| | | OFFLINE | Post: 3.052 | Sesso: Femminile | |
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19/01/2015 20:11 | |
Ma cosa impariamo dalla relazione di questa felice consapevolezza con i versi che seguono?
Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
Egli affidò la vigna a dei guardiani,
Ognuno dei quali portava, come frutto, mille sicli d’argento.
La mia vigna, che è mia, sta davanti a me.
Tu, Salomone, tieni per te i tuoi mille sicli,
E ne abbiano duecento quelli che guardano il frutto della tua!
Si tratta di una relazione di grande importanza, che ci insegna che ciò che la sposa era (per grazia) ha più importanza di quello che aveva fatto; e che ella non operò per guadagnare il favore, ma anzi, essendole stato garantito il favore, mette tutto il suo amore nel servizio. La sposa conosce la sua relazione che la lega al suo Signore, e il Suo amore per lei; e nel dirGli di tenere per sé i sicli d’argento, la sua preoccupazione è che la sua vigna non produca meno frutto per il Re rispetto a quanto produce l’altra Sua vigna di Baal-Amon; la vigna della sposa è ella stessa, e desiderava portare per il suo Signore molto frutto. Ella vede, inoltre, che i guardiani della vigna, i suoi compagni di lavoro nei campi, che ministrano la parola e la dottrina, sono ben ripagati; ella non mette la museruola al bue che trebbia il grano; una decima piena, anzi doppia, era la porzione di coloro che avevano i frutti e lavoravano nella vigna insieme a lei.
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