IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 

IL REGNO DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2011 18:26
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:05

Un pò di tempo fa guidavo un funerale in Inghilterra, un caro fratello era morto dopo una malattia talmente brutta, che negli ultimi mesi le persone non volevano nemmeno più guardarlo, tanto era sfigurato. Il suo carattere però continuava ad essere bellissimo. La vedova e la figlia erano sedute in prima fila durante il sermone che tenni sulla resurrezione; durante questo sermone notai che quando dissi che lo avrebbero rivisto risorto e di nuovo trentatreenne iniziarono a sorridere con gioia. Nessuno di noi poteva comprendere quel loro sorriso, cosicché, una volta terminato il culto, decisi di chiedere a cosa fosse dovuto; la vedova mi rispose che mentre stava guardando tra le sue vecchie cose trovò una sua foto di tanti anni fa, di quando lui aveva ancora i capelli neri ed era un bell'uomo, e disse in cuor suo: "Questo è il modo in cui ti voglio ricordare!" Quella foto era di quando lui aveva 33 anni. Anche alla figlia ho poi chiesto la stessa cosa, e lei mi rispose che la notte precedente fece un sogno bellissimo, nel quale lei era ancora ragazzina e stava giocando sulla spiaggia insieme a suo padre. Quando poi si svegliò si ricordò che quella spiaggia era un posto dove passarono una vacanza quando lei aveva ancora nove anni, e perciò se lei aveva nove anni suo padre doveva averne 33. Questa è la nuova creazione e comincia con la resurrezione di Cristo Gesù. Egli è il primo nato di ogni creazione: il corpo che ricevette da Maria faceva parte della vecchia creazione, ma quello che possiede adesso è un corpo nuovo, venuto direttamente dal Padre che lo creò in un momento nella tomba. Questo è ciò che un giorno succederà ad ognuno di noi: in un momento, un batter d'occhio, avremo un corpo nuovo. Per ora nessuno, eccetto Gesù, lo possiede, in quanto si tratta di un atto unico da parte del creatore, con il quale dichiara al mondo che quello è Suo figlio. I dieci discepoli incontrandoLo potevano difficilmente credere a quello che vedevano, avevano difficoltà ad accettare il fatto. Non critichiamo Tommaso perché non ha creduto, egli non era lì quando lo videro per la prima volta, ma tutti quanti hanno avuto dei dubbi finché non si mise a mangiare con loro. Naturalmente, quando poi gli raccontarono l'accaduto, Tommaso ha pensato che fossero pazzi e disse che li avrebbe creduti solo dopo aver toccato con mano. Una settimana dopo, però, nello stesso locale, a porte chiuse, una voce disse: "Tommaso metti il tuo dito nella mia carne." Lui non lo fece, ma in quel momento la sua mente esplose, come poteva Gesù essere a conoscenza di quello che aveva detto, non era presente quando parlò agli altri. In quel momento però egli dovette accettare il fatto che c'è una persona, anche se non la vediamo, che sa ogni cosa di noi perché è presente in mezzo a noi ed è Dio. Tommaso era il primo dei discepoli che chiamò Gesù "Dio"; Pietro e Marta dissero "Figlio di Dio", ma Tommaso disse: "Mio Signore e mio Dio" diventando la prima persona sulla terra a definirLo "Dio." Erano passati solo 3 anni da quando Lo avevano incontrato come il falegname di Nazaret e adesso Lo chiamavano Dio.
OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:05

Nelle sei settimane che seguirono Gesù continuò ad apparire ai Suoi, ed in quel tempo ormai Pietro non aveva più grandi speranze di poter essere il fondatore della chiesa, dato il suo triplice rinnegamento, quando un mattino, tornando da una improduttiva nottata di pesca insieme a Giovanni, videro una persona che si avvicinò a loro e disse: "State pescando nel modo sbagliato! Avete buttato la rete dalla parte sbagliata." Ora se voi conoscete i pescatori potete facilmente comprendere cosa possa essere passato per la testa di un uomo con il carattere di Pietro, per di più dopo una nottata simile, nell'ascoltare un consiglio di questo genere. Io penso che tutti e due avranno amato immensamente quella persona!

Uno di loro però, stranamente, decise di provare quel consiglio, e fu così che raccolsero 153 grossi pesci. Si tratta di una pesca enorme per il mare di Galilea, normalmente la media si aggirava intorno ai 20 pesci. Giovanni riconobbe allora in quella persona Gesù; perché solo Lui poteva fare queste cose. Pietro saltò fuori dalla barca per cercarLo e trovò un piccolo fuoco, Gesù aveva preparato la colazione, Egli era lì realmente, non era uno spirito. Pietro vide quel fuoco e si ricordò l'altro fuoco, quello a cui si stava scaldando la notte in cui lo rinnegò, aspettandosi forse che Gesù dicesse: "Speravo che tu fossi stato il primo pastore, ma mi hai deluso malamente, adesso l'unico compito che potrai svolgere sarà distribuire i libretti dei canti." Ma questo è quello che avremmo pensato noi, Gesù non lo ha pensato, non ha nemmeno pensato di metterlo alla prova per poter poi riconsiderare il caso, nemmeno di mandarlo 25 anni in purgatorio prima di farlo entrare in cielo; questo lo pensano coloro che pretendono di essere i successori di Pietro. Gesù, non disse niente di tutto ciò, ma ripeté per tre volte la stessa domanda: "Tu mi ami?" Per tre volte Pietro aveva affermato di non conoscerLo ed ora per tre volte gli veniva posta questa domanda, perché?

Quello che praticamente Gesù stava cercando di dirgli era questo: "Io so che tu sei debole, il tuo nome è Simone (che significa una canna mossa dal vento) ma io ti posso cambiare in una roccia se sono certo che tu mi ami."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:05

Mia moglie, per esempio, conosce tutte le mie debolezze; se voi mi conosceste come mi conosce lei forse non sareste qui ad ascoltarmi, eppure lei riesce ugualmente a vivere ed andare d'accordo con me alla condizione che io l'ami. Tutto qui. Ugualmente anche Gesù conosce le tue debolezze, ma ti può usare ugualmente se solo può essere certo del tuo amore. "Pietro pasci le mie pecorelle", fu quello che gli venne chiesto di fare, e Pietro divenne il primo pastore della chiesa. Questi sono gli unici requisiti necessari per essere un buon pastore, l'amore per il padrone delle pecore, ed il suo comando per accudirle. Gesù continuò ad apparire e sparire fino a quando i Suoi non avessero imparato che Lui era presente anche quando non Lo vedevano. Una volta imparata la lezione avrebbe potuto lasciarli, e fu così che fece, disse loro: "Tornerò al Padre e sarò sempre con voi, fino alla fine dell'età presente." Ma come poteva lasciarli ed essere sempre con loro? In quel momento ancora non si rendevano conto a cosa alludesse, perché non sapevano cosa fosse lo Spirito Santo che aveva promesso. Comunque ben presto li lasciò, e tutti quanti assistettero alla Sua ascensione. Egli era la terza persona ad andare in cielo, nessun uomo ancora era andato nello spazio come accade oggi, solo Enoc, il primo profeta, Elia e Gesù lo avevano fatto. A questo proposito vorrei farvi notare che se qualcuno di noi fosse stato in quel posto con una telecamera ed avesse registrato l'accaduto, potrebbe avere il filmato del Suo ritorno semplicemente rivedendo la registrazione in senso opposto. Infatti l'angelo che era presente disse che nello stesso modo in cui Lui se ne andava, così sarebbe ritornato, perché Lui sarà la prima persona che verrà per la seconda volta in questo mondo. Quando Lo hanno salutato erano tutti pieni di gioia, non c'era in loro nessun senso di perdita, erano contenti di vederLo partire per ritornare al Padre, dove avrebbe preso il posto da cui governare tutto l'Universo. Ora era alla destra del Padre e da lì poteva intercedere per tutti, e tutti potevano pregare il Padre nel Suo nome sicuri della risposta per l'intercessione del Figlio, quindi quella gioia era ben motivata. Ma c'era qualcosa di molto importante per il Regno che ancora doveva avvenire; per 10 giorni furono senza Gesù, senza lo Spirito Santo, l'unica cosa che potevano fare in quel periodo era pregare e leggere il Vecchio Testamento.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:05

Maria, la madre di Gesù, era in mezzo a loro, ed insieme a loro stava pregando; questa è l'ultima volta che la Bibbia ci parla di Maria. Il suo ministero era alla fine perché riguardava il primo corpo di Gesù, non aveva nessun ministero per il Suo nuovo corpo, e questo è un punto molto importante. Gesù aveva detto loro che era meglio se Lui fosse partito perché un altro sarebbe venuto a prendere il Suo posto. Difatti se Lui fosse restato qui sulla terra quanto spesso pensate che fosse possibile averlo tra noi? Forse una volta nella vita, ma lo Spirito può essere ogni giorno con noi, per questo Gesù disse che era meglio, poiché così avrebbe potuto mandare lo Spirito Santo, ed è attraverso lo Spirito Santo che Gesù è con noi per sempre, fino a quando ritornerà.

Da questo momento i discepoli cominciarono ad avere una visione cosmica di Gesù, ora per loro era il Re dell'Universo. Tutta l'autorità sia in cielo che sulla terra appartenevano a Lui, perché finalmente era sul trono e regnava su tutto. Sicuramente erano molto entusiasti di tutto ciò, ed adesso incominciavano ad avere interesse per tutto ciò che Lo concerneva e che ancora non conoscevano; scoprirono così che era nato a Betlemme, la città di Davide, quindi nel posto giusto e che fu una nascita tutta particolare. Benché ci fossero state altre nascite fuori dal comune in Israele, specialmente da donne sterili, queste furono sempre il risultato di una unione fra un uomo e una donna, nel caso di Gesù, però fu diverso. E' curioso considerare che nella natura ci sono alcuni organismi che si riproducono senza atto sessuale, questo processo è detto partenogenesi, succede che l'ovulo femminile riesce a duplicarsi da solo, senza bisogno di essere fecondato, e così produce un essere completo.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:06

Dei ricercatori hanno affermato che ciò è accaduto anche in casi umani, un professore di genealogia mi disse che in tutta la storia umana esistono sette casi di donne in cui, con una certa fondatezza, esiste la probabilità che abbiano generato un figlio senza relazioni con un uomo, anche se non c'è stata mai la possibilità di provarlo scientificamente. Quello che è interessante è il fatto che in ciascuno di questi casi il figlio era di sesso femminile. La donna, in questi casi, non può generare un maschio, perché l'ovulo femminile contiene due geni XX, e ciò significa che non potrà mai nascere un maschio senza l'intervento maschile. Quindi, anche secondo questo principio, senza l'intervento di Dio nessuna donna può generare un figlio maschio da sola, questo è accaduto solo a Maria. Ora incominciavano a capire che Gesù aveva una madre naturale ed un padre divino, Lui era l'uomo di Dio, completamente umano e completamente divino. Ora suonava diversamente la sua affermazione secondo la quale Lui stesso aveva scelto di nascere, quindi ora la domanda da porsi era quando potesse aver avuto inizio la storia di Gesù. Marco è stato il primo a scrivere la Sua storia, e l'ha iniziata da quando Gesù aveva 30 anni, il giorno del suo battesimo, perché in quel giorno la Sua opera ha avuto inizio qui sulla terra. Matteo, che ha scritto il secondo racconto, ha pensato di iniziare la storia partendo prima di quel giorno, ed ha scelto quello del Suo concepimento, includendovi la genealogia da Abramo in poi. Quindi, possiamo dire che secondo Matteo la storia di Gesù ha avuto inizio con Abramo. Luca, invece, che ha scritto il terzo racconto, ha incominciato ancora prima, ed arriva fino ad Adamo. Giovanni, che ha scritto l'ultimo dei Vangeli va addirittura oltre, iniziando la storia di Gesù addirittura nel principio: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio e si è fatta carne", ed è là che inizia la storia di Gesù. Se tu vuoi raccontare la Sua storia devi incominciare dall'inizio, con l'inizio della creazione, perché Gesù ha creato l'Universo insieme a Suo Padre. Prima di fare tavoli e sedie come falegname, aveva già creato gli alberi da cui ricavare il legno, prima di predicare il sermone del monte aveva già creato la montagna.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:06

Una volta stavo predicando in Canada per conto di una televisione statunitense, tutto si svolgeva di fronte alle cascate del Niagara, e mentre le telecamere mi inquadravano davanti a questo sfondo, mi alzai e dissi: "Vedete tutto ciò che è dietro di me? Io conosco l'uomo che lo ha fatto, l'ho incontrato quando avevo 17 anni." Naturalmente mi hanno guardato come se fossi pazzo quando ho detto che il falegname di Nazaret aveva creato tutto ciò, ma è la verità su Gesù. Noi sappiamo molte cose riguardo alla terra, sappiamo che stiamo, in un certo senso, navigando su di una grande piattaforma di roccia che sta andando molto lentamente alla deriva, ne potete sentire i movimenti con i terremoti. Le grandi masse continentali in movimento sono state chiamate "placche tettoniche"; tecton è un'antica parola greca che significa falegname, così gli scienziati, forse anche senza volerlo, hanno chiamato la terra: "placche del falegname", forse è stato lo Spirito Santo che li ha ispirati nel momento in cui inventavano il nome. Se non fossi un credente non potrei certo credere che un falegname di Nazaret ha creato l'Universo, ma questa è la verità che predichiamo. I Suoi discepoli ci raccontano che Gesù un giorno ritornerà per giudicare il mondo, ed allora Ponzio Pilato si troverà davanti a Gesù per essere giudicato, anche Mussolini ed Hitler si troveranno davanti a Lui per lo stesso motivo, perfino Maometto, Buddha, Confucio, io e te saremo là, perché sarà Lui che porterà questo mondo alla resa dei conti, Lui lo ha iniziato e Lui lo concluderà.

Io non ho nessuna paura che un giorno un uomo possa premere un bottone e far scomparire l'intera umanità, nessun uomo potrà mai dar inizio al conto alla rovescia della storia umana, c'è già un dito su quel bottone ed è il dito di Gesù. Sarà Lui che romperà i sigilli e determinerà la fine di questo mondo. La durata della vita di Gesù non è soltanto di 33 anni, ma va dall'inizio dell'Universo fino alla fine e oltre, arrivando a tutta l'eternità, questo è il nostro Re.

Ma ancora una volta cerchiamo di fare il punto: "dov'è il Regno?" Il mondo non è migliorato nei 2000 che hanno seguito Gesù, ci sono sempre guerre, fame e terremoti. Gesù stesso ha promesso che ci sarebbero stati, ma allora in cosa consiste questa promessa del Regno. Abbiamo visto che il Re è stato qui fra noi e sta regnando nel cielo, ma dove è il Suo Regno sulla terra? E' arrivato o no? Questo è il segreto che dobbiamo esaminare.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:06

UN REGNO NASCOSTO

Se le persone avessero ascoltato attentamente ciò che Gesù disse intorno al Regno non sarebbero state mai deluse; i Giudei pensavano che il Regno di Dio dovesse manifestarsi in un ben preciso momento della storia, nel quale un Re dal cielo prendesse possesso di tutta la terra e regnasse con giustizia portando pace e prosperità. E' chiaro che ciò non è mai accaduto, però Gesù spiegò ai Suoi, parabola dopo parabola, tutto il segreto e cioè che il Regno di Dio doveva essere stabilito in due fasi: ci vorranno due visite del Re per portare a termine il lavoro. Durante la Sua prima visita ha preparato il terreno per la Sua seconda venuta, con la quale completerà la Sua opera. Le cose più importanti da capire sono queste: cosa è venuto a fare la prima volta; e cosa verrà a fare la seconda. Le persone desideravano che affermasse la Sua sovranità già dalla prima venuta, ma non li ha soddisfatti perché non sarebbe stata la giusta risposta, la prima volta doveva creare sudditi, sarà la seconda volta che la Sua sovranità sarà stabilita di fatto su questa terra.

La prima volta non è venuto per giudicare, per abolire il male e stabilire il Suo regno con la forza; questo avverrà al Suo ritorno; allora doveva liberare le persone e cambiare i malvagi in giusti per salvarci dai nostri peccati. Per questo motivo ha ordinato di andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo, a fare discepoli in ogni nazione. Se Lui fosse venuto la prima volta per giudicare il male e avesse distrutto tutto ciò che è malvagio, che cosa sarebbe rimasto? Neppure i Giudei ci sarebbero più, ci sarebbe solo la terra vuota come al principio, probabilmente avremmo avuto l'equivalente di un secondo diluvio. Invece, la prima volta è venuto per salvare gli uomini e sconfiggere Satana per mezzo della croce, ed ha mandato il Suo Spirito affinché le persone potessero cominciare a vivere nel Suo Regno. Ora, però, è necessario domandarsi quanto il Suo Regno possa agire adesso su di noi, e quanto, ragionevolmente, dovremo ancora attendere il Suo ritorno. E' molto importante avere le idee chiare su questi punti, infatti anche Gesù si preoccupò di questo poiché la metà delle Sue parabole sul Regno riguardano il periodo tra le due venute, l'altra metà, invece, quello dopo il Suo ritorno. Intanto il nostro compito è preparare sudditi e conquistare colonie, dare alle persone la speranza del Suo ritorno e la visione che un giorno ogni ginocchio si piegherà ed ogni lingua confesserà che Gesù è il Signore.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:06

Molti credenti non hanno le idee ben chiare a questo proposito, alcuni tendono ad essere pessimisti, altri, invece, hanno la tendenza opposta e manifestano un ottimismo eccessivo. E' chiaro che entrambe queste tendenze sono da evitare, in quanto bisogna essere il più realisti possibile. Mi spiego meglio: per i pessimisti il Regno di Dio è completamente futuro e i credenti che credono questo si esprimono più o meno così: "Noi siamo ormai negli ultimi giorni, molti abbandonano la fede, solo alcuni sono rimasti, ho paura che quando Gesù tornerà troverà solo noi due, e non sono poi neanche tanto sicuro che la tua dottrina sia giusta." Conoscete alcuni di questi? Mettono tutto nel futuro, sono sempre con la faccia lunga e fanno fatica a frequentare la loro piccola chiesa. Questa visione pessimistica in genere è propria di alcuni credenti piuttosto anziani. Adesso, però, c'è una tendenza che va all'estremo opposto e che, quasi sempre, è propria di alcuni gruppi giovanili; il loro motto generalmente è questo: "Il Regno è qui; noi lottiamo nel nome di Gesù, cacceremo il diavolo dalla nostra terra per stabilirvi il Regno di Dio e regneremo sulle nazioni": Questa teologia è chiamata della "restaurazione" o del "dominio" e per loro il Regno è già completamente arrivato e può essere goduto già da oggi, non attendono più il secondo ritorno di Cristo perché non ne hanno bisogno, infatti loro stessi credono di poter stabilire il Regno di Dio.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:06

Ho cercato di mostrare con degli esempi alcuni comportamenti estremi, ma Gesù ci invita ad evitare tutto ciò e ad essere realisti, in quanto, anche se il Regno di Dio è già qui, ovviamente non possiamo avere tutto fintanto che il Re non tornerà. Intanto, però, il grano e la zizzania cresceranno insieme, il regno di Satana sta crescendo così come il Regno di Dio, e nessuno dei due distruggerà l'altro. Il campo in cui questi due regni si scontrano resterà misto fin quando Cristo non affronterà direttamente l'Anticristo vincendolo. Noi non elimineremo Satana, ma potremo collaborare alla crescita del Regno di Dio fino al giorno in cui il Re brucerà le zizzanie e conserverà il grano, cercando di non essere né pessimisti né ottimisti, ma realisti. Se impariamo ad ascoltare regolarmente tutte le parabole di Gesù sull'avvento del Regno manterremo il giusto equilibrio: il Regno è già qui, ma non è ancora in funzione. Dobbiamo vivere questa realtà, essendo però certi che il Re tornerà, ed allora prenderà il dominio; fino ad allora il nostro compito sarà preparare quante più persone sia possibile ad esserne sudditi. L'argomento che stiamo trattando è talmente vasto che studiandolo la nostra mente si allarga, riusciamo a vedere il mondo dei credenti popolato da persone con tendenze tra loro molto diverse.

Alcune persone vivono solo per sé, vogliono le benedizioni solo per loro; altri, vivono unicamente per la loro comunità, e tutte le loro speranze si riducono alla crescita della loro comunità; altri ancora, invece, vivono per il Regno, questi sono i grandi credenti, quelli che vogliono vedere la grandezza del Regno di Dio, quelli che hanno la grande visione ed il grande Vangelo. Dobbiamo essere figli del Regno, non solo credenti o pastori di una chiesa, ma collaboratori di Dio guardando con fede al giorno in cui tutto ciò sarà fermamente stabilito. Continuiamo ora con lo studio di un brano della scrittura tratto dal capitolo 13 del Vangelo di Matteo, che riguarda particolarmente l'argomento che stiamo trattando. Immaginiamo di essere come i discepoli seduti ai piedi di Gesù e cerchiamo di imparare anche noi alcuni dei "segreti del Regno."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:07

LA PARABOLA DEL SEMINATORE

In quel giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso al mare e molte persone si radunarono intorno a Lui, talché Egli montato in una barca, vi sedette, e tutta la moltitudine stava sulla riva. "Ed Egli insegnò molte cose in parabole dicendo: Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. E un'altra cadde nei luoghi rocciosi dove non vi era molta terra, e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu riarsa, e poiché non aveva radici, si seccò. E un'altra cadde sulle spine; e le spine crebbero e la affogarono. E un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando qual 30, qual 60, qual 100 per uno. Chi ha orecchi da udire oda."

Allora i discepoli, si accostarono e chiesero: "Perché parli in parabole?" E Gesù rispose loro: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del Regno dei Cieli, ma a loro non è dato. Perché a chiunque ha, sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. Perciò parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano e non intendano."

E s'adempie in loro la profezia di Isaia che dice: "Udrete con i vostri orecchi e non intenderete; guarderete con i vostri occhi e non vedrete: perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d'orecchi ed hanno chiuso gli occhi; che talora non veggano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca. Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; ed i vostri orecchi, perché odono! Poiché in verità vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro, e di udire le cose che voi udite, e non le udirono. Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore: Tutte le volte che uno ode la parola del Regno e non la intende, viene il maligno e porta via quel che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto la semenza lungo la strada. E quegli che ha ricevuto la semenza in luoghi rocciosi, è colui che ode la Parola e subito la riceve con allegrezza; però non ha radice in sé, ma è di corta durata; e quando venga tribolazione o persecuzione a cagione della Parola, subito è scandalizzato. E quegli che ha ricevuto la semenza fra le spine, è colui che ode la Parola; poi le cure mondane e l'inganno delle ricchezze affogano la Parola, e così riesce infruttuosa. Ma quei che ha ricevuto la semenza in buona terra, è colui che ode la parola e la intende; che porta del frutto e rende l'uno il 100, l'altro il 60 e l'altro il 30."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:07

Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: "Il Regno dei Cieli è simile ad un uomo che ha seminato buona semenza nel suo campo. Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò delle zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. E quando l'erba fu nata ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. E i servitori del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non hai tu seminato buona semenza nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?" Ed Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo." E i servitori dissero: "Vuoi tu che l'andiamo a cogliere?" Ma Egli rispose: "No, che talora, cogliendo le zizzanie, non sradicate insieme con esse il grano. Lasciate che ambedue crescano insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura, io dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio." Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: "Il Regno dei Cieli è simile ad un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è bene il più piccolo di tutti i semi, ma quando è cresciuto, è maggiore dei legumi e diviene albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi fra i suoi rami." Disse loro un'altra parabola: "Il Regno dei Cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre staia di farina, finché la pasta sia tutta lievitata."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:08

Tutte queste cose Gesù disse in parabole alla folla e senza parabola non diceva loro nulla, affinché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: "Aprirò in parabole la mia bocca; esporrò cose occulte fin dalla fondazione del mondo." Allora Gesù, lasciata la folla, tornò a casa; e i Suoi discepoli Gli si accostarono dicendo: "Spiegaci la parabola delle zizzanie del campo." Ed Egli, rispondendo, disse loro: "Colui che semina la buona semenza è il Figliuol dell'uomo, il campo è il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del regno, le zizzanie sono i figliuoli del maligno, il nemico che le ha seminate è il diavolo, la mietitura è la fine dell'età presente, i mietitori sono angeli. Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. Il Figliuolo dell'uomo manderà i Suoi angeli che raccoglieranno dal Suo Regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto e lo stridore dei denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, oda. Il Regno dei Cieli è simile ad un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per l'allegrezza che ha, va e vende tutto quello ha e compra quel campo. Il Regno dei Cieli è anche simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; e trovata una perla di gran prezzo, se n'è andato, ha venduto tutto quel che aveva, e l'ha comperata. Il Regno dei Cieli è anche simile ad una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni sorta di pesci; e quando è piena, i pescatori la traggono a riva; e postisi a sedere, raccolgono il buono in vasi e buttano via quel che non vale nulla. Così avverrà alla fine dell'età presente. Verranno gli angeli, toglieranno i malvagi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridore dei denti. Avete intese tutte queste cose?" Essi gli risposero: "Si." Allora disse loro: "Per questo, ogni scriba ammaestrato per il Regno dei Cieli è simile ad un padron di casa il quale trae fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:08

Paolo diceva a Timoteo: "Dedicati alla pubblica lettura della parola." Spero che anche voi lo stiate facendo nelle vostre chiese, perché leggere la parola di Dio è tanto importante quanto ascoltare le predicazioni, ed io, personalmente, preferisco leggere la Bibbia al predicare.

Un pò di tempo fa organizzammo con la nostra comunità, la lettura della Bibbia senza interruzione; alcune persone si alternarono in quest'opera 24 ore su 24. Cominciammo la domenica sera alle 21 e terminammo il giovedì mattina con il risultato che 2000 persone ascoltarono, vendemmo mezza tonnellata di Bibbie e la vita di molti cambiò. E tutto quello che facemmo fu semplicemente leggere la Bibbia. Alcune persone venivano con l'intenzione di restare per mezz'ora, ma poi rimanevano per tutta la notte, perché non avevano mai letto un libro tutto per intero; erano stati abituati a studiare solo alcuni piccoli passi, e questa non è certo una buona regola per comprendere la Parola di Dio. Adesso cerchiamo di trarre tutti gli insegnamenti possibili da quello che Gesù dice nel brano che abbiamo letto, e la prima cosa su cui dobbiamo meditare è questa: come mai Gesù si serviva delle parabole? Un tempo, pensavo che si servisse di queste storie per attirare al massimo l'interesse delle persone su quelle verità che esse rivelano. Adesso, però, conosco le cose un pò meglio e penso che Egli si servisse delle parabole non per rivelare la verità, ma per nasconderla. E' qualcosa di sorprendente, Egli raccontava delle storie nelle quali non era contenuta nessuna scrittura, non parlavano di Dio, né della salvezza, non c'era neppure la morale alla fine della storia, ma semplicemente concludeva con: "Se avete orecchie allora ascoltate!" E poi se ne andava.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:08

Un giorno fui invitato a predicare in una grande chiesa in Canada e raccontai loro questa storia: "Una donna aveva una riunione di vendita in casa sua; allora, per l'occasione, invitò i vicini perché potessero vedere e comprare quello che veniva mostrato. Alcuni vicini, però, erano andati soltanto per fare delle chiacchiere; una di loro disse che le sarebbe piaciuto comperare qualcosa, ma stava risparmiando per un vestito e quindi non poteva. Un'altra disse che se avesse speso dei soldi per queste cose suo marito si sarebbe arrabbiato, quindi anche lei non prese niente. Una invece comprò per 10 dollari, un'altra per 20, ed un'altra ancora spese addirittura 50 dollari." Poi dissi loro che se avevano orecchie allora ascoltassero e mi sedetti. Ci fu immediatamente silenzio nella chiesa, il conduttore diventò pallido e sembrava che si sentisse male. La chiesa era molto affollata, le persone si guardavano in faccia senza capire. Poi il pastore mi disse: "Spero che avrai qualcos'altro da dire." Risposi: "Dovrebbe essere sufficiente; perché se aveste avuto Gesù qui a predicare, probabilmente sarebbe stato tutto quello che avrebbe detto. Vi ho infatti appena raccontato una delle Sue parabole del Regno." Ed è questo che dice, nella parabola del seminatore che abbiamo appena letto, l'ho cambiata un pò adattandola ad una situazione dei nostri giorni, però è la stessa storia.

Questo era ciò che Gesù stava dando alla gente, delle piccole storie, e poi concludeva dicendo che se volevano capire non avevano bisogno di altro. Ovviamente molti si sarebbero aspettati di ascoltare grandi cose su Dio, e quindi non riuscivano a capire cosa gli altri avessero trovato in Lui, visto che sa raccontare solo storielle insulse. Io sono stato nel posto dove Gesù raccontava queste storie; è una piccola baia nel mare di Galilea; da lì chiunque si mettesse a parlare sopra una barca potrebbe essere facilmente ascoltato da 2000 persone, perché l'acustica del posto è perfetta. Sulla collina dietro la baia ho visto un contadino che seminava, ho camminato in quel campo ed ho visto anche il terreno indurito del sentiero che lo attraversa. Tutto intorno è pieno di rocce di basalto, ma c'è anche del buon terreno di origine vulcanica, molto fertile. Tutto quello che il seminatore poteva fare era semplicemente gettare il seme dappertutto, perché quel terreno non si poteva lavorare dato che era impossibile portarvi delle macchine.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:08

Io penso che le persone che erano con Gesù potessero anche vedere questa parabola, oltre che sentirla. Se fate attenzione ai Vangeli, scoprirete che Gesù spesso iniziava le Sue parabole con: guardate, osservate. Sembra proprio che stesse descrivendo qualcosa che tutti potevano vedere. Ma quello che sicuramente non faceva era pensare al loro posto, per cui la parabola era un modo per nascondere la verità, e quindi solo coloro che conoscevano il segreto del Regno potevano comprendere. Questo è ciò che ancora oggi accade; difatti ogni volta che predichiamo la Parola di Dio possono accadere due cose a coloro che ascoltano: o tornano a casa avendo di più di quello con cui erano arrivati, oppure se ne vanno avendo perso qualcosa di ciò che avevano.

Accadrà così anche in questo nostro incontro: o tornerete a casa con una comprensione più ampia del Regno, oppure avrete fatto ancor più confusione; perché a chi ha sarà dato, mentre a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere. Perciò ogni predicazione è una selezione, ed in seguito a questa, ogni persona che ascolta uscirà più o meno motivata a proseguire il suo cammino col Signore. Se nel giornale che leggete ci sono i cruciverba potete facilmente fare un paragone: io ne ho cominciati centinaia, ma non ne ho mai completato uno; di solito inizio con molto interesse, ma poi quando si fa più difficile, non so perché, ma perdo l'interesse con cui ho iniziato e finisce tutto lì. Questo è ciò che accade anche con le parabole: o ti troverai nella condizione di voler veramente sapere ciò che Gesù dice e così ti impegnerai a fondo per comprendere il significato, per cui avrai una visione più ampia; o perderai anche l'interesse iniziale perché non ti va di dedicare i tuoi sforzi a questo fine.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:09

Ricordate quando Isaia incontrò il Signore nel tempio? Quando Lo vide esclamò: "Ohimè sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e vivo in mezzo ad un popolo di labbra impure." Ma un angelo volò dall'altare e toccò la bocca di Isaia con un carbone acceso purificandola. Ecco come iniziò il suo ministero profetico: il Signore disse: "Chi manderò, chi andrà per noi?" Ed Isaia rispose: "Eccomi, manda me!" Sfortunatamente, però, molte persone a questo punto si fermano, come se tutti dovessero imparare a fare ciò che fece Isaia. Ho sentito leggere questo capitolo molte volte in chiesa, e sempre si fermano lì, come se la lezione fosse finita. Ma la parte più importante di ciò che Dio gli dice sta nei versi seguenti; difatti leggiamo: "Và e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi, e non veda con gli occhi né, oda con gli orecchi, né comprenda con il cuore, né si converta in modo da essere guarito." E' un ministero molto strano quello di predicare a chi non si convertirà, ma lui era lo strumento di giudizio su quel popolo, e questa parte del profeta Isaia è citata spesso nel Nuovo Testamento: Gesù la usò per raffigurare il Suo ministero ed anche Paolo la usò; con ciò praticamente Dio sta dicendo che nasconderà la verità.

Gesù parlò in parabole perché solo coloro che hanno le chiavi del regno potessero comprendere; difatti solo coloro che avevano visto qualcosa di unico in Gesù non si arrendevano, ma pretendevano spiegazioni, volevano arrivare a capire tutto ciò che si celava dietro a quei semplici racconti. E' così che Gesù capiva chi era veramente interessato, si tratta di un sistema molto semplice e sicuro.

Noi facciamo di tutto per convincere le persone a venire in chiesa; spesso vogliamo rendere troppo facile il cammino di coloro a cui parliamo, tentiamo di cibarli con il cucchiaino e vogliamo pensare al posto loro. Ma Gesù era più saggio; Lui predicava in maniera tale che coloro che erano andati solo per curiosità tornavano via, e solo quelli che seriamente volevano comprendere si fermavano per chiedere spiegazioni. Fu così anche per la folla che udì la parabola del seminatore; non la comprese e neppure chiese che cosa volesse dire. Solo i discepoli lo fecero, ed a quelli Gesù disse: "A voi è dato di conoscere i segreti del Regno." Loro avevano qualcosa, ed è per questo che sono stati premiati.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:09

In Inghilterra c'è il modo di dire che la domenica, dopo il culto, quando le persone tornano a casa, per pranzo hanno il predicatore allo spiedo; questo significa che si mettono a discutere sulla bravura del predicatore; come se questo significasse qualcosa. Il tutto viene ridotto ad un argomento di conversazione da salotto; è piuttosto raro che qualcuno si avvicini e ti chieda: "Cosa intendevi dire? Vorrei saperne di più."

Diamo ora uno sguardo alle parabole di questo capitolo; hanno tutte il medesimo soggetto: la crescita del Regno e più precisamente cosa ci fosse da aspettarsi per il futuro. Tutto ciò è molto importante anche per noi oggi, e per avere le idee più chiare a proposito, proviamo a dare uno sguardo alle statistiche sulla percentuale delle conversioni. Facciamoci una domanda: se un seminatore seminasse 4 semi, quanti darebbero frutto? Generalmente la risposta a questa domanda varierà a seconda se a rispondere è un pastore od un evangelista. Il successo della semina, secondo l'evangelista, è del 75%, per cui tre semi su quattro germoglieranno. Secondo il pastore, invece, sarà del 25%, per cui uno solo crescerà; per lui, due hanno iniziato a germogliare, ma solo uno ha prodotto il frutto, e solo questo può considerarsi un convertito. La ragione di tutto questo è che l'evangelista si contenta di avvicinare le persone a Cristo, mentre il pastore vuole vedere dei credenti completi.

Questa storiella vi mostrerà quale sia la differenza di fondo fra un pastore ed un evangelista. Tre uomini in Canada stavano cacciando orsi, ed a questo scopo avevano affittato una capanna nella foresta. Un giorno, mentre due di loro stavano facendo colazione, guardando dalla finestra videro il loro amico che correva verso la capanna inseguito da un orso. Erano molto preoccupati perché pensavano che non sarebbe riuscito ad arrivare prima di essere raggiunto, quindi, per agevolarlo, si precipitarono ad aprire la porta per richiuderla poi non appena fosse entrato lasciando così l'orso fuori. Ma con grande sorpresa dei due, quando l'inseguito fu vicino, con un balzo si fece da parte, e l'orso in corsa non riuscendo a fermarsi entrò al posto suo; quindi, da fuori, lo chiuse dentro gridando ai due: "Voi intanto pensate a questo, ed io andrò a procurarne altri."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:09

Questa è sostanzialmente la differenza fra un evangelista ed un pastore: l'evangelista spinge le persone in chiesa, poi è compito dei pastori preparare quelle persone per la vita cristiana. L'evangelista è l'uomo delle quantità, il pastore, invece, è quello della qualità. Gli evangelisti vogliono vedere la chiesa piena di persone, i pastori, invece, ne preferiscono poche ma buone.

In realtà entrambe le categorie possono fare opera di evangelizzazione; ma l'evangelista pescherà con la rete, mentre il pastore con la canna. Tutte le chiese hanno assolutamente bisogno di entrambi ma la loro coesistenza è generalmente burrascosa, perché hanno un diverso modo di pensare, ed è questa inclinazione che fa di ogni credente un potenziale evangelista o pastore. Comunque anche l'evangelizzazione deve proseguire; dobbiamo fare come contadini, i quali sono ben coscienti che i loro semi non attecchiranno tutti, ma, ugualmente, non cessano di seminare perché sono sicuri che il risultato finale sarà senz'altro positivo. Prendiamo l'esempio citato da Gesù stesso: Egli dice che soltanto un seme su quattro crescerà, e quell'unico seme produrrà in alcuni casi il 30, in altri il 60 ed in altri il 100% del seminato, perciò mediamente il 60%. Quindi ne avremo sempre un vantaggio, ecco perché i contadini continuano a seminare, ne vale la pena, perché ci sarà un guadagno comunque. Questo è molto incoraggiante, poiché se guardassimo solo ai fallimenti smetteremmo di seminare, ma se guardiamo alla messe finale di cui parla Gesù, continueremo a propagandare la parola del Regno, perché ci dà la certezza che il nostro lavoro non è vano. Gesù praticamente ci dice: "Non ti preoccupare di ciò che accadrà ai semi; continua a seminare, perché ci sarà una mietitura che vale il tuo lavoro; continua a seminare e un giorno avrai un grande raccolto."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:09

Conosco un credente che in Etiopia lavorò duramente come missionario, poi un giorno, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, fu costretto ad abbandonare il paese per tornare in Inghilterra. Egli era molto amareggiato del fatto che tutto il suo lavoro aveva portato alla conversione di un solo mendicante cieco, e benché il posto fosse particolarmente difficile, si propose che, se un giorno fosse stato possibile, egli avrebbe ripreso la sua attività proprio lì. Poi la guerra finì ed egli con alcuni altri missionari tornò e scoprì che quel mendicante cieco era divenuto pastore di una chiesa con 3000 membri. Questa è una prova che non possiamo sapere come Dio userà il nostro lavoro, il nostro compito è solo quello di parlare, al resto penserà Lui.

Passiamo adesso ad esaminare la seconda parabola contenuta nel brano che abbiamo letto, cioè quella del grano e delle zizzanie. In questa, Gesù parla di un contadino che semina del buon grano e di un nemico che di notte mescola al seme sparso il seme di un'erba velenosa chiamata zizzania. Si tratta di una pratica ancora svolta in alcune parti dell'India per procurare danno a qualcuno, difatti nessuno potrà mai mietere quel grano senza correre il rischio di tagliare insieme a lui anche il veleno contenuto nelle zizzanie. Come dice la parabola, quando le due piante sono piccole sono praticamente uguali, poi man mano che crescono, incominciano a mostrare la loro differenza che diventerà ben chiara al momento del frutto. Gesù spiegò che anche per il Regno sta accadendo la stessa cosa e quando l'erba velenosa sarà cresciuta, ed i contadini riconoscendola vorranno sradicarla, il padrone, per paura di rovinare anche il grano, li fermerà, rassicurandoli che al tempo della mietitura saranno chiamati mietitori altamente specializzati che bruceranno le erbe velenose e raccoglieranno il grano nel granaio. Ancora una volta nessuno comprende il significato, ed ancora una volta soltanto i Suoi discepoli gli chiedono ulteriori spiegazioni, e come sempre Gesù gliele fornisce dicendo: "Il campo è il mondo, io sono il seminatore, il buon grano sono i figli del Regno, l'erba cattiva sono quelli che appartengono al diavolo; lui stesso li ha seminati. Voi però non siate tentati di toglierli di mezzo agli altri, perché potreste sbagliarvi e sradicare anche il buon grano, solo gli angeli lo possono fare con sicurezza, ed è ciò che faranno alla fine del mondo." Cosa significa esattamente tutto ciò? Proviamo a fare un esempio: Ho letto che quando la città di Winnipeg in Canada fu fondata, le prime persone che vi abitarono furono i pionieri; a questi seguirono delle prostitute, poi arrivarono le famiglie dei pionieri, ed in ultimo anche evangelisti e pastori, e non passò molto tempo che quella città aveva chiese di tutte le denominazioni. A questo punto, anche per favorire i buoni rapporti fra le diverse congregazioni, i pastori si incontrarono per decidere come impegnare tutti i credenti in un'unica opera per il bene comune. Uno di essi suggerì di allontanare le prostitute dalla città, e subito tutti furono entusiasti dell'idea. Questa opera ebbe successo, tutte le prostitute furono allontanate ed i credenti si rallegrarono perché ora intorno a loro c'era più pulizia.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 18:09

Questo è un esempio di come gli uomini possano togliere le erbacce: tutti pensarono solo a sradicare, nessuno di loro pensò di parlare di Gesù, né a loro né ai loro clienti abituali. Quei cristiani si entusiasmarono perché pensavano di estirpare il male; ma questo non spetta a noi, perché anche in mezzo a quelle prostitute poteva esserci del buon grano, ma fu reciso insieme alle zizzanie. Comprendete questo segreto del Regno? Dio non ci ha affidato il compito di eliminare il male, ma di seminare il bene in vista della mietitura; noi non siamo chiamati a togliere, ma a redimere. La nostra è una missione positiva, non negativa, e questo è un importante segreto del Regno. Non cercare di entusiasmare gli animi dei credenti impegnandoli a sradicare il male, ma fallo per seminare il Regno. La crescita delle erbacce non influirà sulla consistenza del raccolto, ma questo potrà subire un calo se cerchiamo di liberarci dal male; questa è una lezione che dobbiamo sempre tenere presente.

In alcuni altri passi, Gesù usava ancora lo stesso mezzo delle parabole per dare incoraggiamento. Ne abbiamo degli esempi nella parabola della pecora perduta, in quella del seme di senape, oppure in quella della dramma perduta e quella del lievito. A questo proposito è utile notare che le prime due erano indirizzate più ad un pubblico maschile mentre le altre ad uno femminile, poiché lui era attento anche a particolari di questo tipo, tanto desiderava che tutti potessero comprendere. In una di esse viene detto che il Regno dei Cieli è simile ad un granello di senape; ne avete mai visto uno? In Betania ho visto uno di questi alberi, l'ho scosso e centinaia di semi sono caduti nel palmo della mia mano. Avevo difficoltà a vederli tanto erano piccoli, ma uno di questi, benché così piccolo, può diventare un albero altissimo ed ospitare centinaia di uccelli che si cibano proprio di essi.

Gesù disse che il Regno dei Cieli era simile a quel granello e che un giorno sarebbe diventato un grande Regno. Aveva 11 uomini in quel tempo ed oggi ne ha circa un miliardo e mezzo; questo dimostra che aveva ragione. Qualcuno a volte mi chiede come ci si senta a lavorare per una organizzazione morente, poiché secondo alcuni la chiesa sta ormai morendo. A questi io rispondo che non è il caso della chiesa a cui appartengo, cioè la chiesa di Gesù. Infatti per ogni minuto in cui parliamo, nel mondo vi si aggiungono 45 nuovi membri, e nonostante quelli che muoiono l'incremento continua. La chiesa è l'unica società esistente che non perde nessuno dei suoi soci a causa della morte, essa non è mai calata, perché ogni credente che muore si trasferisce in un altro settore della chiesa e perciò può solo crescere. Comunque in tutta la sua storia non è mai cresciuta al ritmo di oggi. Tra il 1900 ed il 1982 la popolazione in Africa ed in Asia si è moltiplicata per due, la chiesa, invece, si è moltiplicata per 13.

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com