IN SPIRITO E VERITA'

GESU' E' SPIRITO E I VERI CRISTIANI
LO ADORANO IN SPIRITO E VERITA'
 
 
 

IL REGNO DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2011 18:26
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:53

Saul era un indemoniato, e quando in una battaglia furono uccisi i suoi tre figli anche lui si tolse la vita. Il Re che gli succedete fu un bravo Re, un uomo secondo il cuore di Dio. Non era un grande uomo ma aveva un grande cuore ed anche se le sue origini erano molto umili, difatti era un pastore, era ugualmente un valoroso combattente. Davide uccise leoni ed orsi con la sua fionda, e più tardi anche Golia, il gigante. Israele non visse mai un periodo così felice come quello in cui regnò Davide. Ancor oggi, ricordando quel periodo, bramano un suo ritorno. Solamente sotto Davide essi occuparono tutto il territorio che Dio aveva loro promesso e vissero in pace e prosperità. Sembrava davvero che ogni cosa andasse per il giusto verso, ma improvvisamente tutto parve crollare anche con lui, ed in maniera molto banale.

Un giorno mentre il suo esercito era andato a combattere, Davide rimase a Gerusalemme perché non ne aveva voglia, e non avendo niente da fare si mise a passeggiare sulla terrazza del suo palazzo. Da lì vide una donna molto bella che stava facendo il bagno e fu da quel momento che le cose cominciarono nuovamente a precipitare; in quel periodo lui venne meno a ben 5 dei 10 comandamenti: concupì questa donna, comprò dei falsi testimoni, la fece rapire, commise adulterio con lei e fece uccidere suo marito; da quel giorno il regno di Davide iniziò il suo declino. E poiché il cattivo esempio dei padri si riflette anche sui figli, quell'atto introdusse immoralità in tutta quanta la famiglia, che egli vide andare gradualmente allo sfascio fino al punto di dover fuggire da loro. Fu una storia davvero tragica. Più tardi riuscì in qualche modo ad aggiustare le cose, ma poi Satana lo portò di nuovo nel suo regno. Una cosa interessante da notare riguardo al suo adulterio con Betsabea è che in quel caso Satana non viene neppure menzionato, Satana non aveva avuto niente a che fare con tutto ciò, Davide fece tutto di sua iniziativa. Perciò, anche noi, non diamo sempre la colpa a Satana per gli appetiti della nostra carne, perché anche se è comodo farlo, non è sempre vero.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:53

Nella seconda occasione, invece, fu veramente Satana che andò da Davide sottilmente dicendo: "Ora sei un Re molto importante, sai di quante persone disponi? Perché non fai un censimento, così potrai renderti conto di quanto sei grande!" Questo fu un attacco molto sottile; non c'è niente di sbagliato nel voler rendersi conto del numero dei propri sudditi, c'è infatti un intero libro nella Bibbia chiamato "Numeri", nel quale Dio conta il suo popolo. Anche il giorno di Pentecoste qualcuno si prese la briga di contare i battesimi arrivando a contarne fino a 3000, quindi non c'è niente di sbagliato nel contare, ma è sbagliato farlo per vanità. Per esempio, un pastore deve contare le sue pecore per controllare che nessuna si sia persa, ma quando dirà di avere 500 membri assidui, e si vanterà di avere la più grande chiesa di quel territorio, ecco che avrà aperto una porta a Satana. Così Davide fece il censimento in Israele e concluse di essere un gran Re, e questa fu veramente la sua fine; infatti dopo ciò non fece più niente che sia degno di nota. Così perfino questo Re, il migliore che essi ebbero, finì in disgrazia.

A lui seguì Salomone, che voleva far diventare Gerusalemme la capitale più bella del mondo. Egli si fece costruire un magnifico palazzo e poi si sentì colpevole perché Dio aveva ancora come dimora soltanto una tenda; per questo decise di costruire il tempio che suo padre Davide aveva progettato. Avete mai notato che per costruire il suo palazzo ci vollero 12 anni, mentre per costruire il tempio ne occorsero solo 7? Come mai fu impiegato più tempo per costruire la sua casa che il tempio di Dio? Questo può già rivelarvi qualcosa. La regina di Saba andò fino a Gerusalemme per vedere la gloria di Salomone, e quando se ne rese conto disse: "Neanche la metà della verità sul tuo conto è stata detta." Al che Salomone compiaciuto pensò: "Ho fatto davvero un buon lavoro." A causa del suo modo di governare, inevitabilmente, la sua morte portò il paese in una guerra civile: 10 tribù si staccarono dal governo di Gerusalemme, solo 2 rimasero fedeli al Re, con il risultato che ora c'erano due Re: Geroboamo a nord e Roboamo a sud. A questo punto la storia nel libro dei Re inizia a saltare da nord a sud creando molta confusione. Comunque ciò che racconta vi farà scoprire che quasi tutti i Re del nord furono malvagi; essi regnarono in media tre anni, molti di loro morirono di morte violenta: assassinati, uccisi in battaglia o avvelenati. Nel sud invece un Re su tre fu un buon Re, ed il periodo medio di regno di ogni buon Re fu 33 di anni. Non pensate che sia interessante il fatto che un buon Re regni per 33 anni?

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:53

Poi velocemente il libro dei Re conclude il suo racconto con Sedechia; l'ultimo Re del sud, al quale, davanti alla sua famiglia, furono strappati gli occhi e poi deportato in catene a Babilonia. Il popolo perse la sua terra e ritornò schiavo, questa volta sotto Babilonia, e lì rimase per 70 anni. Sapete perché sono stati in esilio per 70 anni? Una delle regole che Dio aveva dato loro è questa: "Ogni 7 anni dovete far riposare il terreno per un anno; per 6 anni potete seminare e raccogliere, ma il settimo è di riposo, perché anche il terreno ha bisogno di riposo." Loro però non lo avevano fatto; per circa 500 anni avevano seminato e raccolto, non curandosi della Sua legge, ma Dio aveva registrato tutti gli anni che la terra non aveva avuto riposo e quando il conto arrivò a 70 disse: "Se non avete voluto dare riposo alla terra glielo darò io." Leggete la Bibbia perché in essa tutto fa parte di un disegno ben preciso. Qui viene mostrata l'altra faccia del Regno di Dio: se noi non viviamo secondo la volontà del Re, succedono degli imprevisti e tutti i nostri piani potrebbero essere sconvolti. Così quando questo popolo ritornò nella sua terra non aveva più un Re, ma solamente sacerdoti. E cosa pensate che potesse accadere?

I profeti guidarono il paese da Mosè a Samuele, i Re da Saul a Sedechia, ed ora i sacerdoti da Zorobabele a Caiafa. E cosa accadde? Niente cambiò, erano ancora nei guai, non avevano più la libertà politica perché erano stati sottomessi dai persiani, anche se questi permisero loro di ricostruire Gerusalemme. Ai persiani seguirono i greci ed infine i romani. C'è stato solo un breve periodo in cui ottennero la libertà politica, quando si ribellarono guidati dalla famiglia dei Maccabei, ma poco dopo la persero di nuovo, così rimasero in un territorio occupato. Ma cosa ne è stato del regno? Certamente questa non era la vita che avevano sperato: sembrava tutto un fallimento, ma non lo era.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:54

L'ATTESA PREMIATA

Negli ultimi tempi in cui il paese fu guidato dai sacerdoti, c'era ancora un piccolo gruppo di persone che viveva secondo le leggi di Dio: erano poveri ma devoti, vivevano per il Re e lo stavano aspettando. Tra loro c'era un vecchio chiamato Simeone ed una vecchia chiamata Anna; ma che cosa stavano aspettando con esattezza? Ebbene le cose erano due: la restaurazione del regno di Israele come ai tempi di Davide e l'adempimento della promessa di Dio sulla quale era basata questa speranza, poiché Dio aveva promesso che uno dei figli di Davide sarebbe stato perennemente sul trono in Israele. Durante quei 1000 anni continuarono ad esserci alcune persone che aspettavano pazientemente colui che avrebbe riportato la libertà politica, che li avrebbe protetti, avrebbe provveduto per loro, avrebbe restaurato l'adorazione nel tempio ed il regno di Israele. Nonostante che ormai fosse stato completamente deportato, Egli lo avrebbe ricostituito. Dio lo aveva promesso, ed aveva anche detto che questo Re sarebbe nato in Betlemme di Giudea, ma allo stesso tempo sarebbe appartenuto anche alla Galilea delle nazioni. Sarebbe nato nella parte privata-nazionale ma avrebbe vissuto nella parte internazionale-pubblica e sarebbe stato chiamato anche il Nazareno. C'erano 150 promesse intorno alla venuta di questo Re attraverso le quali noi possiamo addirittura ricostruire la vita di Gesù per mezzo del Vecchio Testamento: nato nel sud e portato a nord, unto dallo Spirito Santo e perciò Messia, l'Unto, il Cristo, il Re. Questo resto di persone si tramandò la speranza per 1000 anni, nonostante che negli ultimi 400 Dio avesse cessato di parlare al Suo popolo. Malachia infatti, fu l'ultimo dei profeti del Vecchio Testamento e per 400 anni non si seppe più niente di Dio. Anche se questo fu un tempo eccezionalmente lungo, la loro speranza era ancora in vita ed ogni qualvolta nasceva un maschio il padre correva per le strade e gridava: "David - David". Quello era un modo per dire che era nato un bambino che avrebbe potuto essere quel Re; ogni padre sperava in cuor suo di diventare il padre di quel Re, ed ancora oggi ci sono dei Giudei che fanno questo. Ma Dio stava per fare qualcosa di inaspettato, essi stavano chiaramente aspettando un Re terreno, e Dio avrebbe dato loro un Re terreno ma che sarebbe stato anche un Re celeste ed avrebbe trasportato il trono dalla terra in cielo. Perciò ottennero quello che si aspettavano, ma non esattamente quello; più avanti vedremo meglio le perplessità che ebbero. C'era però anche un'altra grande speranza: quella di un regno internazionale. Non tutti i Giudei però la tenevano viva, ma solo coloro che amavano il libro del profeta Isaia.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:54

Penso che Isaia sia il libro più importante del Vecchio Testamento; per me è come l'intera Bibbia condensata. La Bibbia infatti si divide in due parti: 39 libri nel Vecchio Testamento e 27 nel Nuovo, in tutto 66 libri, ed Isaia ha proprio 66 capitoli. La prima metà di questo libro è composta da 39 capitoli e la seconda da 27; la prima parte è un riassunto del Vecchio Testamento, la seconda è un riassunto del Nuovo. Infatti Isaia 40 inizia con il ministero di G.Battista: "C'è una voce che grida nel deserto..." poi parla del servitore di Dio e dello Spirito del Signore che scende sopra di lui per predicare la buona novella ai poveri; parla di un servo che muore, e che attraverso le Sue lividure sarà guarita l'intera umanità; dice che il Signore ha messo su di Lui l'iniquità di noi tutti, e che infine anche se messo a morte risusciterà. Isaia 66 finisce, poi, con un nuovo cielo, una nuova terra ed un posto dove il verme degli empi non morirà ed il fuoco non si spegnerà mai E' come se Dio avesse presa tutta quanta la Bibbia e l'avesse condensata in un solo libro.

Nella seconda parte, il libro di Isaia contiene due parole chiave: Gerusalemme e Nazioni. In questa parte non è data semplicemente la speranza di restaurazione del regno di Israele, ma anche quella di un Messia regnante sopra tutte le nazioni del mondo. Anche i gentili saranno inclusi nel suo Regno. Questa sarà la buona notizia che arriverà fino alle estremità della terra. Questo Re porterà un disarmo multilaterale, le nazioni trasformeranno le loro spade in vomeri e non impareranno più a fare la guerra, finalmente ci sarà pace sulla terra. Dal tempo in cui Isaia scrisse il suo libro al giorno in cui Simeone ed Anna andarono al tempio, con questa speranza nel cuore, passarono 700 anni, durante i quali una parte fedele di Giudei continuò a passare questa speranza ai loro figli. Ma ora, finalmente, l'attesa era terminata; infatti queste due persone incontrarono una giovane coppia, una ragazza di 15 anni di nome Maria e un falegname di nome Giuseppe, che avevano portato il figlio al tempio per ringraziare Dio. Simeone vedendo il bambino disse: "Signore ora posso morire felice, perché l'ho visto! Quel bimbo è il Re, alla fine è arrivato!" Anche la vecchia Anna vide il bambino, anche lei sapeva che quello era il Re e finalmente la loro attesa fu coronata dal successo.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:54

Il Nuovo Testamento inizia con le prime parole di Giovanni Battista: "Il Regno di Dio è arrivato, ormai è qui vicino", era la prima volta dopo 400 anni che sentivano parlare di nuovo un profeta. I libri scritti in quei 400 anni infatti non fanno parte della Bibbia, anche se sono interessanti da leggere non sono parola di Dio, perché Dio non stava parlando; per questo motivo sono stati chiamati "apocrifi", una parola che significa "nascosti." Adesso però, stava di nuovo parlando. C'era un uomo sulle rive del Giordano con gli stessi abiti di Elia, non c'erano interrogativi intorno a lui: era senza dubbio un profeta! Egli diceva a tutti coloro che andavano da lui: "Avete bisogno di un bagno, siete un popolo sporco, dovete pulire la vostra vita prima che arrivi il Regno." Difatti era proprio questo il significato che aveva quel tipo di battesimo. Gesù è nato come Re dei Giudei ed è morto come tale, il suo ministero si risolse nel campo dei Giudei, ma adesso è il Re di tutto il mondo. Noi dobbiamo cercare di capire la grande speranza che il popolo Giudeo riponeva nel Messia se vogliamo comprendere la delusione che ebbero con Gesù. Giovanni Battista fu deluso e dubitò che Egli fosse veramente il Cristo, la gente fu delusa, i discepoli che stavano camminando sulla via di Emmaus erano delusi, il popolo di oggi è ancora deluso; tutti si chiedono dove sia il suo regno. Guardiamo al mondo di oggi; il Cristianesimo è in esistenza da 2000 anni, ma il mondo è migliorato? Tutt'altro! Perciò c'è una grande delusione riguardo all'opera di Gesù, quindi anche noi dobbiamo porci la domanda: "Dov'è questo suo Regno?" La ragione principale della delusione che ebbero i Giudei stava nel fatto che per loro il Regno rappresentava la soluzione di ogni problema, secondo loro quando questo regno fosse venuto ogni cosa sarebbe stata messa a posto: le guerre, le ingiustizie e tutto ciò che non andava bene sarebbe finito. Ma fino al giorno d'oggi questo non è ancora accaduto, perciò che cosa ne è stato del Regno di Dio? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:55

Spero che vi rendiate conto che esiste un grosso problema; le speranze del popolo giudaico non furono adempiute, i romani continuarono ad occupare la loro terra, 40 anni dopo il ministero di Gesù il tempio fu distrutto e i Giudei furono dispersi in tutto il mondo. Dov'è il Regno di Dio? C'è una intera teologia, nata 140 anni fa nella chiesa dei fratelli, che dice che questo Regno non è affatto venuto, è un qualcosa del futuro. Ma è questa la verità? Dobbiamo tutti interrogarci su questo argomento se pensiamo alle cose che Gesù ha detto. Giovanni il Battista disse che il Regno era arrivato, e poco dopo dubitò di Gesù pensando che forse si era sbagliato. Gesù diceva che il Regno sarebbe venuto con lo Spirito Santo e con il fuoco, ma Giovanni non vide nessuno dei due.

Noi ora sappiamo che lo Spirito Santo è venuto, ma il battesimo del fuoco non è ancora venuto, non lo abbiamo ancora visto, ed il male non è stato ancora eliminato. Giovanni Battista diceva: "Accertatevi che non ci sia niente di malvagio nella vostra vita altrimenti sarete bruciati quando questo Regno verrà, lavate i vostri peccati!" Diceva questo perché battesimo e Regno sono strettamente connessi tra loro. Il battesimo serve infatti per entrare nel Regno puliti come buoni sudditi. Il Battista si rendeva conto che il vero problema era la mancanza dei sudditi, quindi per preparare la strada all'avvento del Re doveva formare sudditi degni. Per questo, prima che il battesimo potesse essere celebrato, richiedeva che fossero fatti due passi; il primo dei quali era dare prova di ravvedimento. A questo proposito sarebbe bene che anche i pastori di oggi si comportassero alla stessa maniera. Purtroppo molti, invece, oggi battezzano su una semplice espressione o professione di fede, ma nella Bibbia viene esplicitamente detto che allora battezzavano sulla dimostrazione di un vero ravvedimento. Infatti Giovanni pretendeva dei segni di ravvedimento, e quando gli chiedevano che cosa significasse ciò rispondeva: "Se avete troppi abiti dateli a chi non ne ha, se siete disonesti cercate di non esserlo più."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:55

Erano tutte cose molto pratiche, a noi non sembrano cose spirituali, ma il ravvedimento è una cosa pratica. Oltre a questo, poi, richiedeva anche un'altra cosa sulla quale non ho mai sentito nemmeno una predicazione: "Siate contenti del vostro salario." Quanti di voi hanno ascoltato un sermone su questo argomento? Eppure è un messaggio molto importante, perché si dà dimostrazione del ravvedimento quando siamo contenti del nostro salario. Quanti di voi però sono soddisfatti del proprio salario? Nessuno? La prima cosa che un battesimo di ravvedimento richiede è dare la prova del ravvedimento, e ciò si dimostra mettendo a posto la nostra vita. Giovanni non battezzava chi non lo dimostrava e chi non confessava i suoi peccati. La confessione è una cosa molto importante, nella Bibbia si parla molto spesso della confessione. Io penso che quando Giovanni battezzava facesse questa domanda: "Quali peccati vuoi che ti vengano lavati?" Allora probabilmente li nominavano uno ad uno così: "Voglio che la mia ira, la mia concupiscenza ed il mio orgoglio mi lascino." In questo modo egli preparava il popolo per il Regno, e noi abbiamo bisogno di fare la stessa cosa; è questa la maniera in cui possiamo aiutare le persone ad essere pronte per questo Regno.

Molto spesso noi invitiamo la gente a credere senza insegnare loro né il ravvedimento né come confessare i peccati; facciamo loro recitare soltanto la preghiera del peccatore penitente, così il tutto si riduce ad una filastrocca di mezzo minuto e basta. Ovviamente in questo non c'è alcun ravvedimento perché non c'è una confessione reale di peccati particolari. Non c'è il mettere a posto le cose del passato, perciò nessuna meraviglia se i cristiani che sono prodotti da questa pratica sono miseri cristiani. Ravvedimento e battesimo sono molto importanti; una evangelizzazione che li lasci da parte e che richieda solo di ricevere Gesù (cioè, credere semplicemente) purtroppo non è il Vangelo del Regno! Invece: "Ravvediti e sii battezzato" è ciò che Pietro disse nel giorno della Pentecoste. Quando tu predichi il Vangelo del Regno il tuo modo di evangelizzare cambia, perché ora il tuo obbiettivo non è più far decidere alcune persone ad andare in chiesa, ma cerchi di fare sudditi per il Re, perciò deve cambiare il tuo modo di fare.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:56

Il Battista diceva: "Colui che verrà vi darà qualcosa che io non posso darvi: Lui vi battezzerà nello Spirito Santo." Giovanni non poteva portare le persone nel Regno, poiché nemmeno lui vi era. Gesù parlando di lui disse che era il più grande uomo vissuto sulla terra, ma il più piccolo del Regno dei Cieli era maggiore di lui; e questa è una delle ragioni per cui Giovanni non fece nessun miracolo durante il suo ministero. Viene detto nel Nuovo Testamento che egli non ha guarito né cacciato demoni, ma ha semplicemente preparato delle persone per il Regno. LA SFIDA

In quel tempo ci fu un confronto, una lotta fra due Re: il Re del Regno di Dio, ed il re di questo mondo; ciò si verificò quando Gesù si ritirò per 40 giorni nel deserto, cioè proprio all'inizio del suo ministero. Dopo 6 settimane senza cibo Gesù era stanco ed affamato, e siccome a Satana piace colpire chi è giù fisicamente, si presentò a lui con delle offerte dicendo: "Ho il compito giusto per te, voglio che tu sia l'Anticristo, voglio che diventi il Re dei regni della terra sotto il mio governo." Se mai Gesù avesse accettato questa offerta avremmo dovuto chiamarLo Gesù l'Anticristo, non Gesù Cristo, ed un giorno un uomo la accetterà, ma Satana la fece a Lui per primo cercando di coinvolgerLo. Comunque egli non accettò e rispose: "Io sono sotto il governo di Dio, perciò non posso essere un tuo suddito." Al che Satana disse: "Tu sei affamato e qui ci sono delle pietre che sembrano dei pani, trasformale e sfamati!" Io sono stato in quel deserto e le pietre sembrano davvero dei pezzi di pane sparsi sul terreno. Ora, sono sicuro che nessuno di voi è mai stato tentato di trasformare pietre in pane, così come non lo sono stato io, perché per noi sarebbe un pensiero assurdo, ma lo è stato Gesù, perché per lui era possibile, però rifiutò di farlo.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:56

Come mai si rifiutò visto che il suo primo miracolo fu quello di cambiare l'acqua in vino? Che differenza c'è nel cambiare pietre in pane o acqua in vino? Perché una era giusta e l'altra no. Vi siete mai posti questa domanda? C'è una risposta molto semplice: perché avrebbe dovuto cambiare le pietre in pane per la Sua persona, mentre cambiò l'acqua in vino per gli altri. Satana stava tentando di fare di Lui un Re che si preoccupasse in primo luogo di sé stesso, mentre Egli era venuto per servire gli altri: questa rinuncia determinò la vittoria di Gesù. Ora l'uomo forte, cioè Satana, era legato, non era riuscito a convincerLo per cui non aveva nessuna autorità su Gesù. Non avrebbe potuto ostacolarLo nel Suo compito, e tutte le sue vittime potevano essere finalmente liberate.

A Nazaret, nel suo primo sermone, Gesù disse: "Lo Spirito del Signore è su di me per portare liberazione ai prigionieri." Ma essi lo conoscevano troppo bene, per loro era un semplice falegname del villaggio ed era difficile poterlo credere; ma da quel momento in poi Egli iniziò a dare libertà alle vittime di Satana. Ogni tipo di malattia fu guarita, Egli stava realmente liberando le vittime del diavolo; di una donna piegata in due Gesù disse: "Satana ha tenuto legata questa donna per 18 anni ma ora io la libererò." Con i suoi miracoli Gesù stava dimostrando che il Regno di Dio è sovrano anche su quello di Satana, perché ogni guarigione è una dimostrazione palese che Egli è il Re e che il Regno di Dio ha autorità non solo sopra Satana, ma anche sopra le forze della natura. Così si dimostra il Regno di Dio, questo è il Suo governo. Un giorno Gesù predicò più a lungo del solito, tutti erano ormai stanchi ed affamati, e dopo aver finito di predicare a circa 12000 persone disse ai discepoli: "E' meglio che vi preoccupiate di dare loro da mangiare; date loro un pò del vostro cibo." I discepoli avevano portato del cibo, ma se lo erano già mangiato, di nascosto; Gesù sapeva che lo avevano fatto, perciò disse: "Date loro del cibo." Come mai lo sapeva? Perché avevano 12 ceste vuote. Questo è un particolare che passa spesso inosservato; essi devono aver pensato di non essere stati visti, così risposero: "Nessuno può aver cibo sufficiente per tutti", ma Gesù disse loro: "Noi possiamo dar loro da mangiare; datemi del vostro cibo!" A questo punto si guardarono intorno e videro un ragazzino con due pesci che stava cercando di mangiare. Andrea gli prese quel cibo e lo diede a Gesù, il quale incominciò a crearne dell'altro.
OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:56

Questo è il Regno di Dio, questo è il Dio che ha il pieno controllo di ogni cosa. Quando tutti ebbero mangiato a sufficienza disse ai discepoli che ora potevano avere la loro parte, riempiendo di nuovo le 12 ceste; si tratta di una storia divertente ed umana. In seguito a questa esperienza i presenti mormoravano: "Questo è l'uomo che vogliamo avere come Re! Egli guarisce i malati, acquieta la tempesta, ciba gli affamati, fa tutto ciò che vorremmo che un Re facesse; marciamo verso Gerusalemme e coroniamolo Re." Ma Gesù non volle andare con loro, mandò i discepoli in disparte sulla barca, salì sulla montagna per parlare con Suo Padre, e credo di sapere ciò che Gli disse: "Padre essi vogliono che sia il loro Re, ma non vogliono essere miei sudditi." Questa era la verità di fondo; ad eccezione di Erode, che era il Re dei capi Giudei, ognuno voleva Gesù come sovrano per i vantaggi che ne avrebbe potuto trarre. Ma Gesù non pensava ad un Regno di questo tipo, perciò rifiutò sempre.

Una delle affermazioni di Gesù, sulla quale ho sentito parlare di rado, è quella che dice che Egli non si fidava di nessuno perché sapeva ciò che era dentro il loro cuore, sapeva che non avevano intenzione di diventare sudditi disposti a fare quello che il Re voleva, per cui continuò nel Suo ministero dando dimostrazione del Regno. Dopo 6 mesi di attività rivolgendosi ai dodici disse: "Voi avete visto come dimostrare la potenza del Regno, adesso è giunto il momento anche per voi di fare la stessa cosa. Sceglietevi un compagno, ed io vi manderò due a due per le città; quello che dovrete fare è molto semplice: basta che risuscitiate i morti, guariate i malati, mondiate i lebbrosi e cacciate i demoni. Quando avrete fatto tutto questo, allora potrete dire che il Regno è arrivato."

Ecco la maniera in cui si comunica il Regno. Prima si dimostra, poi si dichiara. Prima lo fai vedere e poi lo fai sentire. Questo è il metodo giusto di proclamare il Vangelo del Regno.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:57

Posso immaginare Giacomo e Giovanni mentre entrano nella prima città sperando di non incontrare nessun posseduto, ma ecco che quando il posseduto arriva Giacomo dice a Giovanni: "Si sta facendo tardi, c'è una pizzeria dietro l'angolo, andiamo a cena, a lui ci penseremo domani." Ma Giovanni replica: "Sei un codardo; tu fai il primo ed io farò il secondo, vai avanti. Io sarò dietro l'angolo a pregare per te." Penso che questo potrebbe essere il modo in cui essi cominciarono. La Bibbia ci dice che loro stessi non credevano a ciò che accadeva, e quando ritornarono da Gesù erano così eccitati che dicevano: "Maestro perfino i demoni ci obbediscono!" Ma Gesù disse loro di stare calmi, di non eccitarsi per la potenza che era stata data loro, ma di rallegrarsi piuttosto, perché i loro nomi erano scritti nel libro della vita. Gesù fu felicissimo di tutto questo; è scritto che gridò: "Vedevo Satana cadere giù dal cielo come un fulmine." La sua gioia era giustificata, in quanto mandò 12 uomini ordinari e vedeva Satana vinto da loro. Per la prima volta capì che tutto ciò avrebbe funzionato, che persone normali potevano buttare giù il regno di Satana, così esclamò: "Padre ti ringrazio, perché Tu non ti sei servito di persone ricche e intelligenti, ma di questi ragazzi." Questa è la parola che venne usata, perché probabilmente in quel tempo i discepoli avevano dai 18 ai 20 anni. Ciò nonostante non trovava ancora sudditi, non trovò nessuno che fosse disposto ad obbedire.

Un giorno sulla montagna disse ai Suoi discepoli: "Adesso vi descriverò quali caratteristiche deve avere un mio suddito: egli deve essere povero nello spirito, capace di piangere, puro di cuore, misericordioso e pronto a subire delle ingiustizie, perché di tali è il Regno dei Cieli." Disse che queste persone sarebbero state luce nelle tenebre, perché avrebbero rispettato le nuove leggi che Lui stava dando quando diceva: "Se nel Regno di Israele tu non devi uccidere, nel Regno dei Cieli tu non devi nemmeno adirarti, non devi desiderare la morte di nessuno, non devi neppure chiamare una persona pazza, perché tutto questo è come essere omicidi nel mio Regno. Se nel Regno di Israele tu non puoi commettere materialmente adulterio, nel mio Regno ci sono anche altri modi per farlo; per esempio con la tua mente, puoi farlo semplicemente guardando una donna, desiderandola, lo puoi fare in maniera legale, divorziando da tua moglie e sposandone un'altra, tutto questo è come l'adulterio nel mio Regno."

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:57

Così Egli proseguì illustrando man mano le leggi del Regno. A mio avviso una delle cose più dure che Egli disse è stata quella che ai suoi sudditi è proibito preoccuparsi; ecco perché non vediamo nessun cristiano preoccupato. Nessuno nelle nostre chiese si preoccupa mai di niente, perché è vietato nel Regno dei Cieli; ma è proprio così che ci comportiamo? Oppure abbiamo anche noi paura del domani? Egli diceva che se i sudditi si preoccupano calunniano il Dio del cielo; sarebbe come dire che il vostro Padre celeste ama più gli animali che i Suoi figli. Egli fa crescere l'erba della campagna e ciba gli uccelli dell'aria, ma io, che sono suo figlio, devo preoccuparmi perché egli non fa altrettanto per me. Questo è ciò che noi praticamente dimostriamo quando ci preoccupiamo. Così continuava dicendo: "I miei sudditi faranno vedere il loro elevato standard morale alle persone, manterranno la loro vita devozionale nel segreto, non si faranno vedere dagli altri quando pregano e digiunano o quando danno delle offerte; la parte religiosa della loro vita sarà mantenuta segreta, ma la loro moralità sarà messa in evidenza per essere vista da tutti. Essi non ripagheranno male per male ad alcuno, ma benediranno quelli che li maledicono e pregheranno per i loro nemici; infatti i miei sudditi saranno perfetti proprio come mio Padre nel cielo è perfetto."

Con tutto ciò penso che non ci sia da meravigliarsi se non riusciva a trovare nessun suddito, questa è una difficoltà che anche oggi viene incontrata, infatti il "Sermone del Monte" esige dalle persone una moralità elevatissima che nessuno è in grado di mantenere. Gesù è stato uno dei pochi predicatori capaci di perdere tutti coloro che Lo ascoltavano in una sola volta, questa Sua caratteristica era preziosissima e tutti i pastori dovrebbero possederla. Molti, invece sono timorosi a questo riguardo e ciò porta a diversi compromessi dannosi per la chiesa. Gesù non aveva timori di questo genere, predicò a 6000 persone e tutti Lo lasciarono dicendo che le Sue erano pretese troppo difficili da soddisfare, solo in dodici restarono con lui. A loro si rivolse chiedendo se per caso non se ne fossero voluti andare anch'essi; al che Pietro rispose: "Maestro se ci fosse qualcuno a cui andare ce ne saremmo già andati!" Praticamente questo è il significato di: "Tu sei l'unico che parla di vita eterna, perciò noi rimarremo." Gesù allora con tristezza disse: "Eppure uno di voi è un diavolo!" Ancora una riduzione, erano rimasti in 11!

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:57

Una delle molte cose che ammiro in Gesù è la Sua onestà; Egli diceva sempre con estrema franchezza alle persone che cosa significasse essere Suoi discepoli. Oggi, invece, c'è troppo evangelismo che non è chiaro a questo riguardo. Quando la folla andava verso di Lui, Egli chiedeva loro per quale motivo Lo stessero seguendo, li metteva al corrente che nessuno può essere veramente Suo discepolo se ama più di Lui un suo genitore o suo figlio, nessuno può essere Suo discepolo se non abbandona tutto quello che ha, diceva che se pensavano di non essere in grado di portare a termine il cammino che stavano per intraprendere era meglio che non lo iniziassero nemmeno, piuttosto che iniziare e poi lasciare. Certamente, secondo il nostro modo di vedere, questo non è il modo migliore per costruire un grande Regno.

Durante i Suoi tre anni di ministero quello che Gesù richiedeva dai Suoi discepoli si faceva sempre più difficile da soddisfare, per questo le folle diminuirono continuamente di numero finché rimasero solo in pochi, ed anche questi, nel momento cruciale, furono dispersi. Perciò dopo tre anni di lavoro se avessimo potuto chiedere a Gesù quanti sudditi aveva il Regno di Dio, egli avrebbe dovuto rispondere: "Io soltanto, nessuna di queste persone mi è rimasta fedele, sono rimasto da solo." Ciò nonostante il regno è venuto ed Il Sovrano è arrivato, ora mancano soltanto i sudditi. Il Vangelo serve a formare dei discepoli, ovvero dei sudditi del Re Gesù, e noi come proclamatori dobbiamo predicare con esattezza a cosa si stia andando incontro e cosa Gesù si aspetta da noi, poiché solo in questo modo risulterà chiaro a tutti che c'è un solo mezzo per riuscire a soddisfare tutte le Sue richieste; solo lo Spirito Santo con la Sua potenza può preparare uomini con queste caratteristiche, nessuno con le sue proprie forze può riuscirvi, ecco perché le persone hanno bisogno di esserne ripiene al più presto possibile, altrimenti non ce la faranno mai.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:57

DA CREATORE A FALEGNAME

Gesù è stato falegname a Nazaret per 18 anni senza che nessuno mai sospettasse chi era, questo naturalmente generò notevoli perplessità quando si rivelò. Per comprendere meglio cosa accadde allora, provate a pensare cosa accadrebbe ora se un garagista di Milano venisse qui e dicesse: "Io sono Dio!" Pensate che molti gli darebbero ascolto? Prima falegname a Nazaret, poi, improvvisamente, all'età di 30 anni tutti parlano di lui. Naturalmente le persone trovarono molto strano tutto ciò, erano perplesse, si chiedevano: "Ma chi crede di essere?" In realtà chi era questo Gesù?

Cerchiamo di conoscerLo meglio: le persone di allora non sapevano dove fosse nato né come fosse nato, per loro era semplicemente il falegname di Nazaret, e quello non era il posto adatto per la nascita di un Re, quindi, per loro, era già partito con il piede sbagliato, ed anche per questo avevano molti problemi a crederlo. La prima cosa che cominciò a farli riflettere furono i miracoli che faceva, ma questi suoi miracoli non erano qualcosa di unico, altri uomini avevano fatto cose di questo genere in passato e Mosè fu uno di questi. Anche Eliseo aveva risuscitato dei morti ed aveva cibato molte persone con pochi pani, perciò non c'era niente di unico in questi miracoli, se non il fatto che erano secoli che non accadevano più. Alcuni facevano molta impressione sulla gente; ad esempio quando sedò la tempesta i suoi discepoli si stupirono e si chiedevano: "Ma che tipo di uomo è mai questo a cui perfino le forze della natura ubbidiscono?" Comunque Gesù stesso rese chiaro il fatto che i miracoli non erano una cosa rara ed unica che solo lui avrebbe potuto fare, altre persone ne avevano fatti prima di lui, ed altri ne avrebbero continuati a fare dopo di lui, infatti disse ai suoi che avrebbero fatto perfino opere più grandi di quelle che lui fece. Spesso a questo proposito mi vengono fatte domande come questa: "Quali pensi che siano le opere più grandi che avrebbero fatto i suoi discepoli?" La mia risposta è che quando riuscirete a fare le cose che Gesù ha fatte allora potrete pensare a quelle più grandi, ma prima di allora le vostre domande sono solo frutto di vana curiosità, quindi solo perdita di tempo. Cosa ci dice a questo riguardo il Vangelo?

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:58

Come possiamo anche noi fare miracoli? Prendiamo degli esempi classici: quando Pietro vide Gesù camminare sulle acque e gli chiese se avesse potuto farlo anche lui, come reagì di fronte alla risposta affermativa di Gesù? disse forse: "No! rimarrò sulla barca finché lo Spirito Santo non mi rivelerà che ho il dono di poter camminare sull'acqua?" Oppure: "Cercherò di comprare tutti i libri che parlano di come camminare sull'acqua e studierò come i vari casi si sono presentati cercando di comprendere?" Questo è ciò che alcuni cristiani normalmente fanno, ma Pietro invece saltò fuori dalla barca e senza domandarsi come, poté camminare sulle acque fino a quando distolse lo sguardo da Gesù. Un giorno Gesù era affamato e si avvicinò ad un fico sperando di trovare qualche fico maturo, ma non c'era niente, solo foglie, allora lo maledisse, il giorno dopo l'albero era secco ed i discepoli ne rimasero meravigliati, ma Gesù rispose che questo era niente, perché se avessero avuto fede quanto un granello di senape, avrebbero potuto dire ad un monte di spostarsi e gettarsi nel mare e ciò sarebbe avvenuto. Quanti di voi hanno fatto questo? Nessuno di voi ha mai parlato ad una montagna? In Giappone questo è accaduto.

Vi racconto la storia: c'era un orfanotrofio diretto da un missionario inglese, era pieno di bambini e c'era bisogno di spazio per altri bimbi; volevano ingrandire l'edificio ma non potevano perché su tre lati c'era la strada, aveva già 5 piani, massima altezza possibile su un territorio sismico, e dietro l'edificio c'era una collina, perciò non potevano costruire nemmeno sul retro. Per cui i missionari scherzando dissero: "Dovremmo dire alla collina di buttarsi in mare, così potremmo costruire sul retro." Tutti risero di questo scherzo, ma non risero, però, alcuni bambini che avevano ascoltato, essi cominciarono a pregare e parlando alla montagna nel nome di Gesù dissero: "Buttati nel mare, così potremo avere una casa più grande!" Per i bambini non era uno scherzo, e quando ritornarono, dopo una vacanza al mare, la collina non c'era più, tutto il terreno dietro l'orfanotrofio era perfettamente livellato. I missionari si meravigliarono, ma per i bambini era normale, loro lo avevano chiesto a Gesù e non capivano cosa ci fosse di tanto strano se era avvenuto. Ma i missionari vollero vederci più chiaro, così cominciarono a fare domande ai vicini, i quali risposero che al porto stavano cercando di guadagnare spazio prendendolo dal mare, perciò avevano bisogno di molto materiale, qualcuno propose di prenderlo dalla collina dietro l'orfanotrofio, e così con i bulldozer presero la collina e la buttarono in mare. Questa è la prima volta che ho sentito dire che una cosa del genere è accaduta.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:58

Gesù ha detto che non abbiamo idea di quanto una piccola fede possa produrre, non erano perciò i miracoli che facevano riflettere la gente su chi Egli fosse, ma qualcos'altro, non era semplicemente ciò che Egli faceva, ma ciò che Egli era. Ci sono tre cose straordinarie nella vita di Gesù: la prima è che Egli insegnava il più alto livello di moralità che nessuno avesse mai fatto, nessun altro era mai stato così esigente come Gesù. La seconda cosa è che Egli viveva quel livello di moralità, non solo lo insegnava, ma lo viveva, nessuno dei Suoi peggiori nemici riusciva a trovare una colpa in Lui; questo non era mai accaduto ad altri, tutti avevano qualche debolezza ma Lui non ne aveva alcuna. Terza, Egli insegnava una santità assoluta che solo lui riusciva a vivere, ciò nonostante i peccatori Lo amavano lo stesso. Questo è un fatto straordinario, di solito essi hanno una reazione di repulsione verso chi vive un alto livello di moralità e cerca di insegnarglielo, ma stranamente amavano stare con Gesù, per questo i Suoi nemici lo insultavano dicendo che era amico dei peccatori. Ma come mai i peccatori amavano tanto un personaggio come questo? Questo fatto, più unico che raro, mi ha reso perplesso molto tempo e sono arrivato alla conclusione che in qualche modo essi sentivano che Lui poteva innalzarli fino al Suo livello. Troppi insegnanti abbassano la loro morale per andare incontro agli altri, ma Gesù, invece, innalzava le persone per portarle fino al Suo livello. Questa è stata anche la mia esperienza, ho imparato molto di più in santificazione da incontri che ho avuto con persone che vivevano da santi, che leggendo molti libri sull'argomento; credo che ciò sia valido anche per voi.

C'è qualcuno che conoscete come brava persona e il rapporto che avete con lui vi dà lo stimolo per essere migliore? Bene, era così che i peccatori vivevano il loro rapporto con Gesù! Una volta mi trovai a parlare del Regno di Dio in una televisione Canadese, accanto a me c'era un telefono per tutti coloro che avessero voluto farmi delle domande. Poco dopo una donna si mise in contatto con me dicendo: "Sono una prostituta di Toronto; vorrei conoscere il modo per entrare in quel Regno, perché è giunto il tempo che la mia vita prenda la direzione giusta." Il mio cuore stava gridando "alleluia", pensavo: "Forse sono finalmente arrivato a predicare il giusto Vangelo, perché quando Gesù predicava furono queste le persone che per prime si convertirono." E' qui che si vede quando un pastore predica il vero Vangelo, se la sua predicazione piace alle persone buone e brave significa che non è un buon Vangelo, se invece piace ai peccatori allora vuol dire che il Vangelo è quello giusto ed Egli è un buon pastore.
OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:59

Un'altra cosa molto strana di Gesù è che Egli parlava molto di sé, e come tutti sanno le persone che parlano sempre di sé non hanno amici perché sono noiose. Nel suo caso, era proprio ciò che Egli diceva della Sua persona che rendeva ancora più attenti tutti quanti; ha perfino detto: "Io sono umile!" Provate un pò a dirlo voi e vedrete l'effetto che farà, Gesù lo ha detto senza avere problemi, ma non sarà così per voi.

Un'altra cosa che alle persone di allora dovette sembrare a dir poco strana, se non addirittura assurda fu quando disse: "Io sono venuto, non sono nato, ma sono venuto." Cioè Gesù stava dicendo che aveva scelto di nascere. Ora nessuno di noi ha scelto di nascere e venire in questo mondo, ma Gesù stava proprio dicendo che quella era una Sua scelta: "Ho deciso di venire in questo mondo, sono venuto per cercare e salvare i perduti." Nessuno mai ha detto queste cose perché nessuno mai ha avuto la possibilità di scegliere di nascere e di venire in questo mondo, perciò non riuscivano a comprendere il Suo modo di parlare. Questo era già negativo nei suoi confronti, ma non bastava, c'era anche di peggio. Spesso Egli iniziava i suoi discorsi con le parole: IO SONO. Dobbiamo tener presente che nella lingua ebraica questo è il nome di Dio; YAHWEH, cioè IO SONO. Perciò una parola mai usata; tecnicamente parlando è il participio del verbo essere, ma il suo significato è ancora oscuro.

Un pò di tempo fa stavo pregando perché mi fosse rivelato se c'era qualcosa nella lingua inglese il cui significato si avvicinasse a questa espressione ebraica, perché volevo essere in grado di usare il Suo nome in modo appropriato. Improvvisamente nella mia mente apparve la parola: Sempre! Dio è Sempre, questo è il Suo nome, ma ha anche molti "cognomi", ad esempio: Il mio Aiuto, Colui che Provvede, Il mio Protettore, Il mio Guaritore, ecc. Dio è Sempre, questa è la risposta alla domanda: chi ha fatto Dio? Vi è mai stata fatta questa domanda? Dio è Sempre ne è la risposta, quindi nessuno lo ha dovuto fare. Egli è il Dio che era, che è, e che viene, Sempre. I nomi di Gesù nella Bibbia sono moltissimi, se ne possono contare 250. Nessuno dei personaggi storici è mai stato chiamato in così tanti modi, i musulmani si vantano del fatto che Allah ha 99 nomi, ma Padre non è uno di quelli, così come non lo è Amore, mentre Gesù li ha entrambi. E' una buona cosa quella di scriversi tutti questi nomi ricercandoli sulla Bibbia, così potrete rendervi conto che al massimo ne usiamo solo 40. Uno dei nomi preferiti di Gesù è : SI. Sapete che questo è uno dei suoi nomi? Egli è il Si ad ogni promessa di Dio: il Padre si chiama Sempre, ed il figlio si chiama Si. Che religione positiva abbiamo!

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:59

Gesù continuò a definirsi IO SONO dicendo: il pane del cielo, la luce del mondo, il buon pastore, la porta, la via, la verità, la vita ecc., e le persone si chiedevano cosa mai stesse dicendo; questi sono i nomi di Dio, Egli si sta auto definendo Dio. Finché, poi, fece una dichiarazione straordinaria: alcuni Lo avevano insultato domandandoGli chi fosse Suo padre e dicevano: "Noi sappiamo chi è nostro padre, ma non sappiamo chi è il Tuo; abbiamo sentito dire che era un samaritano." Perciò si stava spargendo la voce che Gesù fosse figlio illegittimo, e continuavano dicendo: "Noi sappiamo che nostro padre è Abramo, ma Tu non sai chi sia!" Gesù rispose: "Io lo so, ma voi non lo conoscete, e se voi foste veramente figli di Abramo avreste nei miei confronti un atteggiamento come quello che ebbe Abramo, perché quando nacqui Egli fu felice di vedermi." Allora risposero: "Non ha neppure 50 anni e Abramo è morto già da 2000, come fa a conoscerlo?" E questa fu la Sua risposta: "Prima che Abramo fosse nato Io Sono!" Allora si resero perfettamente conto di cosa stava dicendo e cercarono di lapidarLo.

Avete mai sentito parlare di Rushdie? Quell'autore che si è dovuto nascondere per aver scritto il libro "Versi satanici"? C'è una taglia di 1.000.000 di Sterline per chi lo uccide, perché secondo la legge islamica è un bestemmiatore e perciò deve morire. Anche secondo la legge Mosaica coloro che bestemmiano devono morire, e Gesù era visto come un bestemmiatore, un blasfemo perché si definiva YAHWEH, Io Sono! Ho cercato di farmi insegnare la giusta pronuncia di questa parola, ma non mi è stato possibile sentirla pronunciare. I Giudei hanno paura di nominare il nome di Dio invano perciò non lo dicono mai. Nel giornale di Gerusalemme non troverete nemmeno la parola Dio, essi scrivono G-D, e tutti sanno che quello è Dio. Immaginiamoci un pò quale reazione possano aver avuto di fronte ad un falegname di Nazaret che dice: "Prima che Abramo fosse, YAHWEH!" Non io ero, ma Io Sono, cioè sono in vita da migliaia di anni.

OFFLINE
Post: 2.731
Sesso: Femminile
16/06/2011 17:59

Che cosa pensereste se lo dicesse il nostro ipotetico garagista di Milano? Gli credereste? Questo era il problema che incontrava la gente, per loro c'erano tre possibilità: o era pazzo, o era malvagio, o era Dio; queste le uniche possibilità. Tutte le persone di questo mondo devono arrivare ad una di queste conclusioni intorno alla persona di Gesù. La sua famiglia per esempio credeva che fosse impazzito; in una occasione avevano perfino cercato di rinchiuderLo, pensavano forse che fosse schizofrenico, cioè con una doppia personalità, mentre gli altri dicevano che era fuori di sé. Fu proprio in una di queste occasioni che Gesù disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Chi sono le mie sorelle? Chiunque fa la volontà di mio Padre è mia madre, mio fratello e mia sorella." Questa era la piena conferma che era pazzo, non era più in grado di riconoscere nemmeno la Sua stessa famiglia. Le persone che però lo conoscevano veramente non potevano fare una affermazione del genere, la loro risposta era: "Se lui è pazzo allora dobbiamo essere pazzi tutti quanti, perché non abbiamo mai sentito nessuno parlare così." Altri dicevano, invece, che non era pazzo, ma malvagio, che stava ingannando, che stava dicendo cose su di sé che non erano vere, perciò stava bestemmiando e doveva morire, perché la legge dice che chiunque bestemmia deve morire, e per questo fu crocifisso, perché accusato di essere blasfemo. Al Suo processo non riuscirono a trovare dei testimoni concordi, si dicevano cose contrastanti, non c'erano due persone che confermassero la stessa cosa e secondo la legge di Mosè occorrevano due testimoni per rendere valida un'accusa. A questo punto, il giudice non sapendo come venirne fuori fece una cosa assolutamente ingiusta: forzò il prigioniero ad autocondannarsi con la Sua stessa bocca e chiese: "Nel nome dell'Iddio vivente chi sei tu? Sei veramente il figlio di Dio?" E Gesù dovette rispondere: "YAHWEH, Io Sono!" Allora il giudice si strappò le vesti, ora aveva raggiunto lo scopo! Ora poteva dire: "Abbiamo settanta testimoni che hanno udito qual è il verdetto? Non un pazzo, ma un blasfemo."

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com