bocca attira percosse. Le parole del maldicente sono come ghiottonerie, e penetrano fino all'intimo delle viscere.” (Proverbi 18:6,8). “Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce parole amare” (Salmi 64:3).

Gesù insegnò una parabola dell’uomo che possedeva una vigna e mandò per prendere i frutti nel tempo della raccolta. E mandò i suoi servi. “Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono.” (Matteo 21:35). È così ancora oggi! Dio ha mandato i suoi santi servitori per raccogliere i frutti nella Sua vigna. Ed invece ci sono bastonature verbali, colpi dati con odio, lapidature con parole taglienti.

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08/01/2012 19:43

Oggi abbiamo una “adunata di Stefano” che può dire: “Io vedo i cieli aperti!” è la chiara visione di Gesù – quella tagliente parola di verità – che evoca l’odio in coloro che sono incirconcisi di cuore!

Gli Israeliti cercarono di lapidare Giosué e Caleb per il loro richiamo a seguire la via con interezza. Dieci spie avevano scoraggiato il popolo di Dio dicendo: “non possiamo proseguire. Ci sono troppi giganti! E delle mura troppo alte!”; “Caleb … disse: «Saliamo pure e conquistiamo il paese, perché possiamo riuscirci benissimo».” (Numeri 13:30). Ma essi risposero: “Nominiamoci un capo, torniamo in Egitto!” (Numeri 14:4). “E Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Gefunne, che erano tra quelli che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti e parlarono così a tutta la comunità dei figli d'Israele: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese buono, molto buono. Se il SIGNORE ci è favorevole, ci farà entrare in quel paese e ce lo darà: è un paese dove scorre il latte e il miele. Soltanto, non vi ribellate al SIGNORE e non abbiate paura del popolo di quel paese, poiché ne faremo nostro pascolo; l'ombra che li proteggeva si è ritirata, e il SIGNORE è con noi; non li temete». Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la gloria del SIGNORE apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d'Israele” (Numeri 14:6-10).

Il mio interesse in questa storia non è per Giosuè e Caleb, perché Dio era con loro. La mia preoccupazione è per questo popolo di Dio che digrigna i propri denti e raccoglie le pietre! Perché una chiamata verso l’obbedienza gli fa sorgere una tale reazione? Guardiamo alla chiamata! Sono convinto che quando il cuore viene catturato da un idolo o dalla lussuria, l’incredulità viene a galla. Il compromesso e l’incredulità vanno di pari passo. Quindi tutte le predicazioni contro i compromessi pesavano su loro ed essi finirono per lottare con Dio, nonostante in modo cieco confessassero il Suo nome.

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08/01/2012 19:44

Un avvertimento


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Come dovrebbero reagire i giusti quando sono rigettati, scacciati, lapidati? Gesù reagì come una agnello “che non apri la Sua bocca”. Non chiedete che il fuoco scenda dal cielo sopra costoro che vi maltrattano. “... Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno?” (1Corinzi 6:7). “…ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo” (1Corinzi 4:12). “… pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano,” (Matteo 5:44)

Non ho tempo per quei profeti arroganti, pieni di sé, che si mettono sulla difensiva oppure gettano minacce, o ancora lanciano maledizioni. Quando Simei stava su una collina lanciando pietre verso Davide, mentre questi stava allontanandosi da Gerusalemme e da Absalom, il capitano dell’esercito disse: “…Perché questo cane morto osa maledire il re mio Signore… Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il SIGNORE gli ha detto: "Maledici Davide!" Chi oserà dire: "Perché fai così?"» Forse il SIGNORE avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».” ( 2Samuele 16:6,9,10,12).

Mosè era salito fino in cima alla montagna per stare a stretto contatto con Dio: “Ed il suo volto splendeva”. Sebbene tutti gli altri vedessero ciò, così tanto che dovette coprirsi il viso con un velo: “…Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il SIGNORE.” (Esodo 34:29). Non era a conoscenza che rifletteva la santità di Dio. Come Stefano, Mosè non si gloriava del tocco di Dio. Non si davano arie da profeta. Non minacciavano; non dicevano di avere una “nuova” o una “speciale” rivelazione. Non si mettono sul viso una espressione impassibile e neanche mostrano una falsa pietà. L’umiltà è il segno di un’anima totalmente dipendente da Cristo. Non c’è assolutamente alcun orgoglio spirituale, nessuna esclusività!

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08/01/2012 19:44

La ricompensa del seguire interamente la via


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Qual è la ricompensa? Avere Cristo che rimane con voi! Ci sono molte altre ricompense per chi segue interamente la via, ma ho citato solo questo perché è tutto ciò di cui potremo mai aver bisogno. Paolo fu incarcerato in una fortezza in Gerusalemme con l’intero sistema religioso che voleva annientarlo. La chiesa era in tumulto. Era accusato di “contaminare il luogo santo, di predicare false dottrine”. Perfino i soldati “temettero che fosse fatto a pezzi”; quindi lo presero a forza e lo imprigionarono nella fortezza. “La notte seguente, il Signore si presentò a Paolo e gli disse: «Fatti coraggio; perché come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, così bisogna che tu la renda anche a Roma».” (Atti 23:11).

Il Signore Stesso parlò a Paolo – non un angelo! E che parole: fatti coraggio! C’è ancora molto di più da fare! E potrai fronteggiare chiunque e qualunque cosa solo sapendo che il Signore è vicino a te!

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08/01/2012 19:45

Il Cacciatore

Un messaggio di speranza per tutti quelli che sono tentati da Satana



di David Wilkerson
senza data
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Avrete forse sentito parlare della "caccia del cielo", cioè dello Spirito di Dio che va in cerca di un uomo per salvarlo e non lo lascia finchè non lo trova. Ciò di cui voglio parlarvi ora invece riguarda il cacciatore degli inferi, che va in cerca dei più preziosi figli di Dio per trovarli e distruggerli. Quel cacciatore è il Diavolo stesso.

Un tempo il suo nome era Lucifero, e regnava con Dio. Questo "astro mattutino", come lo definì Isaia (cfr. Isaia 14:11), era una stella splendente nel firmamento di Dio, un angelo potente e scelto. Ma era anche pieno di orgoglio.

La Bibbia dice: "La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta" (Proverbi 16:18). Prima di essere scacciato dal cielo, Lucifero andò per tutto il Regno di Dio cacciando un terzo degli angeli. Quelli da lui catturati attraverso l'orgoglio o la menzogna furono scacciati dal cielo assieme a lui. Non crediate che egli abbia raggirato i meno importanti tra di loro. Credo che la maggior parte degli angeli caduti fossero proprio come lui - scelti, come "astri del mattino". Egli cacciò e raggirò i più utili, i più necessari di questi ardenti ministri del Signore.

"Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra..." (Isaia 14:12, N.D.).

Lucifero divenne noto come Belial, o Satana. Nell'Antico Testamento, Satana era un tipo delle adultere. Era allora ed è ancora oggi una "seduttrice", che seduce la gente guidandole al peccato e alla schiavitù.

Recentemente, lo Spirito del Signore mi ha diretto a leggere Proverbi 6:26:

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08/01/2012 19:45

"La Donna Adultera Sta In Agguato Contro Un'Anima Preziosa..."



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L'adultera - che qui simboleggia Satana - sta in agguato contro le anime preziose! In altre parole, egli va a caccia dei più amati e preziosi agli occhi di Dio. Caccia i figli retti, innocenti, i più importanti per il regno di Dio.

Questo è il motivo per cui i pervertiti che si sono abbandonati ai loro peccati cercano bambini innocenti. È Satana che opera in essi per cacciare e distruggere delle anime preziose.

Per quale motivo tante ragazze cristiane innocenti vengono sedotte dai più vili e malvagi criminali? Perché il diavolo stesso sta cacciando quelle vite preziose. Satana guida un'esercito di cacciatori demoniaci, che vanno in cerca delle vite più preziose per sedurre, catturare e schiavizzare.

La parola "prezioso" qui significa "di valore, amato, grandemente stimato. Quanto di più caro al cuore. Chi è tenuto in alta considerazione per le proprie qualità morali e spirituali".

Satana viene come un leone ruggente, cercando chi possa divorare (cfr. 1 Pietro 5:8). E cerca più di ogni altra cosa di divorare coloro che sono preziosi. Ero seduto in una stanza a Spanish Harlem e piansi quando vidi cinque adolescenti sordomuti con degli aghi sporchi infilati nelle vene. Erano drogati, tossicomani. Attendevo una possibilità per poter testimoniare loro in qualche modo, e loro dimenticarono che io ero nella stanza. Mentre guardavo, pensavo: "Non hanno abbastanza problemi? Non possono sentire, né parlare. Condividono tutti e cinque lo stesso dolore interiore, eppure guardali!" Erano come animali! Eppure Dio ha un amore speciale per quelli come loro. Questi sordomuti erano speciali agli occhi di Dio, e Satana è andato dietro a loro e li ha raggirati! Sono stati catturati e resi schiavi dall'"adultera".

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08/01/2012 19:45

Ricordo due bambini piccoli, un maschio e una femmina, forse sui quattro o cinque anni, seduti in una fatiscente abitazione in rovina a Brooklyn. Ero andato lì per fare visita a un drogato che era stato salvato, per inserirlo nel programma di recupero tossicodipendenti. La madre era una prostituta, sempre fuori per le strade. Il padre era un drogato, ed era in galera. Jose e io stavamo quasi per andarcene quando vidi quei due bambini spaventati, seduti da soli sul divano. Dissi: "Jose, tua madre è in strada; tuo padre è in galera. Se ce ne andiamo, chi si prenderà cura di tuo fratello e di tua sorella?" Lui fece un cenno col capo indicando una vecchia busta di latte e dei biscotti sul tavolo, e disse: "Oh, il cibo c'è. Sanno prendersi cura di se stessi". Non potevo andarmene! Dopo poco tempo la madre tornò. Non ci permise di portar via quei bambini da quell'ambiente perché ne aveva bisogno per continuare a ricevere gli assegni familiari, in modo da potersi comprare la droga! Mentre ce ne andavamo, mi voltai di nuovo a guardare quelle due preziose vite e pensai: "Oh, Dio, quelle sono le vite preziose che Satana vuole!" Non posso esprimere quanto fosse addolorato il mio cuore!

Un ministro delle Assemblee di Dio da Brooklyn portò i suoi due figli adolescenti nel mio ufficio: avevano 15 e 16 anni. Si sedettero vicino alla mia scrivania. Il ministro poggiò la testa sulla scrivania e iniziò a piangere. "Fratello David", disse, "ho letto il tuo libro, la Croce e il Pugnale; ho predicato da esso. Sono andato in prigione per aiutare i figli di alcune persone della mia chiesa. E se mi avessero detto che un giorno avrei scoperto quello che ho visto ieri, non ci avrei mai creduto! Il brigadiere mi ha detto di uscire nel cortile di casa mia. Aveva i miei figli in custodia. Arrotolò le loro maniche e mi mostrò le loro braccia. "Non sa che i suoi figli sono dei tossicomani?", mi chiese. Avevamo notato che i loro voti a scuola stavano scendendo, e che avevano spesso uno sguardo spento, ma non avrei mai sognato che potesse trattarsi di droga. Non riuscivo a credere che una cosa simile potesse accadere in casa mia!"

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