| | | OFFLINE | Post: 3.052 | Sesso: Femminile | |
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19/01/2015 20:08 | |
Io ti ho svegliata sotto il melo,
Dove tua madre ti ha partorito.
Egli trova piacere nella sua bellezza, ma non è tanto quella la causa, quanto l’effetto del Suo amore; poiché Egli l’ha presa quando non aveva bellezza. L’amore che l’ha resa quello che è diventata, e che ora prende piacere in lei, non è un amore incostante, né ella deve temere che possa cambiare.
Con gioia la sposa comprende la verità, cioè che ella appartiene a Lui, ed esclama:
Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,
Come un sigillo sul tuo braccio;
Perché l’amore è forte come la morte,
La gelosia [amore ardente] è dura [trattiene] come lo Sceol;
I suoi ardori sono ardori di fuoco,
Fiamma dell’Eterno.
Il Sommo Sacerdote portava i nomi delle dodici tribù di Israele sul suo cuore; ogni nome era inciso come sigillo nella costosa e indistruttibile pietra scelta da Dio; ogni sigillo o pietra era incastonata nell’oro più puro; allo stesso modo, Egli portò gli stessi nomi sulle sue spalle, indicando che l’amore e la forza del Sommo Sacerdote erano a garanzia delle tribù di Israele. Lo Sposo è per la sposa il Suo Profeta, Sacerdote, e Re, poiché “l’amore è forte come la morte”. Non che ella dubiti della costanza del suo Amato, ma ha constatato, ahimè!, l’incostanza del proprio cuore; e così desidera di essere legata al cuore e al braccio del suo Amato con catene e sigilli d’oro, con l’emblema della divinità. Perciò il Salmista pregava: “legate la vittima della solennità e portatela ai corni dell’altare” (Salmo 118:27).
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