IN SPIRITO E VERITA'

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IL REGNO DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2011 18:26
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16/06/2011 17:47

Anche noi, ogni volta che ci lamentiamo di qualche cosa, in sostanza stiamo dicendo che Dio non è buono. Anche quando mi lamento del tempo sto in sostanza dicendo che Dio non controlla bene l'Universo. Molti increduli sono sicuri che loro dominerebbero la situazione meglio di quanto faccia Dio. Se io fossi Dio non farei questo, non permetterei che questo accadesse, non farei morire di fame i bambini. Quando qualcuno parla così sta semplicemente dicendo che farebbe meglio di Dio, perché è un Re non buono, potente ma cattivo. Questa è uno dei tipi di risposta sbagliata. Un'altra risposta possibile è che Dio è buono ma debole, e questa viene data di solito dentro la chiesa, noi la ascoltiamo regolarmente in Inghilterra da alcuni conduttori spirituali. In Inghilterra ci sono alcuni programmi televisivi con dibattiti fra prelati, dove sembra che nessuno di loro creda alla Bibbia. Quando li seguo di solito mi arrabbio, e siccome quando mi arrabbio mi devo sfogare su qualcuno, se ho a portata di mano mia moglie mi sfogo su lei, perciò mi ha intimato di non guardarli più. Una volta però ce ne fu uno che fece arrabbiare anche lei, e siccome in 35 anni che la conosco l'ho vista veramente arrabbiata solo quattro volte, quando questo accade prendo nota.

C'era un vescovo della chiesa anglicana che veniva intervistato da una donna non credente; questo vescovo era il presidente di un comitato che sta revisionando il credo della chiesa di stato. A questo proposito la donna gli fece una domanda: "State cambiando il vostro credo nei confronti di Dio?" Rispose: "Si!" - "Che tipo di cambiamento state apportando?" "Fino ad ora abbiamo sempre pensato ad un Dio onnipotente, ma adesso noi crediamo che invece è debole, debole come l'acqua." Lo ha ripetuto per ben due volte: "Debole come l'acqua!" La donna replicò:
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"Ma che cosa intende?." Rispose: "Dio è bravo, amabile, gentile, ma non può far niente per risolvere i problemi del mondo al punto in cui si trova, perché dipende da noi, solamente attraverso di noi il mondo potrà essere sistemato." Di nuovo lo interrogò dicendo: "Pensate che questo cambiamento attirerà le persone in chiesa?" "Certamente!", rispose il vescovo, "perché quando le persone si renderanno conto di quanto Dio ha bisogno di loro correranno in massa." Ancora lei chiese: "Come si raffigura Dio?" Il prelato pensava ad una grande famiglia, con una nonna che ama tutti quanti, il suo amore mantiene unita la famiglia, ma sono gli altri membri che vanno fuori, lavorano e risolvono i problemi, perciò raffigurava Dio come quella nonna, perché secondo lui il suo amore ci mantiene uniti; ma siamo noi che dobbiamo aggiustare il caos di questo mondo, non lui. E questa donna non credente disse: "Ho sempre pensato che Dio fosse un Padre e non una nonna." Fu questo il caso in cui mia moglie si arrabbiò moltissimo dicendo che quel vescovo stava bestemmiando. E quella era una sacra ira! Questo tipo di risposta è data da molte persone nelle chiese: Dio è un buon Re ma è debole, mentre fuori dalla chiesa si dice che è un Re potente ma cattivo. Tutte e due le risposte sono chiaramente sbagliate; Egli è un buon Re ed un Re potente! Ma allora qual è la risposta al problema del dolore e della sofferenza, come mai il mondo è finito nel caos in cui si trova adesso?

Questa è la risposta che dà la Bibbia: A due parti della sua creazione Dio ha dato libertà: agli angeli ed agli esseri umani; ad entrambi ha dato la libertà di scegliere se restare o meno sotto il suo Regno, cioè di decidere di vivere, o meno, sotto il suo governo. Ha dato questa libertà agli angeli e la stessa libertà l'ha data a noi esseri umani, perché voleva dei sudditi che fossero volontari, non voleva dei forzati. Egli non è un Re totalitario, ma un Re che ama e vuole essere amato dai suoi sudditi, e nessuno può forzare l'amore. Fu in seguito a questa decisione che si verificò il problema: un terzo degli angeli e tre terzi della razza umana decisero di non volerlo come Re fin dall'inizio. Questo è ciò che rappresenta l'albero della conoscenza del bene e del male, poiché fu attraverso quello che Dio proclamava di essere il Re.

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16/06/2011 17:48

Egli diceva: "Avete tutta la terra per rallegrarvi; ma sono Io l'unico che può dare delle regole di vita", e l'unica regola che diede ad Adamo fu di non mangiare il frutto di quell'albero. E' possibile che fosse un albero reale; non ho nessun problema a credere ad un albero che fosse anche un sacramento; ad esempio il vino e il pane che usiamo per la comunione sono solamente pane e vino, ma Dio può usarli come giudizio sopra di noi. Così come può usare l'acqua del battesimo per purificarmi, anche se è solamente acqua. Dio può usare delle cose materiali per un significato spirituale. Ho un pezzo di plastica e di metallo a casa che può farmi felice o mi può rendere triste e timoroso, lo tengo sulla mia scrivania ed è solamente un pezzo di plastica e metallo, dipende solo da l'uso che ne faccio: è il mio telefono. Mi può rendere felice oppure triste, però attraverso di esso io posso contattare delle persone. Così è anche per il pane ed il vino, anche attraverso questi elementi puoi avere comunione con Gesù o un giudizio su di te. Anche quello poteva essere solamente un albero, ma attraverso di esso è stato possibile scegliere se ubbidire a Dio oppure no, è la stessa cosa. Gesù sputò nel fango, lo mise sopra gli occhi del cieco dicendogli: "Adesso tu vedrai", e lui vide, Dio può usare cose materiali per portare dei risultati spirituali. (Giov. 9:11)

Egli mise l'albero in mezzo al giardino e disse: "Non mangiate il frutto di quell'albero!" Che cosa stava in realtà dicendo? Stava dicendo: "Io sono il Re e sono Io che deciderò per te ciò che è buono e ciò che è cattivo, tu non puoi deciderlo, non ne sei all'altezza, questo è il mio compito di Re." In questo passo la Bibbia afferma che la "conoscenza del bene e del male" non è qualcosa di intellettuale, bensì lo sperimentare il buono ed il cattivo. Mangiare di quel frutto è come dire a Dio che sono io a decidere ciò che è buono e ciò che è cattivo a seconda della mia propria esperienza; e non lascerò a te questa autorità. (Gen. 2:17)

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Questo è esattamente ciò che ogni essere umano dice. Ricordo ancora la mia prima sigaretta, anche se ho smesso di fumare quando avevo nove anni, non ne ho più voluta nemmeno una da allora. Eravamo quattro ragazzi con un pacchetto di sigarette, ci eravamo nascosti dietro un cespuglio e le abbiamo fumate tutte quante, poi, ovviamente, ci siamo sentiti male e da allora non ne ho più fumate. Perché lo abbiamo fatto? Non ho mai incontrato nessuno che mi abbia detto che ha goduto di quella prima sigaretta. Perché allora lo abbiamo fatto? Perché qualcuno aveva detto di non farlo! E noi non volevamo che qualcun'altro decidesse per noi, perché volevamo acquistare quella conoscenza da soli per poter decidere noi stessi. E' esattamente ciò che accadde in Eden. Adamo ed Eva stavano dicendo: "Tu non sei il nostro Re, noi saremo Re a noi stessi, ci governeremo da soli e perciò decideremo da soli quello che possiamo e quello che non possiamo fare", ed è questa la ribellione di tutta la razza umana. Lo facciamo da ragazzi, i nostri genitori ci avvertono, ci dicono che non è buono, ma noi lo facciamo al più presto possibile.

Una madre dice al suo bambino: "Siediti!" Ma lui non si siede, allora lei gli strilla: "Siediti!" Ma ancora non si siede, e così alza la sua mano lo spinge sulla sedia e il bambino dice: "La mia parte fisica, quella esteriore si è seduta, ma quello che è dentro di me sta ancora dritto in piedi!" E questa è vera ribellione. Similmente la razza umana dice: "Noi non vogliamo Dio come nostro Re, vogliamo scegliere noi il nostro Re", e la storia è piena di regni dell'uomo; invece di un solo regno del cielo sulla terra abbiamo molti regni degli uomini e molte guerre tra questi regni umani, e ogni uomo o donna è il suo proprio regno. Tutta l'umanità sembra dire: "Decideremo noi stessi ciò che è buono e ciò che non lo è, perciò non vogliamo gli ordinamenti di Dio; ci siamo esclusi fuori dal suo regno."
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16/06/2011 17:49

E' questo è lo stato in cui si trova la maggioranza delle persone nel mondo. Vogliono fare i loro propri regolamenti, avere il proprio regno, ma non possono. Dio ha deciso di fare qualche cosa per la razza umana. Egli ha detto a sé stesso: "Se non vogliono avere un buon Re, non permetterò loro di avere un proprio regno, darò loro un cattivo Re." Questa è una decisione venuta fuori dalla Sua Giustizia e dalla Sua Misericordia; giustizia perché è ciò che ci meritavamo, misericordia perché ci mostra l'alternativa del regno celeste. Per questo Dio diede il permesso a Satana di avere il suo proprio regno, ed è diventato noto come il principe della potestà dell'aria. Chiunque respira questa aria nasce in questo regno; anche gli astronauti quando vanno nello spazio sono sempre figli di questo regno quando respirano, perché continuano a respirare aria e sono pertanto sotto il dominio di Satana.

IL REGNO DI SATANA

Al Re di questo mondo non importa niente dei suoi sudditi, non si preoccupa di loro ma li distrugge, puoi avere una prova di questo ovunque ti giri. Il mio interprete lavora insieme a dei ragazzi tossicodipendenti; lui vede tutti i giorni persone che sono distrutte da Satana, essi non riescono neppure a vivere la loro vita se non vengono riscattati da quel Re. Satana è un Re malvagio. Adesso voglio descrivervi il suo regno: la prima cosa che noi sappiamo è che il regno di Satana è un regno di malattie ed infermità. Dio ha fatto questo nostro corpo in modo meraviglioso, è una macchina perfetta. Vorrei che la mia automobile fosse fatta in tale modo, perché purtroppo se qualcuno urta la mia macchina questa non si ripara da sola e nemmeno quando le gomme si consumano ricrescono di nuovo. Eppure conosco uomini che custodiscono la loro macchina meglio di quanto facciano col loro corpo, ma Satana vuole che i vostri corpi siano malati e la malattia viene dal diavolo perché Dio non causa la malattia, anche se può dare a Satana il permesso di farlo. Lo ha fatto con Paolo, in seconda Corinzi cap. 12, ma il Regno dei Cieli è contro la malattia, ed una delle prove che il Regno dei Cieli è qui è quando la malattia viene guarita.

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16/06/2011 17:49

Dio non ha mai detto di aver creato la malattia, questa appartiene al regno di Satana. Questo regno è un regno di tenebre, a Satana non piace la luce e la maggior parte della sua attività si svolge durante la notte (invece Dio opera durante il giorno). Le tre del mattino è l'ora di massima attività di Satana. Ci sono più suicidi alle tre del mattino che in qualsiasi altro momento. Ho detto questo recentemente in Germania e dopo la riunione una donna è venuta verso di me e mi ha detto che la Gestapo di Hitler arrestava le persone sempre alla tre del mattino. A Satana piacciono i night club, a lui piace operare quando le persone non vedono, perché lavora in una maniera nascosta. Gesù, raccontando una parabola, disse che qualcuno era venuto di notte a seminare delle zizzanie. Se c'è qualcosa nella tua vita che deve essere nascosta alle altre persone, in quella cosa c'è terreno fertile per Satana.

Se un marito nasconde qualcosa alla propria moglie, in quello c'è un territorio per Satana. Questa è una delle ragioni per cui la Massoneria appartiene al regno di Satana. Ho parlato molto sulla Massoneria e molte persone sono state liberate. Alcuni mi chiedono che cosa ci sia di male in tutto ciò, ed a loro rispondo che ci sono molte cose: innanzitutto questa attività deve essere tenuta nascosta alle altre persone, e quando ci siamo ben addentrati in essa ci accorgiamo che stiamo adorando Lucifero, cosa molto pericolosa e sottile: troppe persone vengono catturate da ciò. Un ragazzo di 14 anni che vive vicino a noi aveva un problema particolare, bagnava il letto due, tre volte per notte. I genitori avevano provato ad andare dai medici, ma niente era in grado di curarlo; era una cosa molto imbarazzante per il ragazzo quando si allontanava da casa. Poi il padre ha rifiutato la Massoneria e il ragazzo da allora in poi non ha più bagnato il letto. Il padre non si era reso conto di ciò che aveva introdotto in famiglia. Potrei raccontare molte altre storie come questa. La Massoneria appartiene al regno delle tenebre, perché appartiene alle cose segrete e nascoste, mentre il Regno di Dio è un regno di luce e ogni cosa deve essere portata alla luce. Il regno di Satana è un regno di sporcizia, le persone che vengono prese da Satana diventano sporche anche esteriormente (anche se più spesso diventano sporchi dentro), ma il Regno di Dio è un regno di persone pulite. I demoni vengono chiamati spiriti immondi, ecco perché il battesimo ci inizia alla vita nel Regno di Dio, perché è un bagno per persone sporche, affinché possano ricominciare pulite. Il suo è un regno di inganni, Gesù ha detto che quando Satana mente dice del suo proprio in Giovanni cap. 8 perché lui è un bugiardo fin dall'inizio. Ogni bugia può essere ricondotta a Satana e il mondo è pieno di bugie e questa è una evidenza chiara del suo regno.

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16/06/2011 17:49

Il diavolo, per quanto mi riguarda, non mi appare mai con le corna o vestito di nero, con la coda e il forcone. Se aprendo la porta lo trovassi così, richiuderei semplicemente, ma è troppo intelligente per apparire così. Egli viene travestito, infatti venne travestito davanti ad Eva, non come un serpente. (perché lì aveva le gambe), ma era più simile ad un lucertolone. Mi meraviglio come nelle scuole domenicali venga presentato come un semplice serpente, perché aveva le zampe ed una parte della punizione che ricevette fu quella di perderle. Sapete che ogni serpente ha delle zampette piccolissime sotto le scaglie? Satana si avvicinò a Gesù travestito da Pietro, può venire come un angelo di luce, si può mettere gli abiti di un sacerdote: è molto abile nell'ingannare.

La chiesa non è mai stata distrutta dall'esterno, perché più c'è opposizione all'esterno, più la chiesa cresce. Satana può cercare di distruggere la chiesa solo dall'interno, attraverso gli inganni e lo sta facendo ovunque nel mondo. E' molto abile anche nel citare la Bibbia, ma sa solo citare dei testi, non il contesto (ed ha provato anche con Gesù). Perciò bisogna stare attenti anche quando sentiamo qualcuno che cita la Bibbia, perché anche Satana lo può fare, perciò il suo regno è un regno di inganno e può accecare le menti delle persone affinché non vedano la verità. Penso che ognuno di noi dopo la conversione si sia sentito frustrato perché volevamo rivelare a tutti quanti questa verità, e ci meravigliavamo di come gli altri non potessero vederla. Ho visto la verità, ho visto la luce, perché la mia famiglia non crede, quelli a cui io parlo non accettano? Allora ti rendi conto che una volta anche tu eri cieco, finché il Signore non ti ha aperto gli occhi anche tu non vedevi niente.

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16/06/2011 17:49

Ho scoperto che le persone oggi sono disposte a credere a chiunque ed a qualunque cosa. Avete mai sentito parlare della riflessologia? Se per esempio tu scortichi la parte destra del tuo piede, questo cura la tua spalla, e le persone ci credono. C'è una crescita straordinaria di quella che oggi viene chiamata la medicina alternativa: omeopatia, agopuntura eccetera, le persone sono disposte a credere tutto, meno che la verità. Non è una cosa frustrante? Dici loro la verità e non ti vogliono credere. Raccontagli qualsiasi altra cosa, crederanno a tutto! Una delle industrie in forte crescita oggi è quella dell'occultismo e della superstizione. Il diavolo ama questo e c'è molto di questo in Italia. Ecco come il diavolo ha presa sulle persone. Esse possono anche andare in chiesa la domenica, ma la loro vita è controllata dalle loro superstizioni, dalle stelle, dall'astrologia. L'astrologia ai nostri tempi controlla anche il prezzo del petrolio: alcuni dei capi dell'Opec consultano le stelle prima di decidere il prezzo del petrolio (e sappiamo quale effetto ha sull'economia mondiale!)

Alcune persone mi hanno chiesto se nella Bibbia si parla di astrologia; i Magi che dall'est seguirono la stella erano senz'altro astrologi. Perciò, dicono, anche l'astrologia è approvata. Io rispondo che non hanno letto correttamente: il credo dell'astrologia è che è la posizione delle stelle ad avere effetto sul bambino quando nasce, ma a Betlemme fu la posizione del bambino che ebbe un effetto sulle stelle, perciò è completamente diverso, qui non si tratta di astrologia, bensì del Signore dell'Universo che nasceva. Alla stessa maniera, quando morì, il sole si spense, perciò era Gesù che aveva effetto sulle stelle: questo è molto diverso.

In Inghilterra sei uomini su dieci e sette donne su dieci leggono l'oroscopo ogni giorno. Le predizioni nel campo dell'astrologia hanno una percentuale di correttezza del 5%, ma le persone ci credono lo stesso. C'è una scienza chiamata futurologia ed anche all'Università c'è un ramo di studio sul futuro; le previsioni che vengono fatte da tali studi sono giuste al 25%, ma la gente ci crede.

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16/06/2011 17:49

Adesso guardiamo alla Bibbia, in questo libro un verso su quattro ha una predizione per il futuro, vengono fatte 735 predizioni del futuro in questo libro; alcune di queste vengono citate una sola volta, altre vengono ripetute 300 volte. Quante di queste si sono avverate? 596 si sono già avverate e la maggior parte delle altre non si sono avverate, perché parlano dei tempi della fine. Oggi, ottobre 1990, ne sono rimaste ancora 20 che devono avverarsi prima che Gesù ritorni, le restanti riguardano il tempo dopo il suo ritorno, e stiamo parlando di 20 su 735. Fino ad ora nessuna delle predizioni che dovevano accadere è venuta meno. Perciò l'81% delle predizioni di questo libro si è avverato, ma questo non significa che la Bibbia sia accurata all'81% perché è stata precisa al 100% per quello che è accaduto fino adesso, perciò credo che il 19% del rimanente accadrà.

Pertanto, abbiamo detto che l'astrologia ha un 5% di accuratezza, la futurologia il 25% mentre la Bibbia il 100%, ma la maggior parte delle persone leggono l'astrologia, il resto legge la scienza e solamente pochi leggono la Bibbia. Non è una cosa pazza? Perché le persone sono così pazze? Perché Satana ha accecato le loro menti ed esse non vogliono conoscere la verità; perché la verità è questa: Dio regna!

Ci sono due cose particolari circa Satana da esaminare: la prima è l'odio che egli ha per il popolo giudaico; perché è attraverso questo popolo che la sua caduta verrà manifestata. Una delle cose più irrazionali della storia dell'uomo è l'odio immotivato verso questo popolo, ed è ancora esistente. Saddam Hussein sta solo aspettando una scusa per poter mandare i suoi missili su Israele, egli vuole portare tutto il mondo nella crisi del Golfo in modo da poterlo fare: In questo contesto Israele non c'entra proprio per niente, ma egli odia Israele e sta aspettando il momento adatto per farlo sparire. Anche la mia nazione è stata altrettanto malvagia; nel 1300 i Giudei in Inghilterra furono banditi e durante tutta la storia possiamo vedere l'odio manifestato in molti modi verso il popolo giudaico. Fu per la prima volta a Venezia che i Giudei furono costretti a vestire con la fascia gialla sul braccio. La parola "ghetto" è una parola italiana: la prima volta che gli Ebrei sono stati confinati e messi in un ghetto è stato in Italia. La colpa di ciò è dei papi, benché gli ultimi tre siano stati diversi.

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16/06/2011 17:50

Perché tutto quanto il mondo nutre un odio sviscerato contro questo piccolo popolo? Perché attraverso questo popolo la conoscenza di Dio si è sparsa su tutta la razza umana. La Bibbia è un libro giudaico e Gesù era ed è un Giudeo, ecco perché Satana odia i Giudei. Uno dei suoi metodi preferiti è uccidere i bambini; quando nacque Mosè, Satana convinse Faraone ad uccidere i bambini e quando nacque Gesù, Satana convinse Erode ad uccidere i bambini. Egli sta facendo il massimo per far aumentare, anche in nazioni cristiane, il tasso dell'aborto, e mi chiedo quanti conduttori cristiani non sono venuti alla luce a motivo di questo. Io odio Satana e spero che anche voi lo odiate, egli è un Re malvagio: offre ai suoi sudditi ciò che vogliono in questo mondo, e poi li distrugge. Dio ha creato il pianeta terra, lo ha riempito di esseri umani che poi hanno rifiutato di vivere nel Regno del cielo. Perciò vivono nel regno dell'inferno, Satana è il principe, il Re, il dio di questo mondo; sono infatti questi titoli che la Bibbia gli dà. Ma Dio lo lascerà in questa posizione? Il Regno del cielo non sarà più visto sulla terra?


UNA BUONA NOTIZIA

La ribellione dell'uomo contro il Regno di Dio fu tale che l'uomo meritò Satana come re. La soluzione che Dio trovò dopo la ribellione fu una punizione, ma contemporaneamente un incentivo per poter rientrare nel Suo Regno; per questo esprime sia la Sua giustizia che la Sua misericordia. La maggior parte delle azioni di Dio esprimono queste due cose; la croce esprime in modo speciale la Sua giustizia e misericordia verso il peccato. Pertanto, che cosa può fare Dio per un mondo che è nella presa del diavolo? Ci sono diverse possibilità, la prima sarebbe cancellare il mondo e ricominciare tutto di nuovo per vedere se la seconda volta le cose funzionerebbero meglio. C'è un versetto molto triste in Genesi cap. 6 e penso che sia il versetto più triste di tutta la Bibbia perché dice che Dio si pentì di aver fatto l'uomo. Non si era dispiaciuto di aver fatto i monti e gli oceani, ma si era dispiaciuto di aver fatto noi.

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16/06/2011 17:50

Ho sentito genitori dire: "Avremmo desiderato non aver avuto figli." Ed anche se è una cosa orribile da dire, Dio la disse e decise di eliminarli tutti. E' molto interessante constatare che a provocare quella reazione furono la perversione sessuale e la violenza, infatti erano le cose di cui la terra era piena. Sembra roba dei giorni nostri; basta guardare alcuni nastri video e subito ce ne rendiamo conto. Quella fu una storia particolarmente sordida: un certo numero di angeli ebbe rapporti sessuali con alcune donne, che concepirono dei figli. Una situazione di questo tipo è stata descritta anche da alcuni films, uno tra i più famosi è stato "Rosemary's baby", che mostra appunto i risultati di una relazione innaturale simile a quella descritta in Gen. 6. Il risultato fu che la terra si riempì di violenza e perciò era impossibile perfino a Dio rimanere indifferente, non poteva più permettere che ciò continuasse.

Però prima di eseguire il giudizio avvertì gli uomini, attraverso il suo primo profeta Enoc, che Egli stava per giudicarli dicendo loro che se tutto quel sesso e violenza fossero continuati Dio li avrebbe distrutti. Poi, all'età di 65 anni, Enoc ebbe il suo primo figlio, al quale Dio ordinò di dare uno strano nome: "Quando tu morirai accadrà". E' un nome strano per un bambino, però Enoc aveva ricevuto la rivelazione che quando suo figlio fosse morto la terra sarebbe stata distrutta. Il nome di quel bambino era Matusalemme, egli visse più di tutti gli altri uomini ed è un grande esempio della pazienza di Dio, che rimandò il giudizio di 969 anni per dare agli uomini la possibilità di ravvedersi. Matusalemme morì proprio quando un suo pronipote di nome Noè, dietro istruzione di Dio, terminò la costruzione dell'arca. In quello stesso anno il diluvio distrusse la razza umana, ad eccezione della sola famiglia di Noè che non si era contaminata nella violenza e nella perversione di allora; solo loro scamparono. Ma con il diluvio finì il regno di Satana? Tristemente dobbiamo dire di no! Infatti in seguito Noè si ubriacò e si fece vedere nudo, così la triste storia si ripeté di nuovo. Presto nella stessa famiglia di Noè iniziarono dei rapporti non naturali ai quali seguì l'incesto. Quindi ovviamente questa non fu la soluzione definitiva, pertanto ci possiamo chiedere: "perché Dio mandò il diluvio promettendo poi di non farlo più?" Io credo che tutto questo fu per dimostrare ciò che poteva fare e ciò che un giorno rifarà, anche se non per mezzo del diluvio, alla fine del mondo.

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16/06/2011 17:50

Gesù disse che alla fine dei tempi sarà proprio come ai giorni di Noè; quindi queste cose accadranno di nuovo. Prima del diluvio Dio disse: "Il mio Spirito non contenderà per sempre con l'uomo." E quando lo Spirito di Dio non contende con noi, allora per noi è finita. L'unica nostra speranza di essere riammessi nel Regno dei Cieli è lo spirito di Dio; ma quando lo Spirito di Dio non agisce più nei nostri confronti, allora è la fine, ormai solo il giudizio ci aspetta. Nel tempo tra la Sua morte e la resurrezione Gesù predicò alle persone che perirono nel diluvio; questa importante informazione ci viene dall'apostolo Pietro e presumo che gli sia stata da Gesù stesso, anche se non sappiamo come e quando possa essere avvenuto e che cosa si siano detti con esattezza; sappiamo sicuramente che Egli apparse a Pietro in quel mattino di Pasqua.

Mi sono chiesto spesso il perché di questa predicazione di Gesù e sono arrivato alla conclusione che quella generazione avrebbe potuto accusare Dio di non essere stato leale nei loro confronti dicendo: "Tu hai distrutto la nostra generazione e poi hai promesso di non farlo più, questo non è giusto." Quindi credo che Dio abbia mandato Suo figlio a predicare a quelle persone appunto per la Sua giustizia. Ma queste furono le uniche persone a cui Gesù predicò e non si può usare questo passo della Scrittura per affermare che dopo la morte vi sia un'altra possibilità di salvezza. Dio distrusse la razza umana nel diluvio, ma anche le otto persone che scamparono erano peccatori, così ovviamente tutto ricominciò daccapo. Chiaramente quella non era la soluzione, comunque, Dio non lo ha più fatto e tutto questo risponde in parte alla domanda del perché venga permesso il male.

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16/06/2011 17:51

Mi diverte quando mi rivolgono domande come questa: "Perché Dio non distrugge tutti quelli che fanno il male nel mondo? Perché non elimina tutti i malvagi?" Coloro che pongono queste domande sembrano sicuri di rimanere indenni dal giudizio, chiaramente presumono di essere approvati da Dio. Non sanno che se Dio dovesse giudicare di nuovo oggi la terra, probabilmente non avreste nessuno che vi parla, e neppure qualcuno che ascolta qui oggi. Dovremmo ringraziarLo per essere in vita ogni volta che vediamo l'arcobaleno, perché deve ricordare la Sua pazienza verso di noi. Se lui ancora ci tollera è perché ha altri piani, ci ama e vuole che noi ritorniamo nel Regno dei Cieli. Una delle cose più sorprendenti che ha detto è che non avrebbe avuto più angeli ribelli nel suo Regno; al diavolo ed ai suoi angeli non sarà più permesso di rientrarvi, però farà tutto ciò che è possibile per riavere gli esseri umani. Perciò noi abbiamo un privilegio che gli angeli non hanno, perché a nessun angelo sarà mai perdonato. Il Nuovo Testamento ci dice che la morte di Gesù non è di alcun aiuto per gli angeli, forse perché erano già nel cielo e sapevano a cosa stavano andando incontro, per questo non avranno altre possibilità, sono ormai fuori dal Regno e Dio ha già preparato un posto dove chiuderli; l'Inferno. Infatti l'Inferno non è un posto preparato per gli uomini, ma per il diavolo ed i suoi angeli e se un essere umano si unirà a loro in questo posto sarà solo per sua propria scelta. Tristemente Gesù un giorno dovrà dire ad alcune persone: "Dipartitevi da me voi maledetti, nella punizione eterna preparata per il diavolo ed i suoi angeli." (Mat. 25:41) Dice questo nella parabola delle pecore e delle capre, ma c'è speranza per la razza umana e adesso vediamo come Dio ha portato questa speranza fino a noi.

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16/06/2011 17:51

LA NOSTRA SPERANZA

Questa fu l'idea grandiosa di Dio: prenderò alcune persone che non hanno niente e stanno soffrendo, li farò uscire dalle loro sofferenze, darò loro un pezzo di terra, sarò loro Re e loro saranno miei sudditi. Saranno come un piccolo Regno del cielo qui sulla terra, un modello, un campione per tutta l'umanità. Quando gli altri si accorgeranno di come sono benedette queste persone, tutto il mondo vorrà ritornare nel mio Regno, perché si renderanno conto che la vita qui è migliore, vedranno che non ci sono né malati né poveri e che è un Regno in cui viene praticata la giustizia; quando vedranno una parte del mio Regno sulla terra sicuramente abbandoneranno il regno di Satana e ne chiederanno la cittadinanza. Vi rendete conto che questo è esattamente ciò che la chiesa dovrebbe essere? Una piccola parte di cielo sulla terra, tale che quando estranei vengono nella vostra comunità dovrebbero dire: "Se questo è il cielo, è lì che voglio andare." E' questo ciò che le persone dicono quando vengono da voi? Dicono il cielo è già qui? Qui non ci sono dibattiti, ma pace e amore? Sono sicuro che è così la vostra comunità, non è vero? Una piccola parte di cielo sulla terra. Questa era l'idea di Dio, perciò dovette trovare un popolo a cui affidare questo compito. Cominciò chiamando un uomo di 80 anni che viveva in una casa piena di confort: una casa a due piani con acqua corrente e riscaldamento centralizzato, perché tali erano alcune abitazioni ritrovate in Ur dei Caldei, la città dove abitava Abramo. Dio disse a quest'uomo: "Voglio che tu viva in una tenda per il resto della tua vita."

Che uomo meraviglioso è stato Abramo, ad 80 anni rinunciò a quello che aveva per vivere in una tenda. Dobbiamo essergli riconoscenti, perché se lui non lo avesse fatto nessuno di noi sarebbe qui oggi e nessuno avrebbe potuto godere del Regno dei Cieli qui sulla terra. Noi dobbiamo molto a questo vecchio uomo ed un giorno avremo l'opportunità di ringraziarlo; perché quello fu l'inizio del piano di Dio e funzionò.

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16/06/2011 17:51

In seguito, quando la famiglia di Abrahamo si ingrandì, i suoi discendenti furono fatti schiavi in Egitto, furono costretti a lavorare sette giorni la settimana, senza soldi, senza libertà, senza diritti, senza proprietà; non avevano niente. Essi si ricordarono del Dio di quel vecchio e gridarono a Lui, al Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, e Lui iniziò ad agire dimostrando di essere il Re mediante ciò che fece contro il Re più potente della terra di allora: Faraone.

Dio liberò il Suo popolo e gli assegnò un territorio. La posizione di quel territorio è molto importante perché è situato proprio al crocevia del mondo, infatti è attraversato da una strada che va dall'Europa all'Arabia e una che va dall'Asia all'Africa: questo è il centro del mondo. Se noi prendiamo la massa della terra emergente in una carta geografica, la ritagliamo e mettiamo uno spillo nel centro, questo coinciderà con Gerusalemme. Presso quel crocevia c'è la collina di Meghiddo, in ebraico Armaghedon; da lassù si scorge un piccolo villaggio chiamato Nazaret. Da quel villaggio il crocevia appare come una pista d'aeroporto, vi si vedono persone continuamente in movimento provenienti da tutte le parti del mondo.

Dio mise il Suo popolo al crocevia del mondo perché lì qualsiasi viaggiatore avrebbe potuto incontrarlo. Un Giudeo una volta mi disse: "Dio ci ha messo al centro del mondo, perciò ci travolgono sempre!" E questo è vero. Chiunque voglia conquistare il mondo deve passare di lì; Alessandro il Grande attraversò quel punto e così fecero Napoleone ed altri. Tutto il mondo doveva incontrare questi ex schiavi e vedere come vivevano per merito di Dio. Ma questa terra che Dio scelse per loro era divisa in due parti. Il crocevia, dove passava tutto il traffico e gli affari del mondo, era nella parte nord del paese ed era chiamato Galilea, la Galilea delle nazioni appunto perché era un luogo internazionale. La parte a sud, invece, era una zona montagnosa, con la sua capitale, Gerusalemme, posta proprio su di una montagna dove nessuno mai passava. Essa è anche l'unica capitale del mondo per la quale non passa nessun fiume.

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16/06/2011 17:52

Questo territorio combinava due funzioni: nel sud si sviluppava la vita nazionale, in particolare la vita con Dio, nella parte nord, invece, il mondo poteva passare ed osservare; pertanto una parte di esso era aperto al pubblico, mentre l'altra era riservata ai propri abitanti. Questo era il segreto: dovevano sviluppare la loro vita privata con Dio e lasciare che questo fosse visto pubblicamente. Tutto ciò mostra con quanta accuratezza Dio scelse quella terra. Una volta che il popolo vi prese dimora, Dio diede loro anche gli statuti che avrebbero dovuto governarlo: in tutto 660 comandamenti. La maggior parte dei cristiani ne conosce solo dieci; pochi conoscono i rimanenti, però dovreste studiarli. Io credo che molti di voi stiano venendo meno a queste leggi in questo stesso istante; ad esempio una di esse diceva che non si potevano indossare vestiti fatti da fibre diverse.

Il Regno di Dio è interessato ad ogni parte della vostra vita: al vestire, al mangiare, ai soldi, al matrimonio, all'igiene; tutte queste cose sono nella legge di Dio e per questo dovreste studiarla. Vi meraviglierete per quante cose nella vostra vita Dio ha qualcosa da dire; ci sono perfino regole che impongono di bruciare la propria casa quando il suo legno è infestato da particolari tarli, tutto ciò per amore del proprio vicino, affinché non sia attaccata anche la sua. Oppure, se viene costruita una terrazza sul vostro tetto, occorre che sia circondata da un muro, in modo tale che i bambini non possano cadere giù, perché Dio è interessato anche al disegno della vostra casa. Dio diede loro tutti questi regolamenti, e fece una promessa: "Io sarò il vostro Re, sarò il vostro ministro della difesa e vi proteggerò sempre; sarò il vostro ministro dell'agricoltura ed avrete sempre pioggia a sufficienza e perciò cibo. Sarò il vostro ministro delle finanze e nessuno fra voi sarà povero; io sarò l'intero governo e sarò il governo meno costoso che esista. Gli altri governi impongono molte tasse, ma la mia tassa sopra di voi sarà la decima, e questa per sostenere l'adorazione; ma non ci sarà bisogno di altro, perché io sarò il governo ed io parlerò a voi che siete il mio popolo." Questa era una organizzazione stupenda, il Regno del cielo veniva stabilito nel centro del mondo ed i suoi sudditi sarebbero stati in piena salute e prosperità, benedetti da Dio; finalmente le persone del mondo avrebbero potuto constatare cosa significa vivere sotto il governo del Regno dei Cieli.
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16/06/2011 17:52

Però c'era una condizione da rispettare, ed era osservare i suoi comandamenti, cioè vivere rispettando Dio, il suo nome, il suo giorno di riposo, rispettando la vita familiare, la vita in sé stessa, il matrimonio, la proprietà, la reputazione altrui. Il Regno dei Cieli veniva costruito sul rispetto di Dio e degli esseri umani; questo doveva essere il loro modo di vita. Se non avessero vissuto secondo queste regole avrebbero sofferto più delle altre nazioni ed avrebbero perso quella libertà ritornando in schiavitù. Questa è la storia del Vecchio Testamento e la triste verità è che tutto questo non funzionò.

Possiamo dividere la storia di Israele in tre capitoli: prima che diventasse un regno, durante il regno, dopo il regno, il che equivale a dire: quando furono guidati dai profeti, quando furono guidati dai Re e quando furono guidati dai sacerdoti. La cosa non funzionò in nessuno di questi tre casi: i profeti fallirono nel compito di guidare il popolo, i Re lo stesso e così anche i sacerdoti. Però Dio, con tutto questo, stava loro insegnando qualcosa, cioè che avevano bisogno di un capo che fosse un profeta, un Re e un sacerdote. In questa maniera li preparò per il Suo piano futuro e definitivo, perché sapeva fin da principio che non sarebbero stati in grado di obbedire. Adesso diamo un'occhiata a questi tre capitoli per prepararci alla comprensione delle cose che accaddero quando Gesù venne. Gesù predicava continuamente il Regno di Dio, però non spiegò mai che cosa significasse o che cosa intendesse con esattezza. Ecco perché molte persone oggi non capiscono che cosa sia il Regno di Dio; ma come mai non lo spiegò? Ogni Giudeo di allora sapeva benissimo che cosa volesse dire, non c'era bisogno di spiegarlo; lo comprendevano perché faceva parte della loro storia; per questo motivo noi abbiamo bisogno di studiare anche il Vecchio Testamento, così anche noi potremo comprendere.

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Quando Giovanni Battista iniziò il suo ministero diceva: "Ravvedetevi perché il Regno di Dio si è avvicinato" (Mat. 3:2), e tutti comprendevano cosa volesse dire. Ma se le stesse cose venissero dette ad una congregazione di oggi, pochi comprenderebbero, perché molti ignorano la storia del Vecchio Testamento che è la base per l'annuncio del Regno. Guardiamo ora alla prima parte, al nostro ipotetico primo capitolo che va da Mosè a Samuele, cioè quando i conduttori di Israele erano i profeti e Dio diceva al popolo ciò che doveva fare attraverso di loro. Essi non avevano bisogno di un Re terreno, perché Dio era il loro Re e lo Spirito Santo portava gli ordini del Regno dei Cieli in parola attraverso i profeti. Mosè fu colui che trasmise la maggior parte della Parola di Dio; sappiamo che i primi 5 libri della Bibbia furono rivelati a Mosè, ed in questi erano contenute le leggi che regolavano la vita del paese.

Furono stabiliti anche dei giudici, o anziani, per giudicare eventuali contese sulla interpretazione o sull'applicazione delle leggi; queste erano persone del posto che vivevano ognuno nella sua tribù. Nonostante ciò le cose non andarono per il giusto verso; il libro dei Giudici racconta un ciclo stancante di disubbidienze e di pentimenti; disubbidivano a Dio, Dio toglieva la Sua protezione e così veniva permesso al nemico di entrare e sconfiggerli. Allora nella loro disperazione gridavano aiuto a Dio e Dio metteva il Suo Spirito su di una particolare persona per aiutarli. Essi ubbidivano e venivano fuori dal problema, ma passata la paura poi disubbidivano di nuovo e così arrivava di nuovo il nemico; questo circolo vizioso si ripeté per sette volte.

Qualche volta erano i Madianiti a venire, altre volte i Filistei, ma quando gridavano a Dio e si ravvedevano. Egli chiamava una persona come Gedeone, Debora o Sansone ed il problema veniva temporaneamente risolto. Ci sono molti cristiani le cui vite si svolgono esattamente in questo modo, ogni pastore conosce persone di questo genere. Sono quelle che per un tempo vanno bene, poi ritornano nel peccato e finiscono nei guai, allora chiedono aiuto... ed è una storia vecchia. Diamo ora uno sguardo a Gedeone, l'uomo che liberò Israele dai Madianiti: quella vittoria ebbe grande risonanza in Israele, tanto che il popolo voleva farne un Re. La richiesta non piacque affatto a Gedeone che ne rimase terrificato e disse: "Voi avete già un Re, Dio è il vostro Re, Egli mi ha mandato solamente per aiutarvi, e adesso voi vorreste che io prendessi il Suo posto, ma io non voglio essere vostro Re: è il Signore che regnerà sopra di voi."

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16/06/2011 17:52

Ogni pastore deve imparare questa lezione: quando si aiuta qualcuno può accadere che voglia farti suo Re e continui a venire da te per cercare aiuto. Il compito del pastore allora diventa quello di dire: "Il Signore è il tuo Re! Non sono io che devo governarti, è il Signore che deve regnare su di te." E' molto facile per un pastore diventare Re; i papi sono diventati Re e sono molto contento che gli ultimi due si siano rifiutati di indossare la corona, perché non devono essere Re, e neanche i pastori devono esserlo. Comunque, in Israele Dio non era Re perché il popolo raramente lo riconosceva tale, d'altra parte non vi era nemmeno un Re umano, perché era Dio che doveva governare. In queste condizioni la situazione era insostenibile, il libro dei Giudici dice che non c'era nessun Re in Israele e ognuno faceva ciò che sembrava giusto agli occhi suoi. Ma quale di questi due era il vero problema per il popolo? Si trovarono in quella condizione perché non c'era Re o perché ognuno faceva ciò che gli sembrava giusto? Secondo voi da questa situazione possiamo dedurre che essi facevano ciò che era giusto, e non ciò che era sbagliato, oppure che ognuno faceva ciò che riteneva giusto secondo il proprio modo di vedere, ma che poteva essere sbagliato secondo la volontà di Dio?

In una chiesa dove ognuno fa le cose secondo il proprio modo di vedere le persone si troveranno presto nei guai, ma in una chiesa dove ognuno fa le cose secondo la volontà di Dio c'è pace. Pertanto il vero problema non era nel fatto che mancasse un Re, ma che ognuno era Re per proprio conto, ognuno stava facendo i propri regolamenti e decideva per sé stesso ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Il grosso errore del popolo ebreo fu quello di pensare che il loro problema consistesse nella mancanza di un Re umano, e quindi pensavano di risolverlo per mezzo di un uomo che dicesse loro che cosa dovevano o non dovevano fare. Ancora oggi le persone si illudono che questa possa essere la risposta ai mali del mondo. Conosco molte chiese piene di guai, dove la gente pensa che il loro problema consista nella mancanza di un uomo a cui tutti ubbidiscano; anche queste persone in pratica stanno reclamando un Re, ma questa neanche sarebbe la risposta ai loro problemi.

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16/06/2011 17:53

Comunque il popolo di Israele, in quel tempo, pensava che questa fosse la soluzione, perciò andarono da Samuele e chiesero un Re come le altre nazioni, un essere umano, visibile, che dicesse cosa si doveva fare. A loro non piaceva un Re invisibile, perché era difficile conoscere la Sua volontà. Samuele a questa richiesta rimase turbato ed offeso, perché lui era il profeta scelto da Dio per guidarli e si rivolse a Dio dicendo: "Hai sentito ciò che hanno detto? Mi stanno rigettando come loro conduttore." Ma Dio rispose: "No non stanno rigettando te, ma me." Anche a molti conduttori cristiani è capitata la stessa esperienza e si sono anch'essi rivolti a Dio così: "Signore le persone mi stanno rigettando come conduttore": "Non è vero; essi stanno rigettando me" risponde il Signore." Avere punti di vista diversi non è importante; è invece importante la posizione in cui mettiamo Dio. Comunque Dio rispose a Samuele: "Fa loro presente quanto gli costerà avere un Re." Leggete l'ottavo capitolo del primo libro di Samuele, vi troverete un messaggio abbastanza lungo da parte di Dio su quanto sia costoso un governo umano. La riduzione dei costi dei governi è ancora oggi un grosso problema in tutto il mondo. Dio disse a Samuele di riferire alla gente a cosa stavano andando incontro, ma il popolo rispose: "Ebbene pagheremo, ma vogliamo comunque un Re." E così Dio acconsentì alla loro richiesta. Passiamo ora a considerare il nostro secondo ipotetico capitolo della storia di Israele, cioè quando per la prima volta divenne un regno. Ora finalmente avevano un Re visibile, ora potevano occupare il loro posto in mezzo alle nazioni. A quel tempo c'era il regno di Babilonia, il regno di Assiria, il regno di Egitto ed ora anche il regno di Israele avrebbe avuto la sua gloria. Perciò finalmente tutto sarebbe filato liscio, ma una cosa non considerarono attentamente: il Re. Purtroppo avevano scelto un Re cattivo: Saul, un uomo forte e bello, ma cattivo. Scegliere una persona per il suo aspetto esteriore è un metodo attraverso il quale alcune chiese ancor oggi si danno un pastore, ignorando che questa caratteristica ha ben poca importanza nel ministero che dovrà svolgere, e si troveranno così nella stessa condizione in cui si trovarono gli Ebrei, che nominarono loro Re la testa più alta di tutta la nazione. Conoscete il resto di questa storia? Egli finì la sua carriera consultando una evocatrice di spiriti.

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